Comò e specchio fanno quasi sempre coppia fissa. Poi vi possono essere una lampada da tavolo o un vaso per completare il tutto. Vi proponiamo due soluzioni diverse per stile. Una è decisamente classica, giocata sul calore del legno e i colori neutri, l’altra più moderna punta su colori accesi, anche a contrasto. Le due composizioni sono pensate per la camera da letto, ma risultano adatte anche al living o a zone di passaggio. Al di là dello stile prediletto, comunque, ecco alcune informazioni generali che sono d’aiuto nella scelta del comò.
Quando si acquista un comò, uno dei primi requisiti da verificare è la facilità di apertura dei cassetti, un elemento da non dare per scontato, soprattutto se sono di notevole ampiezza. Fondamentali sono a tal fine le guide di scorrimento: le versioni con rotelle in nylon autolubrificanti assicurano prestazioni ottimali. Altri dettagli che rendono più comoda la fruizione della cassettiera: i fermi di fine corsa che impediscono che il cassetto esca dalla propria sede; il richiamo automatico di chiusura che permette di lasciar chiudere il cassetto da solo, senza dover accompagnare il movimento; la chiusura ammortizzata che consente di non calibrare la spintL’altezza media dei cassetti è di circa 15-18 cm, la larghezza è sempre un po’ inferiore a quella del frontale del comò. Per calcolare quanto contengono, considerare che una camicia da uomo piegata misura circa 30 x 40-45 cm, con uno spessore massimo di circa 5 cm. Quindi al massimo se ne possono impilare 7, alternando la posizione del colletto; nello stesso spazio ci stanno 3 asciugamani grandi, 5 maglioni e 4 tovaglie.
Rappresentano la parte finale della costruzione del comò, dove il dettaglio fa la differenza estetica, ma anche funzionale. Per quanto riguarda forma e materiali c’è l’imbarazzo della scelta, ma più spesso le maniglie sono in metallo – bronzo, ottone, acciaio cromati o satinati – mentre i pomoli si trovano facilmente anche in ceramica, legno, resina e plastiche varie. Le maniglie sono più comode se i cassetti hanno una certa larghezza (dai 60 cm in su). Sono proposti anche modelli di cassetti con apertura push-pull, senza maniglie. Accattivanti visivamente, non sono però sempre indicati: meglio pensare prima a ciò che dovrà contenere, perché se il cassetto diventa troppo pesante l’apertura può risultare difficile. Un’alternativa pratica è rappresentata dai modelli di maniglia incassati, che non si vedono ma rendono comunque più agevoli le operazioni di apertura e chiusura dei cassetti.
La produzione spazia tra modelli in legno massello o in pannelli di particelle laccati, rivestiti in nobilitato o impiallacciati o laccati in un’infinità di colori tra cui scegliere. Vi si possono abbinare specchi o lampade con parti in legno, uguale a quello del mobile, oppure dorate o brunite, che riprenda magari la finitura delle maniglie. L’accostamento con tinte chiare, bianco, panna o avorio è sempre vincente.
Ecco la seconda proposta: ha colori accesi nei toni rossi e arancioni con fantasie diverse. L’abbinamento è audace ma di sicuro effetto. Da provare anche in soggiorno. Le gambe danno slancio alla linea del comò e – più o meno lunghe – sono quasi d’obbligo se il suo stile si ispira al passato. Ma la presenza di sostegni alti toglie inevitabilmente un po’ di spazio per contenere. Si può ovviare al problema inserendo sotto il mobile ceste o altri contenitori che si devono però abbinare al gusto del cassettone. La particolarità dello specchio è che è magnetico: si possono creare composizioni formate da più elementi fissati su un’apposita boiserie o su un qualunque supporto metallico. Completa il mix un dettaglio decorativo come il vaso in vetro serigrafato.