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Terzo classificato nelle ricerche online per la camera, dopo l’armadio e la carta da parati, il comodino è un elemento che spesso si finisce col lasciare per ultimo nell’arredo di una casa. Effettivamente non è tra i mobili più importanti e urgenti, come possono essere l’armadio o il letto. Risultato: si finisce la casa, ma i comodini continuano a mancare, perché – anche se in commercio ne esistono tantissimi – spesso non si riesce a trovare quello giusto e si utilizza in via provvisoria una sedia, uno sgabellino, una pigna di libri…
Per scegliere il comodino giusto, bisogna per prima cosa valutare lo spazio a disposizione vicino al letto e le funzioni per cui dobbiamo usarlo: c’è chi vuole almeno un cassetto e chi preferisce un vano aperto per avere tutto a portata di mano; c’è chi vuole un comodino coordinato al letto e chi preferisce staccare completamente; chi ama le linee squadrate e chi invece vuole qualcosa di tondo e sinuoso; li vuole uguali e chi ama l’asimmetria… Insomma, i comodini possono scatenare un vero dibattito.
Iniziamo quindi a vedere alcune proposte di comodini “alternativi”, soluzioni anche insolite che ho utilizzato in diversi progetti di camera da letto. Possono servire per ispirarsi e per trovare il comodino se ancora manca.
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Il comodino inserito nella boiserie
Ecco una soluzione progettata su disegno e realizzata su misura dal mobiliere: in questa camera la testata del letto è una boiserie in legno a doghe verticali, in cui è inserito anche il comodino che esce in aggetto rispetto alla parete. Per creare una maggior continuità il materiale scelto è lo stesso, un legno molto scuro: in questo modo il comodino diventa un’unica cosa con la parete e quasi non si nota.
Il comodino per il letto a centro stanza
Una soluzione pratica e d’effetto, molto utile quando si decide di posizionare il letto nel centro della stanza e non appoggiato a una parete, è un mobile su misura con una nicchia che funge da spazio contenitivo. Qui è stato realizzato più alto (ma non troppo) rispetto al materasso, in modo che nasconda il letto alla vista quando si entra nella stanza: 120 centimetri può essere la misura giusta, perché più alto diventerebbe incombente. Anche le prese e le lampade per leggere sono posizionate nel mobile: in queste soluzioni è indispensabile progettare l’impianto elettrico prima dell’inizio dei lavori.
Nicchia nel muro
In alcune situazioni, se il muro dietro al letto ha uno spessore che lo consente, si può creare una nicchia nella parete, che diventa un comodo piano d’appoggio e rende anche la stanza più particolare. A seconda delle misure della nicchia cambia la composizione, e di conseguenza anche lo stile e l’effetto finale possono risultare molto diversi.
Effetto “nicchia” per un mobiletto a giorno appeso
Quando il muro è sottile e non ha la profondità necessaria per scavare al suo interno una nicchia (quindi sui tramezzi tradizionali in mattoni da 10/12 centimetri) si può utilizzare questo piccolo trucco: creare visivamente la nicchia, ma al contrario, aggettante cioè rispetto al muro. Nella pratica è una mensola con le spalle laterali e la parte superiore: una sorta di scatola utile per appoggiare quello che serve ma capace anche di diventare anche un elemento architettonico che caratterizza lo stile della camera. La scelta di laccarlo colore antracite, a contrasto con le pareti bianche, lo mette in evidenza. E in questa camera, molto piccola, il modulo appeso evita di occupare spazio ai due lati del letto.
Vintage e decor
In questa camera il tema comodino è stato risolto in maniera non tradizionale, non troppo studiato, utilizzando elementi che erano già in casa. Come la mensolina old style di sapore romantico, che è stata appesa sul muro, e la pigna di libri che diventa un piano d’appoggio in più. Ovviamente dall’altra parte c’è un comodino completamente diverso, sempre a voler sottolineare questa idea di spontaneità.
Minimal ed essenziale, un tavolino
Chi non ha bisogno di troppo spazio contenitivo ma usa il comodino solo per appoggiarci un bicchiere d’acqua o il libro che sta leggendo, può optare per un semplicissimo tavolino, minimal ed essenziale. In queste due camere è stata adottata una soluzione molto simile: due tavolini/vassoio in ferro laccato bianco molto essenziali, ma che hanno comunque un carattere.
Comodino essenziale a contrasto con parete over decor
Un comodino dalle linee pulite può diventare decor grazie al contrasto con la parete che fa da testata: qui una tappezzeria con un disegno floreale, realizzato in versione macro, annulla quasi la presenza del comodino, che scompare nello sfondo. Il tavolino, esile e sottile, ha due ripiani in legno laccato color argento. Unica nota calda, il parquet posato a spina di pesce.
Sedie antiche o vintage
Una soluzione che spesso nasce come idea provvisoria, ma che poi diventa definitiva perché è utile e di carattere, come in questi due casi: due sedie diventano comodino.
Una cassettiera da ufficio
Anche le classiche cassettiere per i documenti in metallo, tipiche degli uffici, possono diventare un comodino pratico e utile: questa è di Bisley e, grazie ai tessuti che rivestono il letto e al color petrolio della parete, perde la sua aria “seriosa” e diventa un comodissimo spazio contenitivo.
Cassetto ma nascosto
In questa camera c’era la necessità di avere uno spazio contenitivo per medicine e altre cose che non si volevano lasciare a vista, ma non piaceva l’idea di una classica cassettiera. La soluzione è semplice ma svolge la sua funzione: il cassetto c’è ma è nascosto, infatti si apre senza maniglia e a prima vista sembra un mobile di forte spessore. È stato realizzato su disegno dal mobiliere e laccato color tortora in finitura opaca.
Design storico
Un grande classico del design, la serie I componibili di Kartell – progetto di Anna Ferreri che ha fatto la storia del design e che non è mai passato di moda – ha un costo contenuto ed esiste in tantissimi colori, lucidi e opachi. Rotondo e piccolo, non occupa troppo spazio e dietro alle sue antine scorrevoli ci stanno tante cose. Tutti motivi che lo rendono un comodino perfetto per tantissime soluzioni e per tutti i contesti, dai più tradizionali a quelli contemporanei.
Una poltrona vintage
In una casa in cui le opere d’arte e i pezzi di design sono protagonisti assoluti degli ambienti, ecco un’idea inaspettata, che rompe totalmente le regole in assoluta libertà: la poltrona che non ci stava in salotto è diventata utile in camera.
Una vetrinetta ridipinta
Una vecchia vetrina, che faceva parte di un mobile più grande che è stato diviso e che poi è stata dipinto di bianco per adattarsi allo stile di questa camera di una casa tra mare e campagna Total White. Se fosse rimasto in legno scuro, l’effetto sarebbe stato completamente diverso e non adatto a integrarsi in questo ambiente.
Tavolini vintage ma con il piano rivisitato
In questa camera sono stati scelti due vecchi tavolini uguali, comprati per pochi euro a un mercatino. Per svecchiarli è stato rivestito il piano con una carta da parati molto grafica e decorativa, protetta poi da un vetro trasparente. Un piccolissimo tocco che cambia subito l’effetto finale.