Rattan, midollino, vimini o materiali sintetici che ne imitano l’effetto… sono alcuni dei materiali più usati per gli arredi per esterni, per patii o terrazze vetrate. In genere le sedute realizzate con fibre intrecciate sono corredate da cuscini che rendono più confortevole l’appoggio. Imbottiture e tessuti devono essere di tipo adatto per l’outdoor. Rattan si ricava dalla canna d’India, detta anche canna di rattan. Può essere lavorato con o senza corteccia: il più adatto per questo settore di produzione è il primo. Si utilizza al naturale (senza verniciature) e viene trattato con prodotti antimuffa e ignifughi. In versione scortecciata può essere, invece, verniciato, ma rimane comunque meno resistente alla pioggia e al sole. Dalla parte più interna della canna di rattan, che viene suddivisa in listelli molto sottili in grado di essere intrecciati, si ricava il Midollino: la parte più pregiata e raffinata, ma un po’ più delicata. Anche il vimini è un evergreen che si ottiene intrecciando rami di salice e che, molto elastico e resistente, trova impiego nella lavorazione di cesti e complementi d’arredo dall’alto valore decorativo.
Arredi per esterni a intreccio: stile un po’ etnico, un po’ coloniale
Negli arredi per esterni in fibre intrecciate, i due stili si alternano, ricreando quasi le stesse atmosfere di Paesi lontani ed esotici. Gli arredi etnici in fibre naturali si rifanno all’artigianato locale di tante zone del mondo, dall’Africa all’Indonesia, dove le lavorazioni manuali sono ancora una delle attività principali della popolazione. I manufatti spesso arricchiti di colori e decori non perdono i tratti tipici del Paese da cui provengono. I mobili in stile coloniale evidenziano invece un gusto più “occidentale”, si rifanno a quello degli Europei che – soprattutto nell’800 – avevano colonizzato terre di altri continenti, dal Sud del mondo all’Oriente: divanetti, poltrone e tavolini in midollino e vimini dalle linee sinuose e “romantiche” non sono poi cambiati molto da allora! Nati per stare all’aperto, questi arredi, alla lunga, temono i raggi diretti del sole e la pioggia: meglio sistemarli in un luogo riparato, per esempio sotto una tettoia.
Manutenzione
Per la pulizia ordinaria è sufficiente spazzolare bene la superficie dei mobili per eliminare la polvere ed evitare che si annidi fra gli intrecci. Durante la stagione estiva è consigliabile anche, (ideale con cadenza mensile) passare i mobili con un panno imbevuto in acqua calda e una piccola quantità di ammoniaca così da rimuovere anche le tracce di sporco e fango. Per mantenere il colore naturale o ravvivarlo esistono appositi oli. Per quanto riguarda cuscini e rivestimenti, è sempre utile metterli al riparo quando non vengono usati, per esempio a sera quando magari c’è un po’ di umidità. Per le fibre sintetiche tutto è molto più semplice, perché la manutenzione consiste nella sola pulizia con un panno umido e di tanto in tanto per un lavoro più approfondito si può usare un detergente delicato da sciacquare accuratamente.
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