Sedie, impilabili e pieghevoli, e tavoli anche in versione allungabile o smontabile sono alcuni tra i mobili in plastica più comuni. Ma ci sono anche arredi come poltroncine o lampade realizzati in questo materiale. Il termine plastica, che deriva dal greco plastikos cioè “adatto per essere plasmato”, si riferisce a tutta una serie di materiali sintetici o semi-sintetici che hanno caratteristiche diverse fra loro, ma sono accomunati da una grande malleabilità e capacità di essere lavorati.
Fra i materiali di sintesi di uso più comune c’è il polietilene (che costituisce circa il 40% del volume totale della produzione mondiale di materie plastiche). Estremamente leggero, è resistente all’acqua, agli agenti chimici, agli urti, alle soluzioni saline, all’alcool. In più è atossico. Qualità utilissime per questo genere di mobili. Altrettanto indicato è il polipropilene, con proprietà molto simili al polietilene, ma un po’ più rigido e particolarmente resistente alle alte temperature. A questi si affianca il pvc, una delle materie plastiche che, in termini di esterni, sopporta bene vento e condizioni climatiche avverse, e non risente dei salti termici. Ha una superficie perfettamente liscia e poco porosa, che non assorbe lo sporco.
Una fetta di mercato spetta anche al Policarbonato che si distingue per la capacità di riprodurre un grado di trasparenza paragonabile a quello del vetro. Può essere, però, anche colorato.
Mobili in plastica: facili da montare, low cost e anche sostenibili
Fra i tanti vantaggi dei materiali plastici, c’è anche la facilità di montaggio. Molti elementi sono, infatti, forniti in kit e le diverse parti si assemblano semplicemente a incastro.
Si possono smontare velocemente quando si ha la necessità di ritirarli al chiuso in spazi ridotti.
Un altro aspetto da considerare è che in questa categoria rientrano prodotti con costi contenuti.
Con un occhio alla sostenibilità ambientale e ai problemi di inquinamento, poi, va considerato che questi mobili possono essere realizzati attraverso filiere produttive eco, che utilizzano componenti riciclate e riciclabili e hanno un ciclo di lavorazione che riduce l’assorbimento energetico.
Manutenzione dei mobili in plastica
Indipendentemente dalla composizione del materiale, i mobili in plastica si lavano semplicemente con acqua e detergente neutro. Il bianco è il colore più delicato perché tende a diventare grigio. Meglio evitare le creme abrasive che possono graffiare e rovinare la superficie e i solventi che, invece, rischiano di “sciogliere” il supporto, creando aloni difficili poi da eliminare.
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