Contenuti trattati
La legge di Stabilità 2016 ha prorogato fino al 31 dicembre prossimo tutte le detrazioni fiscali per interventi sugli immobili, la detrazione Irpef al 50% e l’ecobonus al 65%, nonché il bonus mobili. Ecco una mini guida sull’agevolazione fiscale per chi esegue interventi di ristrutturazione alla luce della proroga prevista dalla Legge.
Detrazione fiscale al 50%
Chi esegue interventi di recupero della propria abitazione ha diritto a detrarre dall’Irpef dovuta, l’imposta sul reddito delle persone fisiche, una quota pari al 50% per le spese sostenute dal 26 giugno 23012 al 31 dicembre 2017. Dal 1 gennaio 2017 la detrazione scenderò al 36%. L’importo massimo di spesa detrazione è di 96mila euro per la singola unità immobiliare. La detrazione di ripartisce in 10 quote annuali di pari importo e per fruirla occorre indicare nella dichiarazione dei redditi in dati catastali identificativi dell’immobile.
I soggetti beneficiari
Possono fruire della detrazione in oggetto:
- proprietari o nudi proprietari
- titolari di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie)
- locatari o comodatari.
Ha diritto alla detrazione anche il familiare convivente del possessore o detentore dell’immobile oggetto dell’intervento, purché sostenga le spese e siano a lui intestati bonifici e fatture.
I lavori ammessi alla detrazione al 50%
Sono ammessi alla detrazione Irpef al 50% fino al 31 dicembre 2016 i seguenti lavori:
- manutenzione ordinaria solo sulle parti comuni di edifici residenziali( ossia le fondazioni, i muri maestri, i tetti e i lastrici solari, le scale, i portoni d’ingresso, i vestiboli, i portici, i cortili, tutte le parti dell’edificio necessarie all’uso comune, i locali per la portineria e per l’alloggio del portiere, gli ascensori, i pozzi, le cisterne, le fognature, eccetera). La detrazione spetta ad ogni condomino in base alla quota millesimale. A titolo di esempio indichiamo le opere di riparazione, rinnovamento e sostituzione delle finiture degli edifici, la sostituzione di pavimenti, infissi e serramenti, la tinteggiatura di pareti, soffitti, infissi interni ed esterni, il rifacimento di intonaci interni.
- manutenzione straordinaria: sono tali le opere e le modifiche necessarie per rinnovare e sostituire parti anche strutturali degli edifici e per realizzare ed integrare i servizi igienico/sanitari e tecnologici e anche il frazionamento o l’accorpamento delle unità immobiliari con esecuzione di opere, anche se comportano la variazione delle superfici delle singole unità immobiliari nonché del carico urbanistico. In entrambi i casi non deve essere modificata la volumetria complessiva degli edifici e si mantenga l’originaria destinazione d’uso.
- Restauro e risanamento conservativo: sono tali le opere che tendono alla conservazione dell’immobile per eliminare e prevenire situazioni di degrado ovvero per adeguare le altezze dei solai nel rispetto delle volumetrie esistenti.
- Ristrutturazione edilizia: tra tali interventi sono compresi la demolizione e la conseguente fedele ricostruzione dell’immobile, la modifica della facciata o la realizzazione di una mansarda o di un balcone.
Interventi antisismici e per immobili colpiti da calamità
La Legge di Stabilità ha prorogato al 31 dicembre 2016 anche la detrazione Irpef al 65% per gli interventi antisismici realizzati sull’abitazione principali, a patto che l’immobile si trovi in zone sismiche ad alta pericolosità (zone 1 e 2 Opcm 20 marzo 2003, n. 3274). La detrazione Irpef deve essere calcolata su un importo complessivo massimo di 96.000 euro per unità immobiliare e deve essere ripartita in dieci quote annuali di pari importo. Sono agevolati con la detrazione Irpef al 50% anche gli interventi di ripristino o la ricostruzione di immobili danneggiati a seguito di eventi calamitosi, purchè sia stato dichiarato lo stato di emergenza.
Pagamento con bonifico parlante
Per fruire della detrazione Irpef al 50% fino al 31 dicembre 2016 è necessario che i pagamenti delle spese siano effettuati con bonifico bancario o postale, da cui risultino elementi come la causale del versamento (il riferimento è alla normativa, articolo 16 -bis del Dpr 917/1986), il codice fiscale del beneficiario della detrazione e quello (o il numero di partita Iva) del beneficiario del pagamento. Al momento del pagamento del bonifico, la banca o la Posta effettua una ritenuta all’8%.
La ricevuta del bonifico deve essere poi conservata ed esibita, a richiesta, in caso di controlli, insieme alle fatture o le ricevute fiscali relative alle spese effettuate per la realizzazione dei lavori di ristrutturazione.