Arredare lo studio in casa: che cosa serve

Scrivania e sedia, ma anche lampada e cassettiera: i pezzi imprescindibili per arredare lo studio.

Monica Mattiacci
A cura di Monica Mattiacci
Pubblicato il 30/04/2018Aggiornato il 25/07/2024
Arredare lo studio IKEA-PH125048
Scrivania Skarta, lampada Aröd, seduta Nilserik e cassettiere Helmer, di Ikea

Cambiano gli stili di vita e lavorare in casa è ormai una consuetudine. Evolvono anche gli spazi abitativi: ambienti sempre più aperti si integrano senza soluzione di continuità e sfruttano ogni centimetro utile. Anche grazie a tecnologie
e strumenti informatici, attrezzare l’ufficio domestico è facile. Di seguito, proposte e soluzioni pensate per soddisfare
esigenze, lavorative e di spazio, differenti.

Gli indispensabili per arredare lo studio? Scrivania, sedia, lampada e contenitori… la scelta è ampia, ma bisogna puntare su funzionalità ed ergonomia per le prime due e su apparecchi tecnici per l’illuminazione. Completando poi con mensole e cassettiere. 

La scrivania

Ormai si lavora perlopiù al computer,  sempre più compatto, e per questo possono bastare scrittoi di dimensioni ridotte.
Per avere una superficie sufficientemente ampia, per collocare una lampada e poter leggere e scrivere agevolmente, considerare che:  
● la profondità deve essere almeno di 60 cm,
● la larghezza, anche per una questione di proporzioni, non meno di 120-130 cm,
● l’altezza del piano 73/75 cm, anche se l’abbinamento a sedie con base regolabile può limitare il problema.
● La presenza di un cassetto o di un’alzatina aggiunge praticità e aumenta la superficie utile.
● Perché la postazione sia funzionale, nelle vicinanze ci devono essere prese di corrente. 

La sedia

Con o senza ruote deve consentire un valido appoggio per la schiena e per i piedi che devono toccare il pavimento. Così la postura è giusta.

Nei modelli con ruote è ideale la base a 4 o 5 razze,che offre il massimo della stabilità; meglio con ruote direzionabili in gomma morbida per favorire il movimento su qualsiasi tipo di pavimento.
● Consigliata anche la seduta girevole e regolabile in altezza: a questo proposito il sistema più pratico è quello con pistone pneumatico che si aziona tramite una leva laterale posta sotto il sedile; se la base è fissa, considerare che l’altezza corretta è quella che consente di stare seduti alla scrivania con la schiena distesa, le ginocchia e i gomiti ripiegati ad angolo retto, le cosce parallele al pavimento.
● Lo schienale deve essere inclinato o inclinabile verso il basso: un’ inclinazione sbagliata può irrigidire i muscoli
del collo; per quanto riguarda la confortevolezza della seduta, l’imbottitura in poliuretano espanso è sempre una garanzia.
●  E, a proposito di estetica, anche un modello tipicamente da ufficio può essere bello e dare carattere alla stanza, semplicemente scegliendo un rivestimento colorato. 

La luce artificiale 

La lampada da tavolo, detta anche task – light, merita una particolare cura nella scelta. Perché il comfort visivo è fondamentale. Sopratutto se si trascorrono tante ore al computer, la luce deve essere brillante, ma non abbagliante: per non affaticare gli occhi e rimanere concentrati si consiglia una fonte luminosa bianca e calda.
● Si possono scegliere diversi tipi di lampadine, anche se oggi la tecnologia più avanzata e utilizzata è quella a led, che aggiunge una buona resa cromatica e un significativo risparmio energetico.
● Con un occhio ai consumi, esistono anche lampadine alogene, dette ecoalogene, con un’ottima resa di colore.
● Se per caso ci si dimentica accesa la lampada, esistono sistemi che consentono lo spegnimento automatico dopo un certo numero di ore.
● Un altro aspetto da valutare  nell’acquisto dell’apparecchio è la possibilità di regolare il flusso luminoso, tramite sistemi dimmerabili, o più innovativi sensori posti sul corpo dell’apparecchio che si attivano tramite semplice movimento della mano.
● È fondamentale anche poter direzionare la luce correttamente sul piano di lavoro, cambiando se necessario l’angolazione,e valutare che il cono luminoso abbia un ampio raggio d’azione.
● Per liberare il piano dall’ingombro della base, esistono modelli con morsetti o da fissare a parete.

Mettere la luce nel posto giusto

Per avere le condizioni ottimali di illuminazione sulla postazione di lavoro:  
● Èsistemare l’apparecchio sul lato opposto rispetto a quello della mano con cui si scrive o si svolgono le attività: così si riducono le ombre quando si scrive o si legge;
● Èorientare lo schermo del computer in una direzione diversa da quella del fascio luminoso della lampada da tavolo, per evitare riflessi.

Mobili e contenitori 

Una libreria, semplici ripiani o un mobile contenitore: il posto per tenere a portata di mano i documenti si organizza facilmente. 

Se c’è spazio a terra

I contenitori su ruote sono una scelta sempre pratica e vincente quando si deve arredare lo studio.
● Compatti, spesso superattrezzati in modo da offrire spazi con capacità contenitiva differente, sono anche molto versatili, perché si spostano agevolmente, e si possono “riciclare”
nei diversi ambienti.  
● Quelli in materiale plastico, oltre a essere leggeri e maneggevoli, sono disponibili in un’ampia varietà di colori. Aspetto da non trascurare per una più armoniosa postazione.

Se c’è spazio a parete  

In questo caso, anche se la porzione di muro è limitata, il vantaggio è di poter sfruttare la superficie in verticale.
● Con soluzioni interamente a giorno, bastano ripiani profondi anche solo 25 cm, (quello che vi proponiamo qui di fianco ha anche lo schienale fonoassorbente); se invece sono organizzate con vani chiusi, in questo caso la profondità  aumenta a 30/35 cm. 

 

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