Nuovi materiali di riciclo ed economia circolare: è il design anti-spreco

L’arredamento sceglie la strada della sostenibilità grazie al design anti-spreco, di materiali e di energia.

Architetto Marcella Ottolenghi
A cura di Architetto Marcella Ottolenghi
Pubblicato il 04/10/2020Aggiornato il 04/10/2020
sedia Bell di Magis

Passati gli anni in cui gli oggetti erano programmati per vivere solo nel presente, senza passato ma neanche futuro, è giunto il momento del design anti-spreco. Di materie prime, di energia per la produzione, di scarti. Anche le aziende produttrici di arredamento, che secondo la visione radicale del designer Philippe Starck “hanno usato bellissimi materiali naturali, forgiati per finire nella spazzatura”, stanno così rivedendo strategie e processi, al fine di realizzare oggetti sostenibili, degni di entrare in una, ormai sempre più auspicata, economia circolare. Vale a dire quella riferita a un sistema economico in grado di rigenerarsi e di garantire la propria eco-sostenibilità.

La sedia Bell Chair (design Konstantin Grcic) di Magis è economica e sostenibile grazie al polipropilene con cui è realizzata, interamente riciclato. Ottenuto dagli scarti di produzione dell’azienda e dell’industria automobilistica, questo materiale brevettato è riciclabile al 100% e rende la seduta più leggera (solamente 2,7 kg, almeno un chilo e mezzo meno rispetto alla media delle sedie di plastica). La forma a conchiglia, declinata in tre colori (Sunrise, High Noon, Midnight) è studiata per diminuire la quantità di materia prima necessaria e nel contempo assecondare l’ergonomia e l’estetica. Magis per questo progetto ha inoltre studiato anche uno speciale pallet riutilizzabile dello stesso polipropilene, capace di stoccare fino a ventiquattro sedie impilate e utile come espositore presso i rivenditori. www.bell-chair.com www.magisdesign.com

La sedia Bell Chair (design Konstantin Grcic) di Magis è economica e sostenibile grazie al polipropilene con cui è realizzata, interamente riciclato. Ottenuto dagli scarti di produzione dell’azienda e dell’industria automobilistica, questo materiale brevettato è riciclabile al 100% e rende la seduta più leggera (solamente 2,7 kg, almeno un chilo e mezzo meno rispetto alla media delle sedie di plastica). La forma a conchiglia, declinata in tre colori (Sunrise, High Noon, Midnight) è studiata per diminuire la quantità di materia prima necessaria e nel contempo assecondare l’ergonomia e l’estetica. Magis per questo progetto ha inoltre studiato anche uno speciale pallet riutilizzabile dello stesso polipropilene, capace di stoccare fino a ventiquattro sedie impilate e utile come espositore presso i rivenditori. http://www.bell-chair.com http://www.magisdesign.com

Design anti-spreco reale

Molti sono i risultati ottenuti, più o meno virtuosi. Quelli più interessanti non prevedono però solo il semplice riutilizzo di materiali di scarto, ma puntano sull’ideazione di nuove materie prime, comunque ottenute da sfridi di altre lavorazioni o di settori industriali differenti. E sfruttate al meglio per ridurne la quantità necessaria in fase di produzione, al fine di tagliare sensibilmente lo spreco di energia e più in generale l’impatto ambientale. Una sorta di vera e propria decrescita felice applicata, poiché non insiste sulla deprivazione – estetica, materica, economica – tout-court, ma si focalizza sulle rinnovate potenzialità di ciò che prima si scartava.

La sedia Broom (design Philippe Starck) di Emeco è realizzata con polipropilene ricostituito con un’anima di fibra di legno di scarto, materiale composito derivato dagli sfridi di segherie e di industrie di componenti plastiche, tre volte meno impattante sull’ambiente. Gli avanzi di altre lavorazioni vengono raccolti e combinati per una seduta solida, intelligente e bella. Alla sostanza eco-sostenibile corrisponde infatti anche un design esteticamente curato, per un prodotto monoblocco confortevole e duraturo, oltre che versatile e impilabile. “Una magia” secondo il designer francese, da cui deriva il nome, ovvero l’umile scopa che crea mucchietti di materia dalla polvere, ovvero praticamente dal nulla. www.emeco.net

La sedia Broom (design Philippe Starck) di Emeco è realizzata con polipropilene ricostituito con un’anima di fibra di legno di scarto, materiale composito derivato dagli sfridi di segherie e di industrie di componenti plastiche, tre volte meno impattante sull’ambiente. Gli avanzi di altre lavorazioni vengono raccolti e combinati per una seduta solida, intelligente e bella. Alla sostanza eco-sostenibile corrisponde infatti anche un design esteticamente curato, per un prodotto monoblocco confortevole e duraturo, oltre che versatile e impilabile. “Una magia” secondo il designer francese, da cui deriva il nome, ovvero l’umile scopa che crea mucchietti di materia dalla polvere, ovvero praticamente dal nulla. http://www.emeco.net

Dagli scarti nuove materie prime

Ecco allora composti plastici riciclati ricostituiti su anime di altri materiali di sfrido (come ad esempio le fibre di legno) o frutto di mix chimici brevettati capaci di dare nuova vita a componenti tradizionali eliminati a fine ciclo produzione. E in tali fortunati casi, come ha recentemente ricordato sempre lo stesso Starck, “l’eleganza minimale scaturisce dall’intelligenza del nulla. Mies Van der Rohe diceva less is smore, il meno è più. Giusto, ma perché scegliere? Noi oggi possiamo dire less and more, meno e più insieme. Perché abbiamo deciso di fare meno – meno stile, meno design, meno materia prima, meno energia – e alla fine abbiamo ottenuto di più”.

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