In casa molto spesso si verificano infortuni e incidenti, piĂš o meno gravi. Solo nel 2011, per esempio, secondo i dati ISTAT, il numero di infortuni avvenuti in ambiente domestico nel nostro Paese, nei primi tre mesi dellâanno è stato di circa 826.000 e le persone infortunate sono state 712.000, con una media di 1,2 incidenti per persona. Gli incidenti domestici possono essere tanti, dalle ustioni alle fratture alle ferite di una certa entitĂ ; per questo è necessario non solo rivolgersi con tempestivitĂ ai numeri di emergenza (118, 113, ecc.), ma anche saper eseguire azioni di primo soccorso. Prima di tutto si deve evitare di agire con impulsivitĂ , fare appello a tutta la calma possibile, pur agendo con prontezza. Poi bisogna esaminare lâinfortunato, valutando lo stato di coscienza, chiamandolo o stimolandolo: se non è cosciente, chiamare immediatamente il 118; se si sospetta intossicazione o avvelenamento chiamare il Centro Antiveleni piĂš vicino; se è cosciente prestare il primo soccorso e contattare il 118; chiamare, nellâattesa del personale di soccorso extraospedaliero qualificato e formato allo scop, qualche altra persona utile a prestare soccorso (vicino di casa, portiere, ecc.), liberando la porta di accesso. Ă opportuno infine lasciare infine il luogo dellâincidente allorchĂŠ si è certi di non essere piĂš di alcun aiuto, ricordando che la responsabilitĂ del soccorritore termina con lâaffidamento dellâinfortunato alle cure del personale specializzato, medico o paramedico. Quando sul luogo dellâincidente ci sono piĂš infortunati, si dovrĂ seguire la scala delle urgenze, dando la prioritĂ del soccorso a chi è in maggior pericolo essendo maggiormente compromesse le funzioni vitali. La scala delle urgenze stabilisce una classificazione delle lesioni e delle malattie sulla base della gravitĂ . Si prevede, pertanto, in ordine di gravitĂ : lâurgenza assoluta (ad esempio quelle lesioni che impediscono la respirazione o la circolazione, ecc.), lâurgenza di primo grado (ad esempio le emorragie contenibili, le gravi e diffuse ustioni eccetera), lâurgenza di secondo grado (ad esempio le fratture) e lâurgenza di terzo grado o non urgenza (ad esempio le ferite leggere, le piccole ustioni, ecc.).
Gli infortuni che si verificano in casa possono essere risarciti grazie allâassicurazione gestita dallâInail. In particolare per le casalinghe, gli interventi di piccola manutenzione e gli infortuni avvenuti per la presenza di animali domestici sono coperti dallâassicurazione, obbligatoria per i soggetti di etĂ compresa tra i 18 e i 65 anni che si dedicano alla cura dei componenti della famiglia e dellâambiente in cui dimorano, senza vincoli di subordinazione. Iscrivendosi allâassicurazione e pagando un premio annuale, di 12,91 euro (per chi ha un reddito complessivo fino a 4.648,11 euro e fa parte di un nucleo familiare il cui redditi complessivi non supera 9.296, 22 euro lâanno, il pagamento del premio è interamente a carico dello Stato) quando dallâinfortunio in casa deriva unâinvaliditĂ permanente pari o superiore al 27%, accertata dallâInail, si potrĂ ricevere una rendita vitalizia tra 186,17 euro fino ad un massimo di 1.292.90 euro (quando lâinabilitĂ accertata è del 100%).
Lâinfortunato deve fare apposta domanda allâInail per ricevere la rendita, indicando data, luogo e causa dellâincidente. LâIstituto può anche negare lâerogazione della rendita, e contro questa decisione è possibile presentare ricorso dinanzi allâautoritĂ giudiziaria. Se invece la richiesta è accolta, la rendita può essere pagata presso un ufficio postale o bancario o mediante accredito sul conto corrente o sul libretto di risparmio.
Può anche accadere che dallâinfortunio derivi il decesso dellâassicurato e in tal caso la rendita viene erogata ai superstiti aventi diritto (coniuge, figli, ecc), insieme ad un assegno funerario di importo pari a 2.132, 45 euro. Anche in questo caso occorre presentare domanda allâInail, indicando la data e la causa del decesso.