Con il ritorno del gusto per il vintage, le riedizioni di design sono sempre più frequenti. Si aprono gli archivi storici delle aziende del settore dell’arredamento – inclusi ambiti specialistici, come quelli del tessile o dell’illuminazione – e si riportano a nuova vita progetti che hanno avuto successo in passato. O che continuano ad averlo, ma per qualche ragione (materica, dimensionale, funzionale, anche solo celebrativa…) devono essere attualizzati.
Si tratta di oggetti innovativi già negli anni in cui venivano ideati, che oggi riportano tutta la loro forza espressiva nelle nostre case, accostati senza problemi ad arredi sia moderni sia classici. Ciò su cui infatti si focalizzano le aziende, nelle riedizioni di design, è soprattutto la sostenibilità, nodo imprescindibile anche per progetti nati in anni in cui questo termine non si usava con frequenza. Ecco allora la scelta attenta di materiali contemporanei, ecologici e frutto di processi produttivi rispettosi dell’ambiente, il ridimensionamento dei volumi e degli spessori nel segno del risparmio materico (al fine di evitare ogni inutile scarto), l’aggiunta di fonti luminose a basso consumo energetico. Il tutto senza tradire minimamente forma e funzione degli originali, per rievocarne la potenza creativa, il valore culturale e quel senso di appartenenza a una società, trasformandoli in veri e propri ponti tra il passato e il futuro.
Esemplare in tal senso il caso de iGuzzini, che durante l’ultima Milano Design Week ha presentato Italian Echoes, progetto di riedizione delle icone provenienti dal suo archivio storico. Un programma che segna quasi un ritorno alle origini e nel contempo evidenzia la lungimiranza di molti apparecchi luminosi nati più di cinquant’anni fa ma sempre attualissimi. Si tratta di lampade considerate veri e propri classici negli anni Sessanta e Settanta, oggi riscoperte e reinterpretate come riedizioni di design, attualizzate nei materiali seppure lasciandone intatti il fascino e la funzionalità.
Lampada da tavolo Polsino (design Gio Ponti, 1968) rieditata da iGuzzini, costituita da due gusci termoformati identici di PMMA, riciclato e riciclabile al 100%, montati sfalsati sullo stesso asse, grazie a giunti di alluminio che sembrano i gemelli di un polsino. Trasportabile grazie a una maniglia di alluminio lucidato, è disponibile in bianco, bianco/arancio e bianco/nero satinato, in due dimensioni, e ha fonte luminosa a led.
Lampada a sospensione Zurigo (design Luigi Massoni, 1966) riedizione iGuzzini, costituita da tre quarti di sfera di PMMA riciclabile al 100%. Disponibile in diversi colori – trasparente, bianco, nero, oro, matt blue, matt light blue, matt green – ha la sorgente luminosa a led.