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In stile rétro, geometriche, a motivo XXL, floreali… le carte da parati sono gli alleati perfetti per un restyling di tutte stanze della casa, dall’ingresso al soggiorno, dalla camera da letto al bagno. Ma come sceglierle?
Dove mettere la carta da parati
Un tempo la carta da parati si applicava a tutte le pareti della stanza, oggi si usa invece per mettere in risalto una sola parete o addirittura una sola porzione o striscia di una parete per evidenziare un preciso particolare architettonico o dell’arredo. Per questo motivo diventa sempre più importante scegliere i decori coordinandoli con i colori e motivi di mobili, imbottiti, tessuti e accessori.
Che soggetti per la tappezzeria
La scelta di soggetti è vastissima: dai motivi di ispirazione naturale, come piante e fiori, animali e paesaggi, alle fantasie di gusto astratto e ai segni grafici, in moltissimi colori e tonalità, lisci o materici e in svariati formati che permettono di personalizzare a piacimento le pareti di qualsiasi stanza. La larghezza più consueta dei rolli è di 50 cm (53 cm), ma oggi le misure dipendono in realtà dal disegno – per questo il prezzo è fornito solitamente al metro quadrato.
Disegno, tavolozza dei colori, dimensioni e texture sono alcune variabili di cui tenere conto e che fanno sì che la resa sia di volta in volta totalmente diversa; a questa vanno aggiunte però le caratteristiche dell’ambiente in cui la carta da parati andrà posata, a partire dalla luce fino al tipo di pavimento, per non parlare del colore delle altre pareti (se non la si posa su tutte) e dello stile di impianto generale e arredi.
Che materiali per la carta da parati
Il materiale più tradizionale utilizzato è la carta vinilica, resistente e lavabile: abbinata o con supporto in tessuto non tessuto (TNT), solitamente in poliestere, offre una soluzione tra le più resistenti. Sono disponibili anche materiali compositi, come la fibra di vetro, con funzione decorativa e protettiva, molto resistenti. Particolari trattamenti della superficie consentono inoltre ad alcuni tipi di carta da parati di essere utilizzabili anche in ambienti con elevato tasso di umidità come il bagno, persino all’interno del box doccia.
Carta da parati: su una sola parete o in tutta la stanza?
Più semplice la prima opzione, ma per un effetto wow niente può battere il total look. Non sempre, però, è facile immaginare l’effetto finale; i siti di alcuni produttori vengono incontro a questa esigenza perché è possibile caricare la foto della stanza e vedere come la tappezzeria scelta vi si adatta.
In alternativa come decorare la parete?
Le pareti si possono decorare anche con pannelli o murales, da coordinare anche a superfici in mosaico. Se si desidera invece mettere in risalto soltanto una piccola parte di parete, si possono utilizzare anche nastri adesivi murali oppure stencil, anche con effetto a rilievo – in questo caso il colore si applica alla parete attraverso mascherine traforate, cioè stendendo il colore all’interno dei tagli.
10 CASE BELLISSIME CON TAPPEZZERIA MOLTO DECORATIVA
Effetto scatola in bagno con la carta da parati a soffitto e su tre pareti
L’idea vincente, in questo bagno, è stata quella di utilizzare la stessa carta da parati impiegata in soggiorno per foderarne interamente il volume. Si è ottenuto così un sorprendente effetto “scatola psichedelica” di grande impatto (che lo specchio riflette lateralmente). In nuance gli elementi d’arredo, per un totale accordo cromatico. Nella cornice della tappezzeria su muri e soffitto, risaltano i sanitari bianchi dalle forme appena stondate, come l’arredo in nero. A terra, parquet originale in rovere a spina di pesce.
La tappezzeria nell’ingresso
Il primo ambiente in cui ci si imbatte entrando in casa non può restare nell’anonimato, ma può diventare un ottimo spunto per comunicare subito qualcosa dello stile della casa e dei suoi abitanti. Entrate con noi.
Su una parete carta da parati a disegno astratto sui toni del verde
La parete a destra dell’ingresso è rivestita con carta da parati Flight Green di Hovia, una scelta di grande impatto decorativo che interrompe il rigore degli arredi su misura. L’ingresso è uno spazio fluido, in comunicazione diretta con il living: serviva un espediente per connotarlo, mantenendo il dialogo con il contesto. Perfetta la scelta di questa tappezzeria, la cui cromia principale è ripresa anche dalle pareti tinteggiate con idropittura verde salvia.
Tappezzeria decorativa effetto trompe l’oeil
Tra l’ingresso e la zona notte dell’appartamento la scelta progettuale è stata quella di evidenziare il volume sporgente, mimetizzandone però la funzione. Le pareti a vista, compresa la porta rasomuro di accesso al ripostiglio (utilizzato anche come guardaroba) sono rivestite a tutt’altezza con una carta da parati vinilica (di Rebel Walls) che riproduce un soggetto trompe-l’oeil a effetto prospettico: il paesaggio prosegue dal lato dell’ingresso a quello della zona di passaggio. Il disegno, scelto a catalogo, è stato adattato in modo da concentrare i colori scuri del bosco nella fascia bassa. L’insieme della composizione è pittorico più che fotografico. Lo zoccolino bianco in legno stacca la composizione del paesaggio da terra.
Carta da parati su una parete in soggiorno
L’indicazione sempre valida è quella di usare la carta dal parati su una sola parete per valorizzare un elemento architettonico, come una scala, un arredo o dare risalto a un angolo.
Modificare la percezione volumetrica con la tappezzeria
In questo soggiorno dalla pianta rettangolare la carta da parati (Cocktails coll. Fornasetti di Cole & Son) riveste a tutt’altezza una delle due pareti più corte. Il disegno con scaffali pieni di bottiglie e attrezzi da cocktail multicolor su fondo nero modifica visivamente la profondità del volume. Nel motivo trompe l’oeil del decoro si mimetizza la sagoma azzurra della rampa a giorno in lamiera piegata e resinata che sale in linea retta e dal fondo emerge il il pianoforte nero verticale sistemato sotto la scala.
Soffitto décor con la tappezzeria effetto 3D
L’ampio living è suddiviso in due aree – pranzo e zona relax – grazie a una libreria terra-cielo in metallo, un pezzo di design particolarmente indicato per ambienti dai soffitti così alti. Il vero “coup de théâtre” è il wallpaper: una carta da parati effetto tridimensionale (di Londonart) posata sul soffitto dell’intero living. Un uso insolito e di grande impatto decorativo, che ripropone in chiave attualizzata l’effetto del plafone affrescato.
Carta da parati in cucina
Una scelta non scontata è quella di posare la carta da parati in una zona operativa come la cucina. In realtà può sostituire anche l’alzata sotto i pensili, purché si scelga un rivestimento formulato appositamente per ambienti “difficili” (in tnt, vinilico o fibra di vetro) oppure se in carta, opportunamente trattato con vernici specifiche che rendono la superficie impermeabile.
Rivestimento floreale sulla parete della cucina
La parte alta della parete è completata da un rivestimento in carta da parati con motivi floreali dai colori brillanti (è il soggetto Serendip di Manuel Canovas.). Una scelta che dà carattere all’ambiente giocato sui toni neutri: il prodotto, sebbene sia in 100% carta, richiede una finitura dedicata trasparente se posta a contatto diretto con l’acqua o con umidità e vapore. In questo caso, in realtà, è opportunamente distanziata dal piano di lavoro; in più la presenza della mensola che sporge dal muro la tiene ulteriormente al riparo.
L’alzatina che protegge la parete è realizzata con lastre in gres effetto marmo (di Florim), coordinate esteticamente al piano dell’elemento centrale. Originale lo specchio con cornice in ottone, acquistato in un mercatino di antiquariato, in corrispondenza del lavello.
Tappezzeria jungle che mimetizza la porta filomuro
La carta da parati riveste una sola parete della cucina che diventa sfondo prospettico e punto focale, inglobando anche la porta filomuro che in questo modo si mimetizza completamente. Motivi tropicali, botanici e faunistici di forte impatto sono declinati in sfumature di verde ton-sur-ton (la tappezzeria è di Inkiostro Bianco).
Carta da parati in camera da letto
Rivestire la parete dietro il letto è un’opzione diventata quasi classica, decorativa e funzionale al tempo stesso, perché può anche sostituire la testata.
Tappezzeria dietro il letto con controparete che fa da testata
La controparete realizzata nella camera matrimoniale assolve diverse funzioni: innanzitutto quella di “raddrizzare” la parete perimetrale obliqua di modo che il letto che vi si appoggia risulti ora parallelo ai muri laterali. Il nuovo volume integra inoltre due nicchie utilizzate al posto dei comodini e un lungo piano d’appoggio sul top in legno. La struttura, che sostituisce la testiera, è alta circa 120 cm; è tutta in cartongesso, con profondità da 50 fino a poco più di 10 cm proprio per compensare l’andamento diagonale della parete retrostante. Il fondo delle nicchie è evidenziato dalla tonalità giallo scuro in contrasto con il bianco e l’intera struttura prende risalto dalla carta da parati a motivo botanico (Palm Jungle di Cole & Son) che mixa intense tonalità di verde.
Tappezzeria Jungle in camera
La carta da parati ( Iquitos, coll. Sketchbook di Inkiostro Bianco) è caratterizzata da un disegno macro, definito dal contrasto di colori caldi e freddi che sintetizzano quelli presenti nell’ambiente. La tappezzeria è in vinilico, materiale plastificato più resistente della carta e lavabile: al tatto si sente il ruvido delle fibre. La collezione è da catalogo, ma grazie a un simulatore digitale è possibile adattare il disegno alle dimensioni della parete, tenendo conto della posizione di mobili e aperture. Qui, per esempio, è stato calibrato in modo che il pappagallo non venisse coperto dalla testiera del letto.
Tappezzeria in bagno
In questo ambiente, per la carta da parati valgono le stesse indicazioni date per la cucina: scegliere un rivestimento formulato appositamente per ambienti “difficili” (in tnt, vinilico o fibra di vetro) oppure se in carta, opportunamente trattato con vernici specifiche che rendono la superficie impermeabile.
Carta da parati pittorica sulla parete dietro la vasca da bagno
Nel bagno al piano mansardato, la parete tra la vasca e il sottofinestra è rivestita con carta da parati a motivo botanico di Inkiostro Bianco.
Un libro svela tutti i segreti dei motivi ornamentali
Un bellissimo volume, interessante da leggere ma anche divertente da sfogliare, raccoglie per la prima volta gli esempi più significativi di pattern realizzati nell’ambito del design moderno e contemporaneo, a partire dal Bauhaus fino agli esempi più recenti, includendo lavori di maestri quali Anni Albers, Gunta Stölzl, Ray Eames, Alexander Girard, Gio Ponti, Ettore Sottsass, Alessandro Mendini, Andrea Branzi.
Tra le forme di espressione artistica più antiche del mondo, la superficie decorata vive oggi un momento di giustificato revival. Il libro ne ripercorre la storia che ha radici antichissime (il pattern più antico è stato quello formato dalle impronte delle mani lasciate sulla pietra dai nostri antenati) con immagini che testimoniano l’evoluzione dei motivi. Questi sono raggruppati in 4 macro aree (natura, geometrie, universi e decori), per una consultazione semplificata.