Sulle confezioni sono presenti le informazioni per comprendere le caratteristiche del prodotto. Per i modelli non direzionali questa prassi esiste dal 2009, per quelli direzionali e a led l’obbligo è in vigore dal 1° settembre 2013. Per capire meglio le diverse voci, abbiamo preso ad esempio una lampadina non direzionale, approfondendo quanto è obbligatorio che venga riportato sulla sua confezione.
SMALTIMENTO Non tutte le lampadine possono essere eliminate mediante la raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani. Sulla confezione è specificato dove riporre la lampadina una volta esausta. Quando il simbolo del cassonetto è sbarrato, significa che non può essere smaltita attraverso la normale raccolta dei rifiuti, ma va gettata nelle apposite isole ecologiche.
LUMEN E NON WATT Nelle nuove lampadine si indica la quantità di potenza assorbita (in watt) e quella di luce emessa (in lumen). È specificata anche la corrispondenza con la potenza assorbita dai vecchi modelli a incandescenza. Si evidenzia così il risparmio. Per fare un esempio: una lampadina vecchia a incandescenza da 100W emetteva circa 1400 lm, una da 60W invece circa 740 lumen.
L’ATTACCO ALLA LAMPADA Si intende la base della lampadina che ne consente la connessione con il portalampada. È importante verificarlo, perché ogni tipo di lampada è progettata per accogliere lampadine specifiche. Quelli più in uso per gli apparecchi domestici sono i seguenti dieci.
MONTAGGIO I simboli indicano di fare leva sulla base e non sul bulbo, o sul tubo, che è fragile.
PRESTAZIONI Durata: è rappresentata con il simbolo dell’orologio ed è espressa in ore. Accensione: il simbolo On/Off indica quante volte è possibile accendere e spegnere la lampadina nella sua durata. Tempo: è indicato il tempo che la lampadina impiega a raggiungere un certo livello di intensità luminosa. Regolabile: è sempre specificato se la lampadina è compatibile o meno con i sistemi di regolazione dell’intensità (dimmer). Il simbolo barrato vuol dire che non è compatibile. Non tutte le lampadine infatti sono compatibili con apparecchi o impianti elettrici dotati di sistemi per la regolazione del flusso luminoso.
TONALITà DELLA LUCE Si riferisce a quella emessa dalla lampadina ed è indicata dalla “temperatura colore”, espressa in gradi Kelvin (K). Indica il “calore” o la “freddezza” della luce emessa. La temperatura colore della maggior parte delle lampadine per uso domestico varia da 2.400 K (luce calda, tendente al giallo) a 6.500 K (luce fredda, tendente al blu).
SITO PER INFORMAZIONI Sulla confezione delle fluorescenti è indicato il sito Internet da consultare per le informazioni utili in caso di rottura accidentale e i comportamenti da tenere.
FORMA E DIMENSIONE Le dimensioni delle lampadine possono variare in base al modello e alla tipologia di pochi millimetri fino ad alcuni centimetri. Oltre a essere rappresentata l’immagine, sono indicate così le dimensioni (lunghezza totale dalla base dell’attacco al bordo superiore del bulbo e diametro massimo). Qui sotto sono rappresentate le forme al momento disponibili per ciascuna tipologia. I dati riportati sono utili per scegliere la lampadina idonea, soprattutto nel caso di sostituzione di una incandescenza tradizionale.
L’ETICHETTA ENERGETICA Dal 1° settembre 2013 è diventata obbligatoria la nuova etichetta energetica per le lampadine (a eccezione di quelle già immesse sul mercato). Riporta le prestazioni della lampadina valutate in classi, dalla A++ (la migliore, che garantisce una spesa minore per l’energia) alla E (la meno efficiente). L’efficienza energetica delle lampadine si determina in base all’efficacia luminosa che si ottiene mettendo in relazione la quantità di luce emessa (espressa in lumen) con la potenza assorbita dalla lampadina (espressa in watt). Così maggiore è la quantità di lumen emessi per ogni watt consumato, maggiore sarà l’efficienza energetica della lampadina.
È indicato anche il dato relativo al consumo annuo ponderato di energia, espresso in kWh/1000h. Tale dato permette di avere maggiore consapevolezza sull’effettivo peso dei consumi energetici legati all’illuminazione. La nuova etichetta energetica si applica anche a lampade che in precedenza ne erano esentate come, ad esempio, le alogene a bassa tensione, le lampade a scarica ad alta intensità e le lampade direzionali ed ai moduli LED. La versione grafica della nuova etichetta energetica riportata sulla confezione delle lampade, può essere a colori o in versione monocromatica.
CLASSIFICATE ANCHE LE LAMPADE Dal 1 marzo 2014 per gli apparecchi di illuminazione esposti nei punti vendita è prevista un’etichetta informativa che fornisce informazioni circa l’efficienza energetica delle sorgenti luminose compatibili con l’apparecchio e/o delle “lampadine” eventualmente già incluse nella confezione d’acquisto, indicando l’eventuale utilizzo negli apparecchi di moduli LED non sostituibili. L’etichetta informativa non fornisce però l’efficienza energetica di questi apparecchi.
MARCHIO CE È obbligatorio affinché il prodotto possa essere venduto in Europa: significa che è conforme alla legislazione europea.
MERCURIO A differenza delle lampadine alogene o LED, le lampadine fluorescenti compatte (CFli, anche conosciute come risparmio energetico) contengono piccole quantità di mercurio che viene riportato sulla confezione ed espresso in milligrammi (mg).
L’ATTACCO ALLA LAMPADA Si intende la base della lampadina che ne consente la connessione con il portalampada. È importante verificarlo, perché ogni tipo di lampada è progettata per accogliere lampadine specifiche. Quelli più in uso per gli apparecchi domestici sono i seguenti dieci.
I tre tipi di lampadine sono disponibili con i seguenti attacchi:
- Led: E14-E27-G4-53-GU4-GU5.3-GU10
- Fluorescenti: E14-E27
- Alogene: E14-E27-G4-GU4-GU5.3-G9 GU10-GX5.3-GZ10-GY6.35-R7s
QUANTA LUCE VUOI Regolare l’emissione luminosa di una lampadina significa dosare la luce secondo le Necessità, scegliendone la quantità desiderata per avere comfort visivo. E, variando la potenza assorbita dalla lampadina, si incide sul consumo di questa. Con il varialuce, quindi, si può decidere di limitare il consumo della fonte luminosa aumentando così il risparmio. Il dimmer si può sempre installare e richiede un comando apposito sulla placca dell’interruttore.
LA RESA DEI COLORI L’indice di resa cromatica indica invece la capacità della lampadina di rendere naturale la visione dei colori degli oggetti. È calcolato in valore percentuale: quanto più è alta la percentuale tanto più la resa dei colori sarà fedele al reale.
Per esempio: Indice 80%-90% Ra = BUONO – Indice 90%-100% Ra = OTTIMO