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Abbinare colori e finiture non per tutti è cosa semplice. Soprattutto per coloro che non sono del mestiere e non hanno dimestichezza con i materiali o con la creazione di moodboard, vale a dire piccole raccolte di campioni materici accostati gli uni agli altri secondo un tema o una nuance.
Si tratta di un processo di ricerca importante, sia per concretizzare una idea ancora vaga (e testarne la validità) sia successivamente per sgrossarla e raffinarla, fino alla combinazione ideale finale. Un gioco di abbinamenti che spesso porta dove non si pensava di arrivare – in quanto a gusto personale o a stile – e rende per questo più interessante il percorso. Senza contare che abbinare colori e finiture in un moodboard, proprio per il suo essere azione concreta e tangibile, diventa immediatamente comprensibile a tutti, professionisti di interni o semplici appassionati di arredamento.
Ecco qualche esempio, basato sulle ultime tendenze estetiche in fatto di palette cromatiche e di materiali, costruito e commentato dalla designer Monica Graffeo per Caccaro, azienda di arredi per la zona giorno e notte di cui è la nuova art director. “Lo scopo”, racconta lei stessa, “è quello di creare composizioni che facciano vivere la parete come un quadro, grazie alla tensione delle proporzioni, al ritmo, alla matericità dei materiali che si possono abbinare e alla luce che può essere applicata ai volumi.”