Separare con il controsoffitto

Il controsoffitto, detto anche ribassamento, è un elemento che viene realizzato a più scopi. Tra queste c'è anche quella di definire meglio una certa zona della casa separandola visivamente dalle altre.

Redazione
A cura di “La Redazione”
Pubblicato il 01/06/2013Aggiornato il 01/06/2013
Separare con il controsoffitto

Il controsoffitto è in pratica un abbassamento di quota del soffitto. Una delle sue funzioni è quella di definire spazi differenti, in pratica con un diverso effetto ottico. Il risultato è che in un ambiente vengono delineate aree diverse e quindi si modica la percezione dello spazio. Questa soluzione si rivela particolarmente adatta per definire un ingresso integrato nel living, oppure l’angolo conversazione con i divani o, ancora, la zona pranzo in un soggiorno open.
La disposizione dell’arredo deve di conseguenza adattarsi all’area che il controsoffitto virtualmente proietta nell’ambiente. Ne guadagna tutto l’ambiente, che viene percepito nel suo insieme ma allo stesso tempo ben suddiviso, senza dimenticare che questa soluzione non penalizza in alcun modo la luminosità generale e non richiede separazioni di sorta lasciando passaggi fluidi tra le stanze.

Ha più funzioni

Nell’intercapedine che si viene a creare con la realizzazione del controsoffitto si può nascondere il passaggio di cavi oppure un sistema di canalizzazione, ad esempio per climatizzare la casa. Inoltre c’è lo spazio anche per posare del materiale per coibentare o fonoassorbente e ottenere in questo modo un isolamento termico o acustico, o entrambi. Infine, la più classica delle soluzioni, e cioè l’inserimento di una serie di faretti che illuminano dall’alto la zona e la valorizzano ulteriormente con una luce puntuale, come nel caso di un controsoffitto che delinea l’area dell’ingresso.

Il controsoffitto costruisce così

Il modo più semplice per costruire il controsoffitto è quello di usare le lastre in cartongesso, già pronte in commercio. Si fissano a una intelaiatura di sostegno formata da profilati e da tiranti, disponibili di lunghezze diverse secondo l’abbassamento che di desidera ottenere: l’altezza consigliata è di 25-30 cm. Lo spazio tra un profilato e l’altro non deve superare i 60 cm e i punti di contatto tra una lastra di cartongesso e l’altra devono essere fuori dai profilati. Dopo che tutti i pannelli a soffitto sono stati attaccati, i giunti vanno stuccati con un apposito prodotto e rinforzati con nastro di vetro; una volta asciugate, le fessure stuccate devono essere perfettamente livellate con con carta vetrata fine. A questo punto il controsoffitto è pronto per essere tinteggiato.

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