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L’ingresso di una abitazione, specie quando non è delimitato, può diventare una semplice zona di passaggio, priva di caratterizzazione propria. Invece, come sempre si dice: “l’entrata è il biglietto da visita di una casa” e risolverla bene significa guadagnare uno spazio e salvarlo da un destino di “anonimato”.
La prima regola è arredarlo in armonia con lo stile del resto della casa. Scegliendo pezzi “furbi”, funzionali e décor.
Se l’abitazione è piccola, oppure quando cambiano le esigenze della famiglia, l’ingresso può diventare addirittura risorsa preziosa, da sfruttare e valorizzare. Quando è possibile, allora, ridisegnarlo con una destinazione d’uso efficace permette di recuperare spazio (senza intervenire su tutti gli ambienti) e aggiungere valore alla casa.
Attenzione a garantire sempre un passaggio libero di almeno 100/110 cm (50/170 cm per una persona su sedia a rotelle).
Quando la porta d’entrata all’appartamento affaccia su un corridoio, spesso accade che:
- sia privo di finestre e quindi facilmente buio;
- sia un ambiente su cui si aprono tante porte, con pareti frazionate;
- aprendo la porta d’ingresso, questa diventi d’ostacolo alla sistemazione di un mobile sulla parete ortogonale.
Avere più luce nell’ingresso
Per ovviare al primo problema, la soluzione più facile e intuiva, è puntare su tinte chiare: dalle finiture di pareti e soffitto a quelle dei pezzi d’arredo. È una scelta di sicuro effetto, ma potrebbe non essere coerente con lo stile della casa, risultare anonima, un po’ scontata, poco creativa. Anche se, solo giocando con le sfumature del bianco, perché in ogni caso riflette più luce, si possono ottenere effetti sorprendenti, affatto banali. In alternativa, si possono scegliere anche altri colori in casi particolari, come per riproporzionare l’altezza o per rendere l’ingresso un posto un po’ speciale. Comunque, se si scarta questa opzione a favore di soluzioni più creative, diventa fondamentale investire sulla luce artificiale. Puntare su apparecchi dimmerabili, in grado di modulare la luce a seconda delle necessità. Se la predisposizione dell’impianto lo consente, meglio optare per applique, strisce a led, faretti, plafoniere. Ma se il punto luce è a soffitto, si può anche osare un lampadario calibrato, o una sospensione non troppo invadente.
Quali mobili nell’ingresso
Per quanto riguarda, invece, la funzionalità, avendo poco spazio a disposizione sulle pareti bisogna aver ben chiaro su quale tipo di mobile investire, in base alle proprie abitudini ed esigenze. Serve una consolle con la specchiera o è più utile una scarpiera o un guardaroba? O magari c’è bisogno di spazio per i libri? Le possibilità sono tante, con proposte capaci di accontentare gusti e budget differenti.
Lo specchio nell’ingresso
Non è un pezzo indispensabile ma sicuramente pratico, e anche utile per modificare visivamente la percezione della stanza perché la superficie riflettente ha il merito di aumentare il senso di profondità facendo apparire l’ambiente più spazioso. In più è un moltiplicatore di luce: opportunamente sistemato rispetto agli apparecchi luminosi, può ovviare alla mancanza di luce naturale. Trattandosi di un complemento d’arredo, per sua natura, ha anche una grande valenza decorativa e gli è permesso anche di uscire dallo schema stilistico della casa. Una specchiera antica con cornice dorata può aggiungere una nota distintiva a un arredo minimal in bianco e nero; una lastra priva di cornice è perfetta per alleggerire un contesto classico.
Sfruttare l’ingresso per la cucina
La cucina può sfruttare lo spazio (che si trova spesso nelle case d’epoca) di un ingresso ampio: poiché è il “biglietto da visita” di ogni abitazione, si dovrà prestare grande attenzione a creare una sorta di schermo che garantisca privacy oltre che a dettagli e proporzioni, arredi e finiture.
Sfruttare l’ingresso con lo studio
Con circa 70 cm sulla parete di fianco alla porta d’ingresso e un corridoio di 130 cm si può ricavare un angolo per l’home-office. Per il solo scrittoio occorre meno spazio. L’importante è scegliere elementi d’arredo sospesi che risultino visivamente leggeri.
In quest’altra soluzione dell’architetto Ornella Musilli un piano sospeso (1) e una struttura autoportante a giorno (2) sono tutto quello che occorre per lo studio nell’ingresso. L’elemento con ripiani serve a delimitare e a schermare questa nuova zona, e a far sì che prenda luce dal soggiorno (3), offrendo una superficie d’appoggio, utilizzabile da entrambi i lati. Il piano di lavoro è sagomato ad angolo, ideale perché occupa poco spazio, pur avendo un’area operativa comoda e abbastanza ampia. Se ne aumenta la praticità, raddoppiando la superficie: con due top sovrapposti si ricava un vano utilissimo, alternativa più semplice e agevole a un cassetto, che richiede spazio per l’apertura. Per completare la zona, un punto luce a parete per un’applique orientabile (4), preferita a una lampada da tavolo che toglierebbe cm preziosi.
Ingresso aperto sul soggiorno ma ben definito: due soluzioni
Nel primo progetto (foto sopra a sinistra), un basso setto di muratura, rivestito con la medesima essenza lignea dalla forte espressività materica che contraddistingue le superfici intorno alla porta e il soffitto con faretti ribassato, separa l’ingresso dal resto del living in modo volutamente quasi impercettibile, dando rilievo alla vera protagonista, la madia. Pezzo di derivazione classica, è reinterpretato in chiave assolutamente contemporanea grazie al sostegno in metallo che la solleva da terra e alle possibili combinazioni cromatiche delle ante. La madia qui assolve la funzione di pratico contenitore con ante che si aprono a 180°, semplificando l’accesso ai vani interni. Di fronte una nicchia preesistente viene risolta grazie a un armadio su misura, con ante a battente nella medesima tinta della madia, ampliando le potenzialità di organizzazione e contenimento dell’ingresso.
Nel secondo progetto (foto sopra a destra) che vi proponiamo, una libreria bifacciale scherma parzialmente il soggiorno dall’ingresso ed è attrezzata con un piano d’appoggio disegnato su misura. Si tratta di una soluzione in una sofisticata finitura rovere Carbone, che con un gioco di pieni e vuoti regala un gradevole effetto di trasparenza, filtrando in parte la luce naturale proveniente dal living. L’intero ingresso è arredato su tre lati da una libreria su misura multiforme, che asseconda e risolve alla perfezione anche le irregolarità in pianta dell’ambiente, rendendole invisibili.
Ingresso con cabina armadio
Questa soluzione dell’architetto Ornella Musilli è realizzabile se, allo spazio necessario al passaggio, si possono aggiungere almeno 110 cm per l’interno del guardaroba. Quando tali dimensioni non sono disponibili, come spesso accade, si può provare a valutare di ritagliare un po’ di centimetri dalla stanza adiacente. È quello che abbiamo fatto con il nostro progetto: il vano per la cabina armadio (1), appena sporgente nell’ingresso, si estende anche nel living. In questo caso occorre demolire la porzione di parete divisoria corrispondente alla lunghezza del vano e costruirne una nuova (2), comprese le spallette per definire una nicchia. La cabina sarà poi completata con pannelli scorrevoli (3). E all’interno organizzata a tutta altezza con una struttura modulare completa di ripiani, cassetti e barre.
4 modi doversi di arredare lo stesso ingresso rettangolare
In questo caso si tratta di un locale indipendente, privo di finestre, alto 270 cm, con punto luce a soffitto, su cui si aprono cinque porte. Sul lato opposto all’entrata, che si trova a un’estremità del corridoio, c’è una parete attrezzata a ponte che occupa l’intera parete. L’ingresso misura 160 x 430 cm. Vediamo, con l’aiuto della pianta e dei prospetti, le quattro proposte per arredare il lato entrata.
Ingresso classico rivisitato in bianco e nero
Insuperabile, il tutto bianco riesce a far dialogare epoche e stili tra loro lontani: dalle lampade design, alla boiserie, al mobile di tradizione. Con un’unica eccezione.
Rombi damier in bianco e grigio per il pavimento che definisce l’ingresso e suggerisce l’arredamento di questo spazio facendo da trait d’union fra elementi molto diversi. A partire dalla boiserie (1) che riveste a mezza altezza la parete e fa da sfondo alla lampada da terra (2) total white e dalla linea essenziale accanto alla porta d’ingresso, vicino alla parete attrezzata. Lo specchio (3) sulla parete centrale, invece, ha la cornice lavorata in stile Ottocento. Sotto, la consolle a tema (4) è una piccola scrivania/toeletta completa di alzatina e cassettino, scelta in legno laccato grigio scuro a riprendere il colore a pavimento. A destra, una scarpiera verticale (5) a quattro scomparti, con ante bugnate contrasta con la porta a vetro minimal che lascia passare la luce e consente di illuminare la stanza solo con tre faretti (6) sistemati strategicamente a soffitto.
Ingresso arredato con tappeto e panchetta
Un contenitore lineare, un portaombrelli tutto curve, uno specchio che è quasi un’opera d’arte: gli accostamenti più audaci funzionano grazie a una sapiente regia, che passa dall’accostamento dei colori allo schema compositivo.
Una parete ben bilanciata: oltre alla porta d’ingresso vede aprirsi quella dello studio, da cui è separata da uno spazio utile per inserire complementi e accessori. Offre anche due quinte laterali, da sfruttare secondo necessità, seguendo il proprio gusto. In questo allestimento, il portaombrelli (1) sistemato dietro la porta di casa, sotto il citofono, ha una forma scultorea che lo rende un elemento decorativo. Al centro, sopra la classica panchetta capitonné (2), utile per appoggiare la borsa o il cappello, uno specchio “figurato” (3) per un’ultima occhiata prima di uscire di casa; per fare luce, la sospensione che svela il portalampada (4) bilancia dal punto di vista compositivo il vuoto di fianco allo specchio. A destra, la libreria verticale (5) con struttura esile offre spazio contenere libri e oggetti. Come sfondo, la parete dipinta con doppia finitura, effetto boiserie, in un elegante abbinamento bianco e grigio perla esalta la luminosità. A completare lo “stile libero” dell’ambiente,
un tappeto kilim a tinte pastello.
Ingresso con carta da parati di gusto etnico
La tappezzeria gioca il ruolo più importante e fa da sfondo a elementi che al nero affiancano i toni del legno, per lasciar parlare i colori dei temi decorativi.
Il rivestimento murale (1) è l’elemento clou di questa proposta: il fondo color mattone fa da cornice a motivi in stile orientale, dai vasi stilizzati alla tigre, fino alle foglie macro dai contorni sfumati. Ritorna il portaombrelli (2), ma in legno, con l’interno naturale e l’esterno con finitura materica raw. La parete al centro è arredata con la consolle lineare (3) in metallo nero, che ha l’altezza giusta per accogliere i vasi della tappezzeria, mentre offre un appoggio reale alla lampada da tavolo (4) con il paralume sferico e lo stelo in acciaio cromato che contrasta con discrezione l’uniformità delle finiture in metallo nero. Accanto, l’appendiabiti totem in legno naturale (5) ha le giuste proporzioni per riempire lo spazio fra le due pareti ortogonali. Il problema dell’illuminazione generale è risolto con la sospensione centrale a tre luci (6), un filo in metallo sagomato con “rami” in legno che sostengono i portalampade senza invadere lo spazio sottostante.
Ingresso contemporaneo, con scarpiera di design
In uno spazio contenuto quando convivono più materiali va cercato un denominatore comune: può essere la finitura come nel caso del legno e del metallo, o il colore per pareti e complementi tessili.
Una tonalità di pittura luminosa, tra l’arancio e il rosa, definisce la parete della porta d’ingresso. Di fianco a questa, un modello con anta a vetro e a tutta altezza consente di lasciar filtrare la luce naturale dallo studio all’ingresso, compensando un po’ la mancanza della finestra. Appena entrati in casa, sulla destra i due contenitori sospesi in legno (1) sono pratiche scarpiere dal design moderno. Al centro, il pouf (2) in nuance con la parete dialoga con lo specchio rotondo (3) impreziosito da una pratica mensola, dove appoggiare chiavi, guanti… L’illuminazione artificiale è affidata alla plafoniera (4) in metallo grigio come le porte, che ha il portalampada aperto per dare più luce, e alla piantana a cono (5) che amplifica la luminosità e completa lo spazio d’angolo.
Idee e progetti per l’ingresso