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Green decor nelle nostre abitazioni, per renderle più belle e vivibili, per ricreare piccole oasi naturali all’interno di città sempre più caotiche e grigie. Ma come scegliere il verde giusto? Un buon metodo è quello di cominciare inserendone una per ambiente, per vedere innanzitutto come reagisce alla quantità e al tipo di luce, all’apertura delle finestre, alle correnti che si formano e al pieno regime degli impianti di riscaldamento. Occorre poi cercare di capire quali sono i punti più adatti dove porle, così che non ingombrino il passaggio e non vengano danneggiate dallo stesso. E, soprattutto, non bisogna avere fretta: bisognerà aggiungere le piante poco alla volta, così che diventino una presenza costante, dispensatrice di energia e grandi soddisfazioni.
In soggiorno, piante per il decor naturale
Dopo aver visto quali piante scegliere per il bagno e per la cucina, valutiamo le specie adatte a un ambiente come il soggiorno.
Di norma luminoso e con spazi maggiori, il living è il vero regno delle piante, dove possono crescere liberamente e dare il meglio di sé tanto da rappresentare spesso un vero e proprio motivo di orgoglio. Occorre sapere fin dall’inizio quanto potranno crescere per non trovarsi ad anni di distanza a dover prendere decisioni drastiche come l’eliminazione o la ridisposizione della stanza. Fra le scelte classiche indichiamo Aechmea fasciata, fra quelle moderne la peperomia, come pianta insolita la medinilla
L’aria antica della Aechmea fasciata
In natura non cresce sul terreno come si può pensare vedendola coltivata in vaso, ma è epifita. In altre parole cresce sugli alberi delle foreste pluviali dell’America meridionale, in particolar modo del Brasile, abbarbicata con il suo apparato radicale, raccogliendo l’acqua necessaria nell’imbuto di foglie.
Quasi si trattasse di una pianta dei primordi, con un disegno fortemente geometrico, può vantare un fascino che il succedersi delle mode non ha offuscato.
Le foglie, lunghe fino a 60 cm, hanno un margine seghettato provvisto di piccole spine, sono coriacee e dure, poco resistenti al piegamento, arcuate, disposte a rosetta. Il colore di fondo è grigio verde arricchito da striature irregolari che nella forma tipica sono bianco argentee. Esistono varietà con striature o macchie di colore diverso, la più diffusa è “variegata” con striature longitudinali color bianco crema.
Dal centro della rosetta, in estate, si forma un asse che porta un’infiorescenza in forma di pannocchia compatta con una gran quantità di piccole brattee colorate di rosa da cui usciranno in modo scalare fiori tubulosi color azzurro a tre petali.
L’infiorescenza in condizioni ottimali dura a lungo, anche più di quattro mesi. Al termine della fioritura, appena la spiga è morta e secca, per prolungare la vita della pianta, recidere l’asse alla base con un paio di forbici da giardinaggio senza strappare o esercitare inutili trazioni.
Medinilla magnifica, maxi effetto
Oggi proposta in diverse varietà che si distinguono per il colore del fiore e per la dimensione delle foglie, è fra le poche piante che assicuri una costante rifiorenza anno dopo anno e spesso più copiosa di quella originaria. l Vanno assicurati: luce abbondante ma non diretta, acqua regolare mantenendo sempre il terreno fresco, un rinvaso annuale dando così terriccio fresco e nutrimento, e, soprattutto, il trasferimento all’esterno (in balcone o giardino), durante l’estate, non al sole cocente.
Utilizzata come pianta regalo, è quasi sempre trattata alla stregua di un’annuale, scartata nei mesi successivi. Può invece raggiungere e superare l’altezza di un metro, con foglie fortemente venate e fusti angolosi che non hanno nulla da invidiare ad un classico ficus.
Peperomia caperata, compatta e colorata
La forma delle foglie allungata “a cuore” ricorda quella delle viole. Piccola, compatta, molto colorata, nella varietà con la pagina delle foglie rosso carico (“peperomia rossa”) è capace di fiorire per più di sei mesi l’anno.
Economica, valorizzata da un portavasi colorato può essere scelta, anche in più di un esemplare, magari di nuance differenti, per ambienti piccoli dove si voglia introdurre una nota di colore intenso.
La pianta di casa deve essere bagnata con moderazione, posta in luce diffusa e abbondante, non sopporta temperature inferiori ai 12 °C, e la fascia termica di benessere si estende fino a 25 °C. Si può conservare per diversi anni, a patto che non la si bagni troppo perché è molto sensibile ai marciumi. Per evitare i ristagni porla sul lavandino, bagnare e lasciare scolare l’acqua in eccesso per un quarto d’ora.
Tratto da Cose di Casa di febbraio 2018