Al padiglione 16 del Salone del Mobile, lo stand di Lago – quest’anno di 100 mq più grande rispetto alla passata edizione – punta su ambientazioni suggestive e mirate per presentare i propri prodotti, novità e best seller iconici già conosciuti e amati dal pubblico. L’idea, che anima del resto anche altri allestimenti della Fiera, è quella che a ogni città, a seconda della parte del mondo in cui si trova e delle sue caratteristiche intrinseche, della sua “vocazione”, corrisponda uno stile peculiare che si esprime innanzitutto negli ambienti domestici. Il percorso di Lago è quindi immaginato come un viaggio negli interni di quattro metropoli che si sono distinte negli ultimi anni per l’attenzione riservata al rispetto e al benessere dei cittadini sotto ogni forma, alla vivibilità degli spazi urbani e alla sostenibilità. Si tratta Singapore, Vancouver, Malmö e infine Milano; la città del design ha moltiplicato infatti il proprio impegno nella tutela dell’ambiente promuovendo la mobilità sostenibile con il car sharing e il bike sharing, sempre più diffusi in città.
Così il visitatore, accompagnato attraverso lo stand di Lago dagli scenografici pannelli retroilluminati – finestre aperte su panoramiche del mondo dal mare ai grattacieli – ha la possibilità di vedere in concreto le diverse possibilità di accostamenti e proposte sia per la zona giorno sia per la parte notte della casa. Proprio perché una stanza non deve essere immaginata come un luogo neutro ma come un “ambiente tipo” che rispecchia la città in cui si trova e la personalità di chi la abita ogni giorno.
Tra le novità di Lago, il sistema XGlass, già presentato lo scorso anno, si perfeziona con nuove texture. Questo procedimento di lavorazione del vetro che vediamo applicato tanto ai piani dei coffee table e dei tavoli da pranzo quanto, per esempio, alle maniglie degli armadi consiste in un sistema di stampaggio che consente di imitare, anche nei colori e nei decori, le superfici in altri materiali, primi tra tutti i tessuti sartoriali ma anche il marmo, metalli o il legno: in realtà è invece sempre tutto vetro. La collezione, disegnata da Giovanni Bonotto, avvicina il mondo del design a quello del fashion.
Oltre che da Lago, il vetro è quanto mai presente quest’anno in tutto il Salone e si propone in nuovi, inaspettati utilizzi anche per le strutture portanti delle librerie o le gambe del tavolo. Tra l’altro questo materiale può essere anche considerato ecocomaptibile in quanto il suo riciclo è più facile e diffuso rispetto a quello di altri prodotti.
Nella zona giorno di Lago, i nuovi tavoli hanno un ruolo molto importante. Disegnato da Daniele Lago, il modello P&J ha un piano ultrasottile in legno e due sole gambe nello stesso materiale, mentre il terzo sostegno, quasi invisibile, è invece in vetro trasparente: così il tavolo sembra parzialmente sospeso con un’ulteriore sensazione di leggerezza e di continuità tra la base e il piano, che è lavorato con tecniche ebanistiche e ha gli spigoli smussati.
Sempre disegnato da Daniele Lago, U Table presenta un’altra variante nel basamento. Anche in questo caso una soluzione “importante” e di grande effetto visivo: il sostegno centrale è costituito da una sorta di arco rovesciato in metallo sul quale poggia il piano che essere in diverse misure e materiali: legno, vetro laccato o XGlass. E infine Janiero Table di Bartoli Design per Lago ha sempre la base centrale, costituita però da un monolite che si ispira al promontorio brasiliano Pan di Zucchero di Rio de Janeiro: attenzione al peso perché è in cemento e supera i 110 kg! Anche in questo caso la componente variabile è il piano che, appoggiato in perfetto equilibrio al centro può essere rotondo, rettangolare od ovale, in vetro o altri materiali.
Uno sguardo anche alla zona notte, dove grazie alla tecnologia XGlass, gli armadi di Lago si arricchiscono di preziosi dettagli e propongono nuove tipologie di maniglie incassate, praticamente invisibili oltre a meccanismi di apertura sempre più sofisticati e di maggiore precisione.
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