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Nel prossimo futuro il mondo dell’arredamento e del design avrà sempre più bisogno di ricorrere a “materie prime seconde”, derivate dal riciclo di prodotti post-consumo e a loro volta riciclabili come la plastica eco. Non si tratta soltanto di una scelta sostenibile dal punto di vista ambientale, bensì anche dettata dalla carenza di risorse ormai incombente: non dimentichiamo che i polimeri tradizionali sono ricavati dal petrolio, una fonte che oltre a essere inquinante in tutto il suo ciclo vitale, è anche destinata ad esaurirsi. Di anno in anno, al Salone del mobile si coglie l’avanzare di questa tendenza green derivata da una maggiore consapevolezza da parte dei produttori, tra sperimentazione e risultati concreti.
Anche al Supersalone 2021, l’attenzione delle aziende è puntata sulla sostenibilità, ormai imprescindibile a livello globale e si traduce in prodotti – come la plastica eco – nei quali design e riciclo, riuso e riduzione degli scarti vanno di pari passo.
Dalle bottiglie al tessuto
Reviva (revivatextile.com/it) è un’azienda tessile con sede in Emilia Romagna, a Forlì. Il prodotto di punta è un tessuto per l’arredamento al 100% realizzato con un procedimento meccanico di trasformazione delle bottiglie in PET conferite con la raccolta differenziata.
Senza l’utilizzo di sostanze chimiche e senza sprechi di acqua, queste diventano plastica eco: polimeri riciclati da cui si ottiene un filato, denominato Newlife tm; il processo di trasformazione è meno inquinante di quello richiesto per la plastica tradizionale: meno fasi di lavorazione, meno energia assorbita, meno emissioni di anidride carbonica.
Al Supersalone – allo stand di Reviva – è possibile farsi un’idea di tutti i passaggi, dalla bottiglia di PET, alla polvere di plastica, al filato e al tessuto finito. Vengono utilizzate esclusivamente bottiglie trasparenti che non interferiscono con la successiva colorazione dei filati impiegando pigmenti atossici. Il tessuto, una volta pronto, alla vista e al tatto non sembra differente da altre stoffe sintetiche e trova molte applicazioni nell’arredamento, soprattutto nelle fodere degli imbottiti; è lavabile e adatto anche per l’outdoor, certificato ignifugo flame-retardant, GRS e Oekotex Classe 1 – Annex 6.
Reviva ha avviato quindi collaborazioni con numerose aziende del settore, tra le quali anche Cassina. I rivestimenti tessili in plastica eco non hanno nulla da invidiare agli altri neppure nel design, nei colori e nei decori. Il processo produttivo è al 100% made in Italy e si svolge entro un raggio di 90 km, riducendo quindi anche l’inquinamento derivato dai trasporti. Considerato il consumo smodato di bottiglie di PET nel mondo ogni anno, la materia prima per questo filato in plastica eco non dovrebbe mancare per lungo tempo!
Evergreen in plastica eco
Anche Slide (slidedesign.it) ha scelto di dare il proprio contributo alla causa green avviando nuove sperimentazioni con la plastica eco. Nello stand al Supersalone, il tavolino Ambrogio, con la divertente forma di un piccolo maggiordomo che porta un vassoio sulla testa, è proposto anche in versione sostenibile. I modelli colorati (per ora in tre varianti a tinta calde dal viola al rosso) sono composti al 30% da EcoAllene, un materiali second hand che ha fatto da poco il suo ingresso nel settore del design. Deriva al 100% dal riciclo di cartoni del Tetrapack recuperati grazie al canale della raccolta differenzata. La plastica eco derivata da EcoAllene contiene quindi anche una componente metallica.
Foto prodotti realizzati in plastica riciclata