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Le cabine armadio più tradizionali hanno pareti in muratura (o in cartongesso), ma esistono anche telai autoportanti che, non avendo fianchi intermedi permettono di sfruttare completamente i vani. Le attrezzature possono essere montate su boiserie tramite cremagliere, oppure su montanti in alluminio. Per la biancheria sono da preferire cassettiere ai vani a giorno, poiché assicurano maggiore protezione dalla polvere. Soluzioni su misura “vestono” al meglio spazi di forme differenti, anche molto mini. Per avere a disposizione una “stanza nella stanza” riservata solo al guardaroba.
C’è una soluzione per ogni spazio grazie alla componibilità: da quella davvero grande da attrezzare in ogni dettaglio, alla più piccola ma ugualmente ben organizzata. E non è detto che debba essere sempre in camera. Realizzare uno spazio da dedicare esclusivamente al guardaroba, in alcuni casi aiuta a ridimensionare una stanza irregolare, in altri a rendere più funzionale l’ambiente. Attenzione però, per essere veramente pratica la cabina deve confinare con la stanza da letto.
Come creare ex novo la cabina armadio
Qualora la casa non preveda già una cabina armadio e si desideri aggiungerla, una volta verificata la dimensione della camera di pertinenza e la fattibilità della modifica, le opzioni sono fondamentalmente due:
- la stanza è già sufficientemente grande per ricavarvi la cabina, basterà arredarla e decidere se lasciarla aperta o chiuderla;
- la stanza deve essere ampliata, bisognerà valutare con un architetto o un geometra se dagli ambienti adiacenti (in genere corridoio, bagno o altre stanze) si può ritagliare lo spazio che occorre, demolendo e ricostruendo tramezzi. Se si ricorre a questo genere di lavori sulla muratura occorrerà presentare una pratica edilizia in Comune e in seguito procedere con l’aggiornamento al Catasto della pianta della casa, modificando il numero di vani.
Quali dimensioni deve avere per legge la camera e come si conteggia la cabina
Per la cabina armadio in un’abitazione, i regolamenti edilizi (ma non tutti) fanno riferimento solo alla grandezza della camera da letto cui deve essere annessa. Per esempio, il Regolamento edilizio di Milano indica che la superficie minima utile per la camera a due posti letto deve essere di 12 mq, specificando però che alla formazione della superficie della stanza non può contribuire quella dell’eventuale cabina armadio; nel Regolamento edilizio di Napoli, invece, si fa menzione solo dei mq totali della camera, che devono essere almeno 14 mq.
Questo significa che, al di là dello spazio necessario per muoversi comodamente nell’ambiente, da verificare in base agli arredi che vi verranno inseriti, anche dal punto di vista della normativa ci sono delle dimensioni da rispettare.
Chi ha già un vano dedicato o può permettersi di adibire a cabina una stanza della casa dovrà soltanto pensare ad acquistare l’attrezzatura per riporre abiti e accessori: montanti con ripiani, cassettiere, barre appendiabiti…
Quali dimensioni minime deve avere la cabina per essere comoda
In base alla forma e alla dimensione della stanza si possono ricavare cabine di dimensioni differenti. Si devono però rispettare delle misure minime, quindi se la cabina è:
– attrezzata su un solo lato: 120 x 200 cm, si può ricavare a fianco della porta della camera
– attrezzata su due lati: 130 x 150 cm, all’interno della camera o in fondo a un corridoio
– attrezzata su tre lati: 160 x 220 cm, si può realizzare a “cavallo“ tra due camere o all’interno di una stanza da ridimensionare
– ad angolo con attrezzatura su due lati: 220 x 220 cm, se ha un terminale di 60 cm perpendicolare alla parete, può essere accostata a un armadio a formare una composizione continua.
Vano cabina in muratura, cartongesso o legno?
La scelta dei materiali per realizzarne una spazia dalla muratura tradizionale al cartongesso e al legno, a seconda della collocazione e del risultato estetico che si vuole ottenere. Rispetto alla muratura tradizionale i pannelli in cartongesso, montati su un’orditura metallica, permettono un montaggio più veloce e “pulito” (non richiedono l’utilizzo di mattoni e malta), creando minor disagio, soprattutto nei casi in cui l’appartamento è già abitato. Quando invece si tratta di creare uno spazio nuovo da adibire a cabina, si può utilizzare indifferentemente qualsiasi sistema. Soluzioni contemporanee sono ottenute, ad esempio, anche rivestendo un’intelaiatura metallica con lastre in vetro. Le ante apribili per l’accesso possono avere qualsiasi tipo di finitura: tecnologica come il metallo o il vetro, più esotica come la carta di riso, a specchio per un particolare effetto di ampliamento dello spazio, fino a tutte le superfici laminate.
Autoportante o fissa?
Se la cabina è realizzata in muratura, le soluzioni interne possono essere con strutture a parete, complete di boiserie e di cremagliere per l’aggancio dei vari elementi. O meno sofisticate con montanti metallici, da ancorare direttamente a muro. Nel caso invece la cabina sia in cartongesso o legno, sono più indicate le strutture indipendenti che non hanno bisogno di ancoraggio a parete.
COME PROGETTARE LO SPAZIO PER LA CABINA ARMADIO? ESEMPI IN PIANTA
La cabina armadio non è un ambiente assimilabile alle altre stanze, in quanto non richiede la presenza di finestre per l’aerazione. Oltre a una serie di vantaggi, apporta un valore aggiunto simbolico alla casa: una speciale cura in quanto lavoro eseguito ad hoc, un intervento di razionalizzazione degli spazi che non è poi così scontato. A seconda delle diverse situazioni, può avere un ruolo diverso: spogliatoio, se collocata vicino al bagno, guardaroba se collocata all’interno della stanza da letto, ampio spogliatoio-guardaroba se, in un ampio appartamento occupa un locale vero e proprio dotato di finestra, ma può anche essere un elemento separatore in un monolocale o una zona filtro, quando funge da passaggio tra due camere o tra la zona notte e il bagno.
Forma: in linea, angolare e a ferro di cavallo
A seconda della planimetria dell’intera casa e della distribuzione soprattutto della zona notte, la cabina armadio può essere realizzata in muratura, ricavata all’interno della camera da letto, e occorrerà in questo caso acquistare l’attrezzatura esterna e una (o due) porte per chiudere il vano. Questo può avere le più diverse configurazioni, tra cui le più comuni sono:
Forme della cabina e posizioni rispetto alla stanza
In camera da letto si può ottenere la cabina armadio in linea (immagine sopra) realizzando una nuova parete su cui appoggiare la testata del letto e al di là della quale prevedere il vano guardaroba (largo almeno 300 cm e profondo almeno 120 cm, di cui almeno 60/65 cm per il passaggio, meglio se 90 cm). Sulla nuova parete va lasciato libero lo spazio per il vano porta o per due porte gemelle ai lati del letto (e per l’apertura della porta se non si tratta di un tipo scorrevole interno muro).
Quando il vano che si ritaglia è a pianta quadrata, magari affiancato a un altro volume con il nuovo bagno, la cabina armadio può essere attrezzata su due lati o su tre, a seconda della dimensione e della posizione della porta, con le composizioni cosiddette ad angolo oppure a “U” o “ferro di cavallo” (immagine sopra), o addirittura su 4 lati per spazi più grandi.
Se si ha un ambiente separato dalla camera destinato al guardaroba il problema non si pone: in questo caso è consigliabile attrezzare tre lati, così da avere la possibilità di sistemare agevolmente gli indumenti di una coppia. Diversamente bisogna considerare la pianta della camera. Se ha forma quadrata, si può optare per un guardaroba triangolare, disponendo i moduli sui lati corti. Se la stanza è rettangolare, conviene optare per un guardaroba in linea, che occupi il lato corto, in modo da riproporzionare anche l’effetto d’insieme. Se le pareti presentano irregolarità, di norma non ci sono problemi a trovare soluzioni, così come è possibile adattare i moduli sia in altezza che in larghezza, e si riesce a chiudere senza difficoltà qualsiasi tipo di area grazie alle fasce di tamponamento che compensano lo spazio in orizzontale e in verticale.
Cabina in linea dietro la parete con il letto
Se la camera è sufficientemente spaziosa e dotata di una profondità minima di 400 cm è possibile realizzare una cabina armadio. In questo caso, si può destinarle un’intera fascia perimetrale della stanza, che necessariamente dovrà avere una profondità minima di 130 cm. Due le varianti proposte per una camera caratterizzata da una pianta rettangolare.
Cabina a ferro di cavallo come vano di passaggio
Altri esempi in pianta
Nel DISEGNO A la cabina fronteggia il letto ed ha ampie porte scorrevoli utili per avere una visione complessiva dell’interno, soprattutto quando la cabina si sviluppa in lunghezza ma con una profondità minima. Il DISEGNO B, invece, propone una collocazione della cabina retrostante il letto, per un risultato un po’ meno tradizionale. La parte più buia della stanza verrà occupata dalle cabine, ricavando un ambiente notte più proporzionato e luminoso. Il letto a centro stanza è supportato da un mensolone o da una base in cartongesso che sostituisce i più classici comodini. Due le porte scorrevoli che si aprono sulle cabine gemelle.
Cabine a lato della porta
In mancanza di un’intera parete da dedicare alla cabina, si può sempre pensare di realizzarla sfruttando la porzione di parete più infelice come ad esempio al lato della porta. Basterà studiare qualche accorgimento architettonico o solo decorativo per evitare il rischio che la cabina venga percepita come un volume aggiunto. Si può, per esempio, creare un vero ingresso della camera con un ribassamento del soffitto, magari posizionando sulla parete di fronte all’ingresso un mobile basso, come nel DISEGNO C, così il guardaroba risulterà compreso nella continuità delle pareti. Un’alternativa potrebbe risultare la realizzazione di un corpo a sé rispetto al resto del locale: ad esempio un cubo leggero e luminoso in vetro o carta di riso, dietro al quale, luci ben studiate illuminano la camera con luce calda e filtrata.
Cabina d’angolo
Ideale per stanze quadrate di grandi dimensioni (anche nel disegno più sotto, D) permette di collocare la cabina armadio dietro al letto, posto in diagonale. Mimetizzata con le pareti, cambia totalmente volto alla stanza creando un effetto visivo di movimento al quale si può aggiungere un arredo giocato in modo originale.
Doppia cabina armadio passante tra camera e bagno
Altre posizioni per la cabina armadio all’interno della casa
In fondo al corridoio, è la soluzione più tradizionale. La cabina può avere accesso diretto o dalla camera. Se prende il posto del ripostiglio, quest’ultimo si può ricavare nell’abbassamento del soffitto del disimpegno. Soluzione mista è un’alternativa adatta a chi non ha la possibilità di creare due spazi indipendenti per cabina e ripostiglio; la doppia soluzione è compatibile solo riservando precisi vani a ogni cosa. Tutto tassativamente dentro ad appositi contenitori separati per garantire igiene e pulizia. In bagno, se lungo si può suddividere per realizzare un vano guardaroba. In questo caso occorre avere un secondo bagno perché il primo avrebbe accesso esclusivo dalla camera. Tra due camere, la parete che le separa deve essere realizzata a “elle“. Così da avere un lato con profondità di cm 140 per la cabina, e dall’altro 60 cm per l’armadio. Sotto il soppalco, quando sopra c’è il letto, la parte in basso si può attrezzare a cabina. Se l’altezza non lo consente si può realizzare un soppalco “sfalsato“, dedicando la maggiore altezza, sopra, al camminamento e in corrispondenza, sotto, per l’accesso in cabina. Mentre dove l’altezza è più bassa, si può collocare il letto e l’attrezzatura del guardaroba. In open space, la cabina può essere la soluzione per isolare la zona notte senza eseguire opere murarie e togliere la percezione di continuità: due ante scorrevoli una sull’altra serviranno a chiudere il guardaroba e a dividere, all’occorrenza, la camera dalla zona giorno.
Tipi di chiusura della cabina armadio
Le porte scorrevoli sono le più diffuse, non solo per la resa estetica, ma anche per il vantaggio di non richiedere spazio davanti per l’apertura. Si possono realizzare su misura, raggiungendo anche dimensioni di L 175 x H 320 cm. Si ancorano alla parete o al telaio della struttura e scorrono interno muro (in questo caso bisogna prevedere l’installazione di un controtelaio) o all’esterno, su binari singoli, doppi o tripli. Si trovano anche in versione complanare: le ante si estraggono e scorrono in sovrapposizione. Per tutti i modelli, è importante verificare che a fine corsa l’anta rallenti senza sbattere. Un’alternativa valida è rappresentata dalle chiusure a libro (dette anche “a pacchetto”), costituite da pannelli che si ripiegano uno sull’altro ai lati del vano. Le ante si spostano sempre lungo i binari, ma richiedono spazio davanti per l’apertura, e i pannelli sono agganciati alla struttura del guardaroba. Le ante a battente, infine, sono la scelta più tradizionale, particolarmente indicata nelle cabine angolari. Si fissano ad appositi telai che costituiscono l’involucro della cabina e di norma hanno una larghezza massima di 70/75 cm. Qualunque sia il tipo di porta scelta, è comunque opportuno che sia dotata di guarnizioni antipolvere, meglio se sostituibili nel tempo perché è inevitabile che risentano dell’usura.
Cosa non deve mancare in una cabina
Per la buona conservazione degli abiti la cabina armadio deve avere profili antipolvere e non fare entrare l’aria. Questo però potrebbe essere un inconveniente, specie se il vano confina con una parete esterna. Per evitare la formazione di condensa è consigliabile installare un aspiratore; contro il ristagno di odori, vi sono appositi deodoranti. La cabina armadio, anche se piccola, è una stanza a tutti gli effetti: per scegliere il giusto abbinamento del colore dei vestiti e avere una buona percezione dei colori, è importante che sia ben illuminata con lampade che non scaldano, e a ingombro ridotto.
Cabina armadio anche fai da te
Nei centri di bricolage si trovano sistemi economici composti di elementi singoli: montanti e accessori per l’attrezzatura interna. Sono in metallo o in legno, con cassettiere, cestoni e appendiabiti modulari già pronti. Le mensole in legno si tagliano facilmente anche da soli. Per non sbagliare l’acquisto e compromettere la resa finale, occorre fare un elenco preciso dei capi che si devono riporre, e non lasciare il progetto al caso.
Cabina armadio chiusa o aperta?
Il vano guardaroba può essere chiuso da porte (spesso scorrevoli e a tutta altezza, scenografiche e d’effetto, in alcuni casi fornite dalle stesse aziende che producono l’attrezzatura) o lasciato aperto e a vista.
Antis di Alf Da Frè è caratterizzata da una struttura a montanti verticali verniciati Moka Shine con mensole e contenitori Fashion wood in rovere naturale. Prezzo a partire da 1.364 euro per un modulo base composto da due montanti a parete (misura L 5,7 x P 26,8 x H 220 cm), mensola in legno (da L 64,6 x P 41,6 cm x Sp 3,9 cm), tubo appendiabiti e contenitore con un cesto (da L 64,6 x P 44 x H 32 cm). http://www.alfdafre.it
Un po’ armadio e un po’ cabina
Esiste anche la possibilità di avere soluzioni miste che mixano parti chiuse (un armadio vero e proprio) a sistemi per cabina in cui è possibile lasciare a vista gli abiti di tutti i giorni o gli accessori.
LE PROPOSTE DELLA PRODUZIONE PER ATTREZZARE LA CABINA ARMADIO
La produzione offre sistemi modulari che si adattano a ogni ambiente con soluzioni praticamente su misura, ma anche versioni easy e compatte.
A quale altezza fissare gli appendiabiti e come disporre gli accessori
Le misure variano a seconda dell’indumento: per cappotti e abiti lunghi il vano deve essere alto almeno 130-150 cm; 100-120 cm sono richiesti per giacche e giacconi; per pantaloni e gonne sono sufficienti 90 cm. Per individuare gli accessori che si useranno di più, occorre avere presente il proprio guardaroba e procedere a una suddivisione delle funzioni. Non possono mancare profumatori o gessetti profumati; contenitori e scatole per mantenere in ordine e al riparo dalla polvere gli indumenti più delicati.
Le domande da fare al rivenditore
Informarsi subito sulla possibilità di integrare la composizione nel tempo, modificando o aggiungendo attrezzature. È un vantaggio se anche i telai delle ante scorrevoli – normalmente in alluminio – sono progettati in modo da consentire in futuro la sostituzione dei pannelli più esterni (a specchio o in altro materiale) in modo da avere la possibilità di cambiare l’estetica dell’armadio. Per quanto riguarda i materiali, ricordare che è obbligatoria la scheda prodotto che informa sul tipo di legno, sulla ferramenta e la manutenzione. Un altro tema importante sono le finiture: perché duri integra nel tempo una laccatura deve essere accurata, preceduta da numerosi passaggi di vernici isolanti di fondo. Per verificare in anticipo la propria scelta, ora c’è la possibilità di progettare al computer la cabina. Alcune aziende mettono a disposizione sul loro sito sistemi per eseguire in modo autonomo la configurazione e richiedere direttamente il preventivo. Una volta deciso l’acquisto, partendo dal disegno, un programma trasmette in automatico l’ordine alla produzione in modo da avere tutti gli elementi dotati di misure e caratteristiche personalizzate.
Cabina armadio “aperta”, a vista nella stanza da letto
Un vano a parte per la cabina armadio
Cabina armadio in camera, delimitata e chiusa
Considerando che l’ideale sviluppo lineare di una cabina funzionale è di almeno 300 cm totali (pari a circa un guardaroba a 6 ante, in grado di contenere gli abiti di tutte le stagioni), per trovare la soluzione giusta si parte dall’analisi della pianta della stanza e dalla superficie a disposizione.
Nessun problema quando la camera è molto grande, a prescindere dalla sua forma, perché comunque gli altri elementi, primo fra tutti il letto, possono essere posizionati nel modo più opportuno.
Chiusura con tende
Chiusura con porte
Quali ante per la chiusura della cabina armadio
Ante a battente, anche piccole
Nel caso della cabina armadio chiusa da un muro, possono essere scelte per la chiusura delle normali porte a battente, magari filomuro, che restano invisibili sulla parete, creando quasi una cabina armadio “invisibile”. Adatti soprattutto a stanze di piccole dimensioni, i battenti possono essere scelti anche di larghezza pari a soli 70 cm.
Ante scorrevoli
Per la chiusura di cabine di grandi dimensioni e a sviluppo orizzontale, le pareti scorrevoli permettono di ottenere risultati anche molto scenografici. Di grande tendenza, quelle in vetro, ma se si opta per le versioni trasparenti va immaginato bene l’effetto quando il guardaroba sarà riempito con la propria dotazione di vestiti, perché per un bell’effetto richiedono ordine e abiti appesi e piegati sui ripiani non stipati.
Le scorrevoli si rilevano molto comode perché, non avendo ingombro di apertura, possono essere scelte senza problemi anche in camere dove, una volta tolta la metratura della cabina, non resta tantissimo spazio oltre a quello per il letto e per i passaggi.
Le porte di chiusura della cabina si realizzano in genere anche su misura, generalmente con altezza e una larghezza massime diverse, a seconda del materiale (vetro o legno essenzialmente) e del produttore.
Le porte scorrevoli grandi si sovrappongono in genere fra loro liberando lo spazio sufficiente per entrare (foto sotto); in qualche caso si può optare anche per far scorrere la porta sulla parete adiacente che deve essere libera.
Quando invece la cabina armadio è chiusa da un tramezzo, in genere in ambienti più contenuti quanto a dimensioni, la porta più indicata è la scorrevole interno muro, che “scompare” nel controtelaio, installato con relativi lavori di muratura nella parete.
Soluzioni miste cabina + armadio
Foto cabine armadio senza prezzi
Cabine armadio piccole e easy
Adatte a case di vacanze, in affitto, in tutte le situazioni non definitive che richiedono il massimo della flessibilità e della semplificazione, queste soluzioni sono facili da montare e smontare e sono indicate anche per gli spazi più contenuti. Possono essere chiuse, magari da una tenda in tessuto spesso, oppure lasciare a vista.
Come organizzare i vestiti nella cabina armadio?
Quanti appesi? Quanti piegati? Questa la prima distinzione per capire come distribuire le varie attrezzature all’interno della cabina armadio e a quale altezza. Fortunatamente la maggior parte dei sistemi offre la possibilità di variare la posizione della maggior parte dei moduli anche in un secondo tempo. È utile ricordare che gli elementi standard hannolarghezze di 45, 60 e 90 cm, anche se talvolta è prevista la possibilità di realizzarne fuori misura, ma di norma con un incremento di prezzo (20-30%). La profondità è di 40-50 cm, mentre 25-35 cm sono da calcolare come distanza tra i ripiani. I cassetti, per avere una reale utilità devono avere un’altezza variabile da 12,5 cm (per l’intimo), fino a 25-30 cm per i capi più ingombranti.
Utili attrezzature e accessori per la cabina armadio
- Cassettiere e vassoi
Esistono sospese (in genere con 2-3 cassetti, per contenere il peso) o con appoggio a terra, anche su ruote se l’esigenza è di poterle spostare. La guida a estrazione totale e la chiusura soft sono optional che fanno la differenza. Una variazionesul tema sono i ripiani estraibili, semplici o attrezzati (per esempio con divisori per le camicie). - Appendiabiti
Nei sistemi a spalla portante le barre, in tubolare d’acciaio, si fissano sui fianchi; negli altri sono ancorate ai ripiani. In fase di progettazione, è bene calcolare lo spazio per togliere/mettere comodamente gli appendini. Sei moduli sono alti, meglio optare per quelli con saliscendi. - Mensole
In diversi materiali (legno, metallo, vetrotemperato), bisogna sempre verificareche si applichino a spalle e profili predispostia poterle regolare in altezza. Infatti generalmente le cabine con spalla portante hanno i fianchi preforati, e i sistemi a profili metallicisono già predisposti per questa necessità. - Illuminazione
Spesso il guardaroba è ricavato in zone prive di finestre: bisogna prevedere lampade e faretti che rendano perfettamente visibile tutto ciò che contiene e aiutino a distinguere bene i colori. È meglio scegliere una fonte luminosa a soffitto che assicuri la giusta luce diffusa ed eventualmente prevedere Led sotto i pensili (se non sono già integrati nelle attrezzature)per un’illuminazione concentrata.
Progetti e case con cabina armadio per ispirarsi
- Ricavare la cabina armadio in muratura nella camera: progetto in pianta
- 110 mq con una parete in vetro per dividere soggiorno e corridoio e con la cabina armadio dietro al letto
- Camera: per una ragazza, con cabina armadio e tv
- In 96 mq ricavare il secondo bagno e la cabina armadio
- Cabina armadio: due soluzioni per ricavarla