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Al servizio di ingressi, corridoi e disimpegni, queste luci, scelte a partire da reali necessità pratiche, sono proposte in una vastissima gamma di modelli, in tante declinazioni diverse, per le differenti prestazioni, ma anche in termini di estetica. Nella scelta, prioritaria deve essere però la coerenza con le lampade presenti negli altri ambienti della casa.
Abbiamo selezionato quelle più interessanti, divise per tipologia: da soffitto, da parete, a sospensione, da tavolo, da terra e in più qualche modello multifunzione: hanno stili e caratteristiche tecniche differenti, così da venire incontro alle esigenze di ognuno.
Illuminazione corridoio: idee da copiare
Lampade da soffitto per illuminare il corridoio
Fino a pochi anni fa esistevano solo modelli minimal cui veniva chiesto principalmente di mimetizzarsi con l’ambiente: ora, invece, si possono adottare versioni molto decorative (e sempre più performanti). Ecco cinque esempi.
- Quando il passaggio da un ambiente all’altro è fluido, senza divisioni murarie, meglio condividere i punti luce, in questo caso gli stessi faretti a incasso, che diventano anche una guida nel percorso.
2. Se lo spazio è ampio, serve più di un corpo illuminante e possibilmente a luce indiretta. La distanza tra l’uno e l’altro dipende anche dalle loro dimensioni; qui è di circa 150 cm.
3. In mancanza di controsoffitto, una lampada dall’ingombro ridotto ma dal design particolare disegnerà ombre grafiche e caratterizzanti (3).
4. Quando i faretti sono orientabili hanno il grande vantaggio di poter essere direzionati in modo da puntare su quadri o altri oggetti che si desidera sottolineare.
5. Da spenti, i semicerchi che formano il corpo illuminante si mimetizzano col soffitto e scompaiono; accesi, diventano protagonisti della scenografia luminosa
Lampade a sospensione per illuminare il corridoio
Tipiche del living, sono una scelta tanto inusuale quanto d’effetto nelle zone di passaggio. A patto che si tratti di spazi sufficientemente ampi e, soprattutto, abbastanza alti. In modo che la lampada non sia intercettata nell’apertura delle porte. Ecco cinque esempi.
- Le sospensioni appese al plafone (altezza minima consigliata 260 cm) del corridoio sono in perfetta sintonia con quella sopra il tavolo che si intravede dalla porta vetrata: una scelta di grande armonia stilistica.
2. Nell’ambiente, molto connotato dalla tinta a parete e dal mobile multicolor, sta bene una lampada minimal, che si traduce in un semplice porta bulbo, però in legno, nella stessa finitura presente in altri dettagli.
3. Il paralume ha un aspetto argenteo che brilla quando la luce è accesa; se l’alimentazione è disattivata, la forma semitrasparente ricorda una nuvola: perfetta in un disimpegno essenziale, per addolcirne il rigore.
4. Un’infilata di luci tutte uguali: le sospensioni sono utilizzate in modo inusuale per segnare il passaggio, appese lateralmente e non al centro.
5. Colmano l’intero volume in cui è inserita la scala le lampade a cascata, poste ad altezza differente.
Applique per illuminare il corridoio
Le applique sono lampade che meglio dialogano con altri elementi presenti, che si tratti di porte o quadri. Dalle versioni classiche, spesso nello stesso colore dei muri per non spezzarne la continuità cromatica, a vere sculture luminose. Ecco cinque esempi.
- Le due lampade gemelle (da appendere rigorosamente alla stessa altezza) hanno la particolarità di avere una sorta di bocca centrale che fa rimbalzare la luce dall’interno all’esterno, amplificandone la resa.
2. Disegna infinite geometrie sulla parete il sistema composto da punti luminosi collegati da un filo.
3. Alcune applique possono avere il diffusore orientabile, vantaggio non indifferente perché permette di scegliere se dare risalto a un quadro sulla parete con una luce diretta, oppure prediligere un’illuminazione diffusa verso l’esterno.
4. Rimanda al mondo delle fiabe il modello che riproduce le sembianze delle tipiche abat jour. Di queste conserva anche il paralume in tessuto, che regala una luce soffusa e delicata.
5. Un piccolo apparecchio può assicurare un’illuminazione intensa e bidirezionale, perché diffonde la luce diretta sia verso l’alto sia verso il basso.
Lampade da appoggio per illuminare il corridoio
Da tavolo o da pavimento, sono apparecchi generalmente presi meno in considerazione nelle zone di passaggio. Eppure possono creare angoli con un’atmosfera speciale: basta puntare su modelli dalle proporzioni ben equilibrate. Ecco cinque esempi.
- La lampada, posizionata su un tavolino dal design rigoroso e accompagnata da due poltroncine confortevoli è un piccolo segno dorato, circolare e, dettaglio non trascurabile, orientabile.
2. Un’icona del design (il progetto è del 1965), proposta in una profonda tonalità di verde, dialoga con la tappezzeria dal disegno a foliage e restituisce un insieme di grande valenza estetica.
3. Una presenza elegante, ma discreta: merito della forma rétro abbinata al materiale hi-tech trasparente. Da appoggiare sopra una consolle minimal perché abbia il giusto risalto.
4. Grazie alla sfera rivolta verso il basso, anche se la luce è diffusa, la piantana è indicata per una zona da arricchire con una poltroncina e piccoli piani d’appoggio.
5. Uno stelo che sostiene un’eterea corolla: poetico il maxi fiore, da provare, a contrasto, in un ambiente dalle finiture industrial, con pareti e pavimento in resina cementizia.
Lampade da pavimento per illuminare il corridoio
Ad alto contenuto tecnologico, oltre a segnare i passaggi, possono proiettare la luce sulla parete opposta, cambiando la prospettiva anche di spazi molto ristretti. Ecco due esempi.
1. Una volta spenti, i sottili tagli luminosi alla base della parete scompaiono completamente alla vista, mentre da accesi diffondono una luce amplificata dall’involucro total white.
2. Il profilo, privo di spigoli vivi, regala un’illuminazione funzionale e suggestiva nello stesso tempo, ed è adatto anche alla posa all’esterno.
Soluzioni multitasking per illuminare il corridoio
In alcuni casi, se sono già presenti altre fonti, la luce diventa un’interessante possibilità in più, che vive integrata ad altri elementi e risponde a criteri diversi. Pratici, ma non esclusivamente. Ecco quattro esempi.
- Nell’ingresso, la possibilità di appendere capispalla, borse, cappelli è un requisito fondamentale: perfettamente soddisfatto dalla barra completa di luci a led sotto e sopra.
2. Un progetto luminoso poetico e originale che nell’incavo superiore nasconde un vaso dove è possibile alloggiare rami fioriti. Irradia una luminosità calda e suggestiva e si ispira alle forme morbide delle dee madri.
3. In un corridoio lungo e stretto dilata lo spazio e consente, prima di uscire, di darsi un’ultima occhiata allo specchio. Che è complemento importante in questi ambienti e, con la luce incorporata, viene reso ancora più pratico.
4. Il mobile compatto risolve su una porzione di parete e con una larghezza ridotta tutte le necessità, dal contenere all’appendere, con il plus delle luci a led: un’idea vincente negli spazi mini.
Illuminare il corridoio: informazioni tecniche
Colore, intensità, potenza… Sono solo alcune delle caratteristiche salienti di cui tenere conto quando si affronta
il progetto illuminotecnico della casa, che va ben oltre la scelta dei singoli modelli di lampada e lampadina.
diretta o indiretta?
La luce diretta si ha quando il flusso luminoso è rivolto verso un’area delimitata e crea un contrasto netto tra luci e ombre. In corridoio, un caso tipico sono i faretti, che permettono di orientare il fascio luminoso verso uno o più quadri appesi alla parete. Con la luce indiretta, invece, l’emissione luminosa è distribuita in modo uniforme, senza contrasti netti. È l’illuminazione assicurata, per esempio, da applique con diffusore in vetro, la cui luce viene riflessa in tutte le direzioni. Soltanto il giusto mix tra i due tipi di illuminazione consente di avere la situazione ottimale: un generale comfort visivo, ma con qualche contrasto, che rende più interessante lo spazio.
funzioni e dimensioni
Come si individua quanta luce serve in una stanza? Si parte dalla superficie, seguita dal tipo di attività che vi si svolge. Per trovare poi l’intensità luminosa, occorre parlare di watt, lumen e lux.
I watt misurano la potenza: semplificando, indicano il consumo energetico richiesto da una lampadina, ma questo dato non corrisponde necessariamente all’intensità luminosa. I lux indicano l’illuminamento, mentre i lumen il flusso luminoso. Significa che i lumen dipendono sia dall’illuminamento (lux) che dalla superficie da illuminare, secondo la formula lumen = lux x mq. Quindi, sapendo che l’intensità luminosa ideale per le zone di passaggio è di 150 lux, moltiplicando questo valore per la superficie dello spazio specifico, si avrà il numero dei lumen necessari.
resa cromatica e temperatura
Dal momento che tra gli scopi della luce non è trascurabile quello di sottolineare i punti di forza di una stanza e di mettere in secondo piano quelli più critici, i concetti che seguono sono fondamentali: la resa cromatica è la capacità della luce di riprodurre in modo naturale i colori. Si esprime in percentuale Ra ed è direttamente proporzionale all’aumento della percentuale ( 90% – 100% Ra = ottima). La temperatura indica invece il colore o tipo di luce, che può essere molto calda, calda, naturale o fredda. Si misura in gradi Kelvin: aumentando i gradi, la luce diventa più fredda e tende al blu. Per la maggior parte delle lampadine varia da 2.700 K (luce calda, tendente al giallo) a 6.500 K (luce fredda).
il parere degli esperti
Si consiglia comunque di affidarsi a tecnici qualificati perché ci sono poi tante altre variabili di cui tenere conto che dipendono da ogni singolo caso.
Si ringraziano per il contributo tecnico arch. Alessandra Sacchi, Studio Sacchi Architetti (instagram: studiosacchiarchitetti) e Giuseppe Ondeggia (www.hi-lite.it)