Come arredare la casa combinando antico e moderno

Mobili d'epoca accanto a soluzioni di design, pezzi vintage senza tempo accanto ad arredi moderni, anche su misura: una casa moderna, classica o più tradizionale, può essere arredata in modo gradevole ed elegante mixando stili e finiture. 

Monica Mattiacci
A cura di Monica Mattiacci
Pubblicato il 12/11/2024Aggiornato il 12/11/2024
abbinare antico e moderno

Abbinare mobili moderni con pezzi di famiglia, di antiquariato o di modernariato è un’arte raffinata, una danza tra passato e presente che arricchisce ogni ambiente di storia e personalità. Ma accostare bene vecchio e nuovo è un’arte: il giusto equilibrio si conquista scegliendo con cura essenze, finiture e forme che sappiano raccontarsi senza sopraffarsi.

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  • Cucina e pranzo si rincorrono in un gioco di prospettive nel living, che prevede la zona operativa sul fondo, arricchita dall’isola con i fuochi e identificata dal color azzurro tendente al Tiffany . In primo piano il tavolo rettangolare con top in cristallo e le sedie vintage con seduta gialla.
  • Nella camera matrimoniale, accanto al letto a baldacchino a centro stanza, una versione contemporanea di Maisons du Monde, il comodino è vintage anni ’40. L’abat-jour è un pezzo di famiglia, quella nera dall’altra parte è il modello Miss Pack di Tacchini. L’armadio ad ante scorrevoli, reinterpretato con la carta da parati è di Ikea. Il pavimento è originale in cementine, lo zoccolino è dipinto con smalto di Farrow & Ball. Nell’angolo vicino alla finestra, la lampada a sospensione è il modello Parentesi di Flos, design Achille Castiglioni e Pio Manzu.
  • Nell’open space la zona conversazione al centro del volume ha un’impronta vintage: cornice dorata intorno alla nicchia, divanetto e poltrone in legno con rivestimenti in velluto. La lampada a sospensione è la Parentesi di Flos, design Achille Castiglioni e Pio Manzù. Sul tavolino rotondo, tazze da caffè di Villeroy & Boch. La nicchia è rivestita con carta da parati Nuvole al Tramonto di Cole & Son, design Piero Fornasetti. A sinistra, in fondo nella zona pranzo, applique Bijoux di Vesoi.
  • Nella zona pranzo del living, la libreria a giorno in laccato bianco è stata riadattata dalla precedente abitazione. Il tavolo in legno con bordi stondati e le sedie Thonet in paglia di Vienna sono di modernariato. Il piano è illuminato dalla sospensione PH5 di Louis Poulsen. L’applique bianca a doppio cono è di GB Tansini. L’acquerello incorniciato è opera della proprietaria.
  • Nell’ambiente con area living e pranzo il pavimento è in cementine, ma in corrispondenza del vano aperto della cucina la soglia in marmo che completa la cornice dello stipite segna il cambio di rivestimento con il passaggio al parquet in rovere massello, posato da Naturae Firenze. La credenza è un pezzo degli anni ’40, la lampada a parete sopra il tavolo da pranzo con bracci di diverse lunghezze e a differenti altezze e diffusori neri è ispirata a Serge Mouille. Il radiatore è stato rinnovato con smalti di Farrow & Ball.
  • Le sedie in legno con cuscino in tessuto si trovano un po’ in tutte le case, ma quell’aria vecchia oggi non piace più. Ecco il trucco per farle rinascere: sono state fatte confezionare delle fodere per i cuscini in tessuto di cotone a tinte forti, una diversa dall’altra. In alcuni casi si possono anche dipingere la struttura e le gambe, ma qui si è preferito lasciarle in legno scuro, che stacca completamente rispetto al tavolo bianco rotondo, con piano in laminato, di Sarineen, abbinato a una lampada con grande calotta bianca (Sonora di OLuce, design Magistretti): due pezzi di design che creano un insieme chiaro e moderno. Anche la scelta di dipingere le pareti di azzurro polvere contribuisce a creare un insieme attuale.
  • Nella zona conversazione i divani sono pezzi vintage restaurati dal tappezziere artigiano Iandelli e i cuscini sono di Vanilla Fly; la lampada da terra con base in legno è di Tisserand, acquistata in Senegal. Il tappeto è di Karpeta. Appoggiato alla parete, il mobile con quattro cassetti sotto il piano era il tavolo da lavoro dei vecchi proprietari argentieri: è stato recuperato e restaurato.
  • Gli interni sono attraversati da muri portanti che suddividono gli spazi, ponendo vincoli al layout. Ogni parziale demolizione per l’apertura di nuovi varchi – come quello tra il soggiorno e la cucina – ha quindi richiesto verifiche statiche e interventi specifici. Quest’intervento comporta un rinforzo strutturale della muratura, in corrispondenza della parte demolita, con l’inserimento di putrelle di sostegno e architrave in ferro incassati. Di fronte alla cucina, nella zona pranzo del living, il tavolo su disegno di falegnameria è in un’essenza marrone scuro che si abbina alle sedie, un classico modello di Thonet. Il mobile-libreria appoggiato alla parete è di modernariato anni ’50.
  • Unico pezzo d’epoca, il piccolo tavolo da caffè anni ’60 per il pranzo – con piano tondo dello stesso diametro della cornice a stucco sul soffitto – si modernizza con i grintosi accenti verdi del maxi mosaico di piastrelle e della madia. Foto di Cristina Galliena Bohman.
  • Nella camera matrimoniale, il contenitore dietro il letto è stato realizzato su disegno di progettisti da Clou. Il copriletto Apone, i cuscini in velluto grigio, il plaid in lana, il completo in raso di puro cotone Brera Ritz sono tutti di Mirabello Carrara. I tendaggi della lavanderia e della cabina armadio in velluto rosa sono stati realizzati da Clou.
  • Nella camera matrimoniale, la parete è tinteggiata color verde lichene con smalti di Sikkens. La scrivania, la sedia Thonet e i comodini sono pezzi vintage; l’applique bianca orientabile è Luxi WO di Rotaliana, acquistata su Archiproducts. Il letto è un futon, mentre l’armadio è stato realizzato su misura. La lampada a sospensione centrale con paralume in tessuto è di Habitat.
  • Nella camera dei ragazzi la postazione studio è arredata con uno scrittoio da dattilografa dei primi del ‘900. Le tinteggiature sono state eseguite con smalti di Sikkens.
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Progetto: PlaC Architecture. Foto: Luis Aniceto. Clicca qui per vedere tutta la casa.

3 regole base per abbinare bene vecchi arredi e mobili contemporanei 

  • Essenze: il tipo di legno è il punto di partenza per creare armonia nell’arredare casa mescolando antico e moderno: è evidente che non possono esserci troppe essenze ma due, soprattutto se contrastanti diverse, possono anche convivere. Meglio che siano o molto simili per colorazione o piuttosto molto diverse.
  • Stili: se è vero che gli opposti si attraggono, in una casa prevalentemente moderna, lineare ed essenziale, stanno molto bene anche vecchi arredi – di antiquariato, vintage o di modernariato – con uno stile in forte contrasto, di tipo tradizionale, ricercato o molto decorativo. 
  • Colori: che ci siano richiami cromatici in uno stesso ambiente è fondamentale per un effetto d’insieme equilibrato. Infatti, se una casa molto uniforme può apparire rilassante, a qualcuno può invece sembrare poco interessante. D’altro canto troppi colori (più di 4) possono essere veramente difficili da gestire. Anche tra le finiture della casa (a parete o a pavimento) e quelle degli arredi deve esserci equilibrio: per esempio, se ci sono piastrelle a pavimento (cotto o cementine o altro), un buon risultato si può avere scegliendo un pezzo vintage in un legno dalla colorazione simile alla tinta del rivestimento.
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Progetto: Studio Tricot, Firenze. – http://www.studiotricot.it Foto: Studio Daido. Styling: Studio Wolo. Clicca qui per vedere tutta la casa.

Cercare l’armonia fra diverse essenze  

Le essenze del legno sono il punto di partenza per creare armonia nell’arredare casa mescolando antico e moderno. Gli arredi del primo Novecento, realizzati in mogano o noce, portano con sé una profonda eleganza e sono perfetti per essere inseriti in ambienti moderni in toni neutri, dove il calore del legno diventa protagonista. Gli arredi degli anni ’30, ’40 e ’50 sono distinti tra loro da caratteristiche stilistiche e materiali, frutto delle evoluzioni culturali e tecnologiche di ciascun decennio. Ecco le principali differenze:

  • Anni ’30: negli anni ’30 domina lo stile Art Déco, che si distingue per linee eleganti e materiali lussuosi. Gli arredi di questa epoca si caratterizzano per forme geometriche, dettagli dorati e superfici lucide. Materiali come ebano, radica, ottone e vetro sono molto utilizzati. I mobili sono spesso massicci e decorati, con l’uso di legni scuri e pregiati come il palissandro e il mogano. Lo stile riflette un’idea di lusso e modernità, con un’attenzione particolare ai dettagli ornamentali e un’estetica raffinata.
  • Anni ’40: Gli anni ’40 portano un significativo cambiamento dovuto alla Seconda Guerra Mondiale. Gli arredi di questo periodo sono più sobri e funzionali rispetto agli anni precedenti. I materiali di lusso scarseggiano a causa della guerra, per cui il design si concentra su linee semplici e materiali più economici come il legno di noce e il ciliegio. Il razionalismo si diffonde, con mobili dal design essenziale, pratico e privo di ornamenti superflui. Nascono i primi tentativi di produzione industriale in serie, mantenendo però un’attenzione alla qualità artigianale.
  • Anni ’50: Gli anni ’50 segnano un’epoca di sperimentazione e ottimismo post-bellico, con il boom economico. È il periodo del design moderno e funzionale, guidato da figure come Charles e Ray Eames, Arne Jacobsen e Gio Ponti. Gli arredi sono leggeri, modulari e pratici, pensati per le case di nuova concezione, più piccole e con spazi aperti. Lo stile riflette una visione ottimista e innovativa, con una crescente attenzione alla produzione industriale.

Modernariato e antiquariato

Il modernariato è un settore del collezionismo e dell’arredamento che è cresciuto negli ultimi anni e che ha visto aumentare enormemente il proprio valore. A differenza dell’antiquariato, che si concentra su epoche storiche più lontane, il modernariato abbraccia arredi e oggetti di design prodotti principalmente tra gli anni ’40 e ’70. La sua essenza sta nell’incontro tra funzionalità, sperimentazione estetica e qualità dei materiali, caratteristiche che hanno permesso a molti pezzi di diventare vere e proprie icone del design.

Gli arredi di modernariato più ricercati

Oggi, il modernariato è molto più di una tendenza; è una celebrazione del design del XX secolo, che continua a trovare spazio nelle case e nei cuori degli appassionati di tutto il mondo. 

Poltrone, sedie, tavoli e lampade sono tra gli arredi di modernariato più ricercati. Le sedute, come le poltrone di design degli anni ’50, spiccano per le linee organiche e l’uso innovativo di materiali come il legno curvato, il metallo e la pelle. I tavoli, soprattutto quelli da pranzo e da caffè, possono presentare forme inusuali che catturano l’attenzione in ambienti moderni. Le lampade, con il loro carattere scultoreo, sono forse gli oggetti di modernariato più versatili e facilmente adattabili anche a contesti contemporanei; lampade da tavolo, da terra o sospese provenienti dagli anni ’60 e ’70, caratterizzate da linee sinuose e dai nuovi materiali dell’epoca, come vetro e acciaio, restano tra i pezzi più amati e collezionati.

Modernariato: i designer più quotati

Alcuni dei designer più ricercati e venduti includono Gio Ponti, che ha progettato arredi dalle forme eleganti e leggere, Franco Albini, noto per la fusione di materiali naturali e funzionalità, il duo Charles e Ray Eames le cui sedie e poltrone sono capolavori di ergonomia e stile, Arne Jacobsen e Hans J. Wegner, che hanno contribuito con linee sobrie e materiali pregiati tipici dello stile scandinavo, molto apprezzato per l’atmosfera accogliente e minimalista che riesce a creare.

I loro pezzi – che incarnano un’estetica senza tempo che si adatta a qualsiasi spazio, dal minimalismo contemporaneo alle atmosfere più classiche – sono molto richiesti e rappresentano una scelta di investimento oltre che di gusto. 

C’è differenza tra vintage e modernariato

La distinzione tra “vintage” e “modernariato” è sottile ma importante, specialmente per chi si occupa di design e collezionismo.

Vintage si riferisce, in generale, a oggetti e arredi che hanno almeno 20-30 anni e uno stile rappresentativo dell’epoca in cui sono stati realizzati. In questo senso, “vintage” può abbracciare stili molto vari, dai pezzi degli anni ’20 fino agli anni ’80-’90. Tuttavia, il vintage non è sempre legato al design di alta qualità o alla produzione di massa con criteri estetici particolari; comprende spesso pezzi che possono essere stati parte della vita quotidiana di epoche diverse, come abiti, accessori, mobili e oggetti decorativi.

Modernariato, invece, è una categoria più specifica e si riferisce a oggetti di design prodotti principalmente tra gli anni ’40 e ’70. Questo termine viene utilizzato per indicare pezzi di arredamento e oggetti d’autore, frutto della grande rivoluzione del design moderno.
I pezzi di modernariato sono spesso legati a nomi importanti della storia del design, come Charles e Ray Eames, Gio Ponti, Arne Jacobsen e molti altri, e si caratterizzano per l’uso innovativo di materiali, la sperimentazione formale e la funzionalità.
Il modernariato rappresenta, dunque, quell’unione di estetica e qualità produttiva che ha dato vita a pezzi iconici oggi molto apprezzati e collezionati.

Leggi anche I consigli dell’architetto Clara Bona per abbinare antico e moderno

Come rinnovare un vecchio salotto 

La zona conversazione di questo soggiorno ha un’impronta vintage, con vecchi divanetto, poltrone in legno e tavolino rotondo, che hanno tutto il fascino del passato. Le sedute sono state completamente trasformate affidandosi a un tappezziere che ne ha rinnovato il look con rivestimento in velluto con fantasie attuali. 

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Progetto: Studio Laboratorio83, arch. Alessandra Nicotra, arch. Michele Pietrogrande. Foto: Cristina Galliena Bohman. Styling: Rosaria Sofia Galli. Clicca qui per vedere tutta la casa.

Tavolo e sedie di modernariato, mobili moderni bianchi e sospensione di design

Nel soggiorno di questa casa luminosa di impianto classico la zona pranzo è arredata con tavolo in legno con bordi stondati e sedie Thonet in paglia di Vienna di modernariato e illuminato dalla sospensione di design PH5 di Louis Poulsen. 

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Progetto: Studio Lascia La Scia, Milano – http://www.lascialascia.com Foto: Studio Roy Styling: Lidia Elisa Covello. Clicca qui per vedere tutta la camera.

Credenza anni ’30 in un contesto tutto tradizionale

Nel soggiorno con pavimento in cementine, la credenza degli anni ’40 è valorizzata dalla posizione centrale tra due aperture. Il vecchio radiatore a fianco è stato rinnovato con smalto grigio.

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Progetto: Studio Tricot, Firenze. – http://www.studiotricot.it Foto: Studio Daido. Styling: Studio Wolo. Clicca qui per vedere tutta la casa.

Sideboard e sedie dalle linee anni ’50

In questa moderna abitazione il soggiorno mixa arredi bianchi e lineari, divano grigio chiaro e pezzi vintage in legno, come il sideboard e le sedie.

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Progetto: PlaC Architecture. Foto: Luis Aniceto. Clicca qui per vedere tutta la casa.

Tavolo di design e sedie antiche

Le sedie in legno con cuscino in tessuto rinascono con nuove fodere per i cuscini in tessuto di cotone a tinte forti, una diversa dall’altra. Spesso vengono anche dipinte struttura e gambe mentre in questo caso si volevo proprio uno stacco tra il legno scuro e il bianco del tavolo rotondo (di Sarineen) e della grande sospensione (Sonora di OLuce, design Magistretti), entrambi pezzi di design. Le pareti azzurro polvere contribuiscono a creare un’atmosfera attuale per quanto classica.

Zona pranzo con sedie antiche e tavolo e lampada moderni

Progetto e foto architetto Clara Bona, che mostra tante proposte di abbinamenti tra vecchi pezzi inseriti anche in contesti moderni in questo articolo.

Salotto con divani vintage e un vecchio tavolo da lavoro  

Nella zona conversazione i divani sono pezzi vintage restaurati dal tappezziere artigiano. Appoggiato alla parete, il mobile con quattro cassetti sotto il piano era il tavolo da lavoro dei vecchi proprietari argentieri: è stato recuperato e restaurato. 

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Progetto: O/A Officina Abitare, architetti Sara Bartolini e Matteo Pierattini, via Cairoli 41, Firenze – officinaabitare.com. Foto: Studio Daido. Styling: Studio Wolo. Clicca qui per vedere tutta la casa.

Tre pezzi vintage del soggiorno

In questa abitazione c’è un ben dosato mix di mobili di famiglia in radica e pezzi di recupero per un insieme di impronta tradizionale, se non per alcuni classici del design perfettamente integrati. Nel soggiorno, vintage la poltroncina azzurra e le sedie Thonet; di modernariato anni ’50 il mobile-libreria appoggiato alla parete.

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Progetto: Studio Tricot, Firenze. – http://www.studiotricot.it Foto: Studio Daido. Styling: Studio Wolo. Clicca qui per vedere tutta la casa.

Cucina con tavolo da caffè anni ’60

In questa cucina moderna, l’unico pezzo non attuale è il tavolo da caffè anni ’60, con piano tondo dello stesso diametro della cornice a stucco sul soffitto, che viene attualizzato grazie agli accenti verdi delle piastrelle e della madia. Clicca qui per vedere altre cucine moderne con tocchi vintage.

cucina vintage verde Foto di Cristina Galliena Bohman

Foto di Cristina Galliena Bohman.

Un classico: la cassettiera antica in camera da letto

Una madia dell’800 viene inserita come pratica cassettiera in una camera matrimoniale con il letto posizionato sotto la finestra. Di fianco, una tenda rosa antico dal morbido drappeggio – di gusto classico in armonia col mobile antico – nasconde la porta di un piccolo locale di servizio.

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Progetto: Studio Laboratorio83, arch. Alessandra Nicotra, arch. Michele Pietrogrande. Foto: Cristina Galliena Bohman. Styling: Rosaria Sofia Galli. Clicca qui per vedere tutta la casa.

Scrivania e comodini vintage

Nella camera matrimoniale sono inseriti vecchi arredi in legno: la scrivania con la sedia Thonet, i comodini e la cassapanca in legno, accostata all’armadio moderno, sono tutti pezzi vintage. Due note di colore rinfrescano il bianco e i mobili in essenza: il verde lichene di parete e nicchia e il disegno floreale del paralume in tessuto della lampada a sospensione.

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Progetto: Studio Lascia La Scia, Milano – http://www.lascialascia.com Foto: Studio Roy Styling: Lidia Elisa Covello. Clicca qui per vedere tutta la camera.

“Antichità” anche nella cameretta

Nella camera dei ragazzi la postazione studio è arredata con uno scrittoio da dattilografa dei primi del ‘900, sdrammatizzato dal colore rosa dell’armadio e della fascia dipinta a parete, bordata di giallo, oltre che dalle tinte vivaci presenti nel tappeto.

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Progetto: Studio Lascia La Scia, Milano – http://www.lascialascia.com Foto: Studio Roy Styling: Lidia Elisa Covello. Clicca qui per vedere tutta la camera.

Letto a baldacchino nuovo e comodino anni ’40

Nella camera matrimoniale, accanto a un nuovo letto a baldacchino il comodino è degli anni ’40. Un’abat-jour è un pezzo di famiglia, mentre quella nera è il modello Miss Pack di Tacchini. 

 
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