33 mq una casa sfruttata in lunghezza

Il bilocale, costituito da due ambienti tra loro comunicanti, è stato rinnovato puntando su soluzioni costruttive salvaspazio e progettando arredi su misura “intelligenti”.

Architetto Tommaso Giunchi
A cura di Architetto Tommaso Giunchi, Silvia Scognamiglio, Fotografo Adriano Pecchio
Pubblicato il 16/06/2014Aggiornato il 18/08/2023
33 mq una casa sfruttata in lunghezza

Al terzo piano di un caratteristico edificio milanese “di ringhiera”, con affaccio sul tradizionale ballatoio interno e anche verso strada, l’abitazione ha una superficie minima, ma ottimamente sfruttata. Ridisegnando la distribuzione, il progetto ha permesso di ampliare – anche visivamente – lo spazio disponibile e di enfatizzarne la prospettiva. Dalla cucina alla zona notte soppalcata, regolabile in altezza e quindi “a scomparsa” quando non viene utilizzata, i due ambienti sono arredati quasi esclusivamente con elementi su misura per adattarsi meglio ai volumi architettonici della casa.
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  • L’ingresso dell’abitazione si apre sulla cucina e sulla zona pranzo, arredata con un tavolo a forma di pentagono irregolare: quest’ultimo si raccorda con il piano del mobile che costeggia la parete; lungo il percorso, il vecchio camino scavato nel muro è diventato un’utile nicchia per riporre le stoviglie. Tutti gli elementi d’arredo sono stati realizzati su disegno, compresa la composizione della cucina sul lato opposto della stanza, con armadiatura a tutta altezza in laccato bianco opaco. • Lampada da parete a braccio orientabile: Tolomeo di Artemide, design Michele De Lucchi (nella versione base, 200 euro)

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  • Quanto costa la composizione in linea per la cucina: lunghezza 280 cm, compreso ripostiglio a tutta altezza con caldaia, frigorifero, forno multifunzione, tritarifiuti, cappa aspirante, scolapiatti, lavastoviglie; piano, fondo del piano e spalle laterali in Pral di Abet Laminati, ante laccate: prezzo esclusi elettrodomestici 6.000 euro.

pianta-dettaglio-soggironoLa zona giorno della casa è stata arredata in modo semplice, con pochi pezzi indispensabili che non appesantiscono gli spazi. La nicchia ad arco davanti al divano, originariamente un vano di passaggio, ospita ora la libreria e un mobile basso; di fianco c’è posto per l’angolo studio.

 

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  • In soggiorno il divano di linea morbida è rivestito in velluto a righe multicolor. La zona conversazione è poi completata da una seduta a sacco in materiale plastico, mentre una cassa in legno scuro di stile etnico è stata sistemata nella nicchia del sottofinestra. L’illuminazione d’ambiente è prevista sia in alto, con una lampada a sospensione sferica, sia di lato con una lampada terra-soffitto. • Lampada da terra: Parentesi di Flos, design Achille Castiglioni e Pio Manzù (230 euro) • Sospensione: Glo-Ball di Flos (con diametro 33 cm, 320 euro)

Nuovi gli infissi
I serramenti della finestra nella zona giorno sono stati sostituiti con modelli simili agli originali ma più efficienti dal punto di vista dell’isolamento termico così da evitare dispersioni. Sono in legno verniciato bianco opaco, in nuance con le finiture dei mobili e delle pareti.

Gli impianti? Nascosti
Sotto le doghe del parquet in rovere spazzolato verniciato è stato installato l’impianto termico a pannelli radianti che risulta quindi completamente invisibile, evitando la presenza dei radiatori che porterebbero via spazio. Per la climatizzazione estiva è stato invece installato un impianto ad acqua, il cui motore è inserito nel controsoffitto.

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  • Nell’angolo studio il piano dello scrittoio in mdf nero opaco costituisce il proseguimento di quello a linea spezzata del mobile di fianco. Come nel caso del tavolo di forma irregolare della cucina, anche questo elemento è stato realizzato su disegno del progettista con l’intento di sfruttare al meglio i ridotti spazi a disposizione. Nel fianco dell’armadio è stata prevista una colonna con ripiani, utile come libreria e per riporre materiale di lavoro. Pensato con diverse funzionalità tra cui zona studio, un piano di raccordo corre tra i due ambienti dell’appartamento, sottolineandone la continuità. L’andamento irregolare disegna incroci di linee che indirizzano i passaggi e permettono di recuperare superfici d’appoggio senza sprecare neanche un centimetro. 

pianta-camera-minicazzanigaDoppia vita per uno stesso spazio che si trasforma grazie al soppalco regolabile in altezza: quando è abbassato la camera da letto è pronta; quando è sollevato, si prolunga invece il soggiorno.casa-minicazzaniga-pecchio-letto-abbassato

  • Il letto? Sale e scende in un attimo. Il meccanismo di salita e discesa del soppalco è manuale e il piano può assumere anche posizioni intermedie oltre a quella più alta (240 cm) e alla più bassa (70 cm); al letto si accede facilmente con uno sgabello a scaletta. Oltre agli evidenti vantaggi legati al risparmio di spazio, c’è anche quello di poter tenere sempre il letto rifatto con lenzuola, coperte e cuscini, e quindi pronto per dormire. 
Il letto diventa il soffitto scorrendo su guide verticali

Realizzata su disegno del progettista, la struttura che ospita il letto matrimoniale è costituita da un telaio in ferro che sostiene il piano in mdf su cui poggia la rete; in ferro sono anche la testiera e la pediera, parallele rispettivamente alla libreria e all’armadiatura lungo le pareti. ● Rispetto al letto, le dimensioni complessive del soppalco sono più ampie, di 225 x 235 cm, così da avere un po’ di margine lungo i bordi, per agevolare i movimenti e per utilizzarlo come superficie d’appoggio. Come funziona il meccanismo Il soppalco scorre lungo quattro guide, due su un lato e due sull’altro, mimetizzate nelle colonne che delimitano i mobili. ● Il sistema si basa sulla presenza di contrappesi in cemento armato che, presenti dietro ciascuna delle guide, garantiscono la stabilità e la massima sicurezza della struttura in ogni posizione che assume: anche quando si trova alla massima altezza.

letto-casa-minicazzanigaQuanto costa
Composizione in linea per la cucina, lunghezza 280 cm, compreso ripostiglio a tutta altezza con caldaia, frigorifero, forno multifunzione, tritarifiuti, cappa aspirante, scolapiatti, lavastoviglie; piano, fondo del piano e spalle laterali in Pral di Abet Laminati, ante laccate. Esclusi elettrodomestici 6.000 euro.

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  • Un armadio diviso in settori: la presenza del soppalco non impedisce di usufruire al meglio dei moduli contenitori realizzati su misura lungo le pareti. Su un lato c’è la libreria a giorno; sull’altro si sviluppa invece una struttura suddivisa in tre settori: i vani bassi si possono aprire sempre, l’armadiatura intermedia solo quando il letto è sollevato e gli scomparti a 240 cm di altezza quando il soppalco è abbassato.

 

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  • Con blocchi in altezza: in ciascuna delle quattro guide verticali di scorrimento del soppalco sono installati fermi di fine corsa che bloccano il movimento nelle due posizioni limite previste in basso e in alto. Impedendo così che il letto possa toccare terra o che testiera e pediera possano arrivare contro il soffitto. 

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Lavabo, sanitari, zona lavanderia e una doccia maxi in un bagno di soli 3,5 mq, confortevole e completo: e il soffitto, parzialmente ribassato, ha permesso anche la realizzazione di un ripostiglio/vano tecnico in quota.casa-minicazzaniga-pecchio-bagno

  • Nel bagno il piatto doccia, realizzato su misura, è in pietra di Cardoso spazzolata. Il box è chiuso da un pannello scorrevole in vetro temperato trasparente. Installato sull’altra parete, il lavabo asimmetrico in ceramica offre un utile piano d’appoggio laterale. Ci sta anche la lavatrice: nell’angolo del bagno ritagliato tra la doccia in muratura e il lavabo è stato inserito un mobile a più funzioni realizzato su misura in Corian bianco. Nella base, apribile verso la doccia, c’è posto per una lavabiancheria di dimensioni standard. Nella parte superiore è stato montato un mobile a giorno di profondità ridotta, con vano a giorno laterale a colonna. • Piatto doccia: Biagetti • Lavabo: Scola di Duravit • Rubinetterie: Nostromo di Fantini 
La doccia sporge nella stanza

Viste le dimensioni minime dell’appartamento il progettista ha studiato un’insolita soluzione che ha permesso allo stesso tempo di ampliare il volume della doccia e di lasciare filtrare la luce naturale all’interno del bagno cieco.

casa-minicazzaniga-pecchio-corridoio-luceGrazie a un prisma di luce
Installato su uno dei lati corti del bagno, il box doccia in muratura si prolunga a una delle due estremità fuoriuscendo di circa 15 cm rispetto al perimetro del locale con un blocco vetrato (sui tre lati e anche in alto) che “sconfina” nell’ambiente adiacente.
● Questo volume verticale, che risulta quindi disposto al centro della pianta – nella zona di passaggio – è caratterizzato dalla semitrasparenza delle sue pareti in vetro temperato satinato, trattate in modo diverso a seconda della posizione del pannello. L’elemento aggettante lascia filtrare la luce naturale proveniente dalle aperture che si trovano ai capi opposti dell’abitazione e permette di illuminare il box doccia e tutto il bagno.
● Da non trascurare che, grazie a questa soluzione, si ottiene una grande cabina doccia per due che misura 110 x 80 cm.

Il progetto visto in pianta

A pianta rettangolare
La forma lunga e stretta dell’appartamento, tipica di questa tipologia abitativa, non ne condiziona la vivibilità. Anzi, l’affaccio Nord/Sud sui due lati corti favorisce il passaggio della luce per tutta la lunghezza delle due stanze, disposte in sequenza e separate da un muro portante. Il primo ambiente ospita cucina e tavolo da pranzo, il secondo living e zona notte saliscendi.

Spostando il bagno
L’intervento più consistente ha comportato una nuova disposizione per l’ambiente di servizio, trasferito dal secondo al primo locale (rispetto all’ingresso). Adiacente la cucina, con cui condivide gli impianti, prevede ora un antibagno con lavabo e box doccia vetrato, e aggettante rispetto al volume principale; e un vano separato con i sanitari, installati uno di fronte all’altro.

 

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1 Ingresso – 2 Zona pranzo – 3 Cucina – 4 Bagno – 5 Zona notte – 6 Soggiorno

Progetto: arch. Tommaso Giunchi, Milano, http://www.tommasogiunchi.it
Foto: Adriano Pecchio

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