Avere più luce e moltiplicarla nel vostro appartamento è un’operazione che spesso ripaga più di quanto si creda. Perché quando beneficiamo di maggiore luminosità, migliorano l’umore e persino gli spazi risultano visivamente più ampi.
L’uso del colore ha un’importanza fondamentale negli interni: sceglierlo bene, dosarlo correttamente, abbinarlo al meglio creando accoppiate vincenti permette di creare ambienti belli e interessanti, non banali. Non è necessariamente il solo bianco a permettere di amplificare la luminosità, anche se è innegabile che le finiture neutre consentono di raggiungere ottimi risultati, specie se abbinate a tinte fresche e attuali, dosate e accostate ad altre più calde e calde e accoglienti.
Ecco allora 10 idee per raggiungere l’obiettivo di aumentare la luce in casa in modo più o meno semplice:
- suggerimenti facili e veloci da realizzare si tratta di lavori interni o di sostituzioni, talvolta limitati a singoli ambienti, che si possono attuare anche se non si sta rinnovando l’intera casa.
- idee che richiedono interventi più complessi, da prendere in considerazione nelle ristrutturazioni. Alcuni sono mirati per abitazioni su due livelli, spesso con problemi di scarsa luminosità.
Nella situazione di poter progettare gli interni della propria casa, lo schema distributivo va studiato in modo da orientare le stanze secondo l’esposizione ai raggi solari, favorendo l’illuminazione bilaterale. A Sud conviene fare affacciare i locali vissuti durante le ore diurne, realizzando aperture ampie quanto più possibile. Con serramenti dai vetri basso-emissivi si ovvia poi al problema delle dispersioni energetiche e con sistemi oscuranti si scherma l’eccessivo irraggiamento. La luce naturale proveniente da Nord ha il pregio di essere gradevole e costante, più adatta alla zona studio e agli angoli di relax o lettura.
Ristrutturando, ricordate che va rispettato il rapporto tra superficie delle finestre e quella delle stanze (stabilito dalla locale normativa).
Migliorare le condizioni di illuminazione diurna comporta molti vantaggi: la luce incide sulla vivibilità della casa e favorisce il benessere di chi la abita; riduce l’utilizzo di lampade, con conseguente risparmio.
Soprattutto il corridoio, i disimpegni o le stanze senza luce naturale “si illuminano” grazie alle porte con battente in vetro che lasciano filtrare la luce dalle stanze allo spazio di passaggio. E con una finitura satinata o solo leggermente colorata si preserva ugualmente la privacy degli ambienti. In più, grazie agli stipiti slim o totalmente assenti, l’effetto è accentuato.
Il colore giusto e le pitture che “illuminano”
La luminosità, poi, può essere incrementata anche con prodotti specifici. Esistono per esempio pitture per interni formulate proprio per produrre riflessi luminescenti. La scelta è tra diversi tipi, smalti, pitture all’acqua, anche rasanti e impermeabilizzanti, resine…
Quando possibile, naturalmente, la presenza di grandi portefinestre è la migliore soluzione per inondare di luce gli interni. Incrementare la superficie vetrata senza intervenire sul vano si può con serramenti alzanti scorrevoli che permette di far scomparire il profilo dell’anta. In pratica, una volta che il telaio dell’infisso viene nascosto all’interno della battuta del muro, si ottiene la massima superficie vetrata possibile e nella stanza entra una maggiore quantità di luce. Altre possibilità sono gli infissi che massimizzano la superficie vetrata e hanno invece profili ridotti al minimo necessario.
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Intervenire su parti strutturali è più semplice nelle abitazioni singole. In ogni caso presuppone la verifica di fattibilità e la progettazione da parte di un tecnico. Occorre poi una pratica edilizia. Nell’esempio qui sotto, il soggiorno guadagna una fonte di luce diretta dall’alto, pur non essendo all’ultimo piano come un sottotetto. È la situazione ideale: l’illuminazione naturale si diffonde nell’ambiente in modo uniforme senza riflessi che, nell’angolo relax/conversazione, possono risultare più fastidiosi che altrove. Per realizzare l’intervento bisogna praticare un foro nel solaio, poi tamponato con lastra di vetro. È uno di quei casi in cui è necessario progettare e dimensionare l’apertura, in modo che non sia compromessa la statica della struttura.
Vediamo l’esempio del progetto sotto: Il living al piano inferiore viene aperto verso l’alto, eliminando una porzione laterale del soffitto: si favorisce così la diffusione della luce tra i due livelli. Le condizioni indispensabili sono che il taglio venga effettuato in corrispondenza di una finestra al piano superiore, in modo da trarne il massimo beneficio, e che qui la superficie utile possa essere ridotta. I vantaggi per la zona giorno sono di apprezzabile entità, considerando che l’apertura si sviluppa lungo tutto il lato corto della stanza. Per la sicurezza su entrambi i livelli sono necessari alcuni accorgimenti. La porzione di solaio eliminata potrebbe dover essere sostituita da elementi metallici che ne compensano la mancanza. Serve poi assolutamente una barriera protettiva al piano superiore.
Nelle case con soffitti molto alti si può sfruttare l’altezza con veri e propri soppalchi potenziandone la luminosità con balaustre trasparenti in vetro o plexiglas.
Più luce con la scala “a giorno”, a vista
Trasformare una scala in muratura in una a vista richiede una progettazione e l’intervento di figure professionali differenti. Se devono essere demoliti elementi con funzione portante, serve affidare l’incarico a un ingegnere strutturista che valuterà il lavoro con opportuni calcoli. La demolizione del muro richiede un intervento diverso a seconda che questo sia di sostegno alla scala (si deve anche rifare la rampa) o solo di chiusura del vano.
La soluzione per illuminare i locali sottotetto, ma anche quelli distanti 10 metri dalla copertura, sono i tunnel solari. Si tratta di condotti diffusori telescopici che si innestano nel tetto, attraverso un foro di diametro contenuto (circa 27/35 cm), e permettono il passaggio della luce grazie a un captatore esterno in vetro. Possono aggiungere luce a un locale cieco, ma non sono apribili e quindi non permettono l’aerazione naturale, né la sostituiscono. Se dotati di accessori specifici e solo in tetti a falde con particolare pendenza, possono però fornire la ventilazione degli ambienti.