La maggior parte dei contenitori da esterno in commercio sono in kit da montare. Molteplici le forme e le dimensioni: bassi, da collocare sotto una finestra, oppure alti e poco profondi adatti a balconi stretti e lunghi. Non è raro trovare anche varianti da fissare al muro oppure da appoggio, dalla forma simile a quella di un baule con coperchio, che abbinano alla funzione contenitiva quella di seduta. Per i modelli a sviluppo verticale, le tipologie di ante sono due: • a battente, la più comune; • a serrandina, ideale quando la profondità del balcone è ridotta, perché non necessitano dello spazio davanti per l’apertura.
La larghezza in genere è compresa tra 40 e 100 centimetri, mentre la profondità varia dai trenta ai sessanta centimetri per adattarsi a tutti i balconi. Anche l’altezza è variabile: dai 50 cm dei modelli sottofinestra può raggiungere i 180 cm nel caso dei mobili a serrandina.
Un piccolo ripostiglio supplementare: per facilitare lo stoccaggio degli oggetti, all’interno degli armadi da balcone sono presenti due o più ripiani regolabili in altezza. Nei modelli che superano i 170 cm c’è quasi sempre uno spazio lungo e stretto per riporre le scope. È possibile conservare un po’ di tutto: panni e detersivi per pulizia, vasi e vasetti, secchi e scope, rastrelli, annaffiatoi, sacchi di concime, terriccio, accessori per il giardinaggio.
Le scorte alimentari (scatolame sigillato, bottiglie d’acqua e bibite ancora da aprire, contenitori in Tetrapak intonsi) possono essere stoccate sul balcone, dentro un armadietto. Anche la frutta e la verdura si conserveranno di più se riparati dall’umidità, in una dispensa esterna ben ventilata, meglio se in appositi sacchetti traspiranti.
SICURI E RESISTENTI
La tenuta degli armadi da giardino è assicurata da rinforzi interni e da fondi in polipropilene che rendono la base più robusta rispetto al peso degli attrezzi contenuti all’interno. Che siano in materiale plastico o metallo, hanno comunque finiture che garantiscono la durata nel tempo.
MANUTENZIONE SEMPLIFICATA
Per la cura ordinaria degli arredi in pvc sono sufficienti acqua e un comune detergente neutro. Le ante e le altre superfici esterne si possono spolverare con un panno in microfibra. L’interno, invece, potrebbe essere soggetto alla formazione di muffe per via della presenza di materiali umidi e non perfettamente puliti come scope e secchi: per eliminarle, occorre utilizzare un detersivo specifico.
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Perché un mobile possa essere utilizzato all’esterno, è indispensabile che il materiale con cui è costruito sia in grado di resistere agli sbalzi termici e all’usura provocata dagli agenti atmosferici, mantenendo le sue caratteristiche inalterate nel tempo nonostante l’esposizione diretta a sole, pioggia e gelo.
A prova di intemperie
Il mercato offre una vasta scelta di plastiche di ultima generazione che stanno via via sostituendo i classici materiali da esterno (legno, bambù, rattan, midollino). Spesso imitano nell’aspetto le essenze naturali, aggiungendo però una serie di vantaggi: facile manutenzione, elevati standard di resistenza e durabilità del tempo. In alternativa, anche i tradizionali arredi in metallo, facilmente ambientabili in contesti moderni o classici, possono essere impiegati per l’arredo outdoor grazie agli speciali trattamenti cui vengono sottoposti in fase di produzione.
Metalli
• Lega di ferro e carbonio: più durevole rispetto al ferro puro, resiste bene a corrosione e graffi.
• Acciaio zincato: non teme graffi, raggi del sole, umidità e gelo, assicurando grande tenuta e stabilità.
• Alluminio anodizzato: leggero, robusto, non necessita di manutenzione; nella versione outdoor è trattato con processi che bloccano il processo di ossidazione.
• Rame: antiruggine e resistente agli agenti atmosferici, anche se cambia colore nel tempo; è atossico, riciclabile e facile pulire.
Plastiche
• Polietilene: resiste a raggi del sole, alla salsedine e agli agenti atmosferici; nella versione rotazionale, è possibile realizzare prodotti cavi di grandi dimensioni come sedie e divani da esterno.
• Polipropilene: è un materiale di facile manutenzione, atossico, antigraffio, antimacchia, antistatico, inalterabile a contatto con calore e abrasioni.
Materiali compositi
•Cristalplant outdoor: a base di resine e minerali naturali, è atossico, riciclabile al 100%, ipoallergenico, resistente al fuoco e ai raggi Uv.
• Ductal: un impasto di fibre organiche e cemento, è elastico, colorabile, robusto; dà vita a oggetti impermeabili, leggeri e resistenti a urti e fuoco.
• Ecomat: composto da polipropilene e sansa, residuo della lavorazione dell’olio di oliva, è idrorepellente, resistente ad acidi, oli, muffe e solventi, antiscivolo, antischeggia e antiurto; esteticamente ricorda il legno, ma risulta di più facile manutenzione.
• Sunweave e Sunloom: fili in polietilene esteticamente simili al rattan, non temono caldo, freddo, salsedine e agenti atmosferici in generale.
• Resina: leggera e facile da pulire, è composta da polimeri resinosi che restano inalterati in presenza di raggi solari, pioggia e gelo.
Il balcone: da arredare con “discrezione”
Salvo dove diversamente specificato, i balcone rientra nella proprietà privata e non nelle parti comuni di un edificio.
•Tuttavia, prima di collocarvi qualsiasi tipo di oggetto, è bene verificare il regolamento di condominio per accertarsi che non ci siano divieti, in special modo se l’affaccio è sulla facciata del palazzo. In questo caso il rischio di contestazione potrebbe riguardare il rispetto del decoro architettonico che impone a tutti i condomini di non alterare l’aspetto complessivo dell’immobile.
• Va specificato però che la norma del Codice civile si applica in modo particolare alla costruzione di strutture in calcestruzzo o vetrate fisse e non include gli arredi per esterno che, per le loro caratteristiche di “mobilità”, possono essere spostati in qualsiasi momento. Nonostante ciò, per mettersi al riparo da eventuali contestazioni, è consigliabile scegliere arredi con colori non troppo sgargianti e di ingombro ridotto, in modo da limitare il più possibile l’impatto estetico sull’edificio.
I mobili in legno
Questi arredi necessitano di alcune attenzioni in più: possibilmente vanno protetti dalla pioggia e dai raggi diretti del sole perché l’esposizione prolungata a lungo andare accelera il processo di invecchiamento.
• In commercio esistono vernici protettive specifiche per legni da esterno che svolgono più funzioni: lasciano traspirare il materiale e proteggono la superficie dai raggi ultravioletti, dalle intemperie e dall’aggressione di smog e muffe.
• Al momento dell’acquisto è consigliabile informarsi sulla corretta manutenzione. Nel caso in cui il mobile sia venduto in kit da montare, per esempio, potrebbe essere necessario trattare i singoli elementi con una vernice impregnante specifica.