Scegliere le tende: quale tipo e quali tessuti

Mettere o meno le tende, e quale modello? Suggerimenti e consigli dell'architetto, e quattro case differenti per aiutarvi nella scelta.

Architetto Marcella Ottolenghi
A cura di Architetto Marcella Ottolenghi, Monica Mattiacci
Pubblicato il 28/01/2019Aggiornato il 31/01/2019
Scegliere le tende: quale tipo e quali tessuti

I complementi tessili sono elementi perfetti per dare quell’accento in più all’arredamento di una casa: incluse le tende, discrete alleate nella definizione dello stile degli ambienti. 

In armonia o volutamente in dissonante contrappunto con l’insieme, le tende svolgono sì la loro funzione primaria di regolazione della luminosità naturale di un ambiente e di protezione dagli sguardi indiscreti, ma si distinguono soprattutto per la presenza estetica.

Trasparenza e isolamento (anche dal rumore esterno) si possono gestire scegliendo tessuti adatti o sovrapponendo più teli di grammatura diversa; così come gli effetti decorativi, ottenuti accostando trame più o meno materiche e colorate. Da ricordare tuttavia che generalmente le tende scure rimpiccioliscono l’ambiente, mentre quelle chiare conferiscono ariosità e leggerezza ai volumi architettonici.

Molti i modelli e i tessuti disponibili sul mercato, così come i sistemi di aggancio e di movimentazione: a pacchetto, a rullo, a pannelli scorrevoli su binario, a bastone

È bene ricordare però che ogni tipologia di tenda segue regole precise, perché il risultato non appaia incongruo.
Ad esempio, per quanto riguarda la posa, il fissaggio dei binari scorrevoli deve essere previsto esclusivamente a soffitto, e il bastone di scorrimento a circa dieci centimetri dall’alto.

La misura delle tende, poi, deve essere proporzionata al serramento retrostante: no a teli troppo stretti o troppo larghi rispetto alle superfici vetrate (per non sminuirle né annullarle completamente).

Anche la lunghezza deve essere calibrata con il resto: se struttura e arredamento hanno un taglio contemporaneo e minimalista meglio optare per pannelli geometrici che sfiorino semplicemente il pavimento, mentre se il mood è romantico, via libera a tessuti che ricadano morbidamente a terra, con scenografici strascichi.

Da non trascurare anche l’ipotesi di evitare del tutto di posare le tende, di qualunque tipo: per esempio, quando si abbia la fortuna di avere un serramento bello da guardare, d’epoca magari, aggraziato nelle proporzioni o di materiali lavorati; o quando si desideri sottolineare uno stile originale della casa, ad esempio industrial-metropolitano o estremamente minimalista; quando il paesaggio sia mozzafiato o nessuno possa sbirciare nell’intimità domestica o quando semplicemente ci si trovi di fronte a una bella finestratura a più ante, meglio se portefinestre.

E si è sempre liberi in qualunque momento di aggiungere le tende successivamente, se le condizioni o le esigenze dovessero essere nel frattempo cambiate.

Clicca per vederle full screen le tende. Più sotto, altri consigli per scegliere 

  • (foto3) L’originalità di questo grande appartamento milanese, situato in un contesto residenziale anni Settanta, è quello di avere quattro logge vetrate, una ad ogni angolo della pianta a sviluppo regolare. Fonti luminose non indifferenti (per qualità e soprattutto quantità), capaci di dare un tocco di originalità all’architettura della casa, questi inusuali “pozzi di luce” orizzontali vanno enfatizzati con l’aiuto di una schermatura morbida e leggera, in contrasto con la simmetrica geometria della loro presenza. Ecco allora in aiuto delle classiche tende scorrevoli in tessuto semitrasparente dai colori neutri, doppiate per poter riuscire a controllare meglio l’irraggiamento. Questo tipo di tendaggio, dall’effetto voluminoso e ricco, pur senza eccedere in decoro, permette un gioco interessante di volumi: lasciando infatti chiusi i teli retrostanti e aprendo parzialmente quelli davanti più corposi si crea un movimento tessile che porta un tocco di discreta eleganza agli ambienti.
  • (foto4) Struttura architettonica protagonista in questo attico palermitano con lungo terrazzo affacciato sulla città, inondato di luce attraverso le ampie superfici vetrate a tutta altezza, volutamente scelte con profili portanti estremamente esili per non interromperne la continuità luminosa e visiva. Data la forza dell’involucro murario, con velette, pilastri e relative ombre a punteggiarne il candore, i progettisti hanno optato per tende a rullo di taglio particolarmente contemporaneo. Una scelta nel segno della protezione dall’abbagliamento, più che dell’oscuramento – questo tipo di tendaggi infatti non prevede la sovrapposizione dei pannelli di tessuto, lasciando ai lati delle fasce non coperte –, che tuttavia segue lo spirito minimalista e contemporaneo dello stile dell’appartamento. Inoltre, tali tende, scomparendo praticamente alla vista quando arrotolate, garantiscono l’effetto di apertura verso il paesaggio circostante, senza soluzione di continuità visiva tra interno ed esterno.
  • (foto1) Quando i dettagli architettonici di una casa sono dominanti, come in questo appartamento ristrutturato nel centro di Bergamo, in cui si sono recuperati i soffitti con travi a vista, i pavimenti di cementine dei primi del Novecento e le porte vetrate a doppia anta, meglio renderli protagonisti optando per un effetto minimale anche alle finestre. Niente tende dunque, per fare entrare tanta luce, ma solo se i serramenti sono esteticamente gradevoli e in sintonia con il resto dell’ambiente: qui sono di legno ad elevata efficienza termica, rifatti seguendo il disegno di quelli preesistenti e verniciati di bianco, come tutte le superfici architettoniche circostanti. Una soluzione facilitata anche dalla lontananza di sguardi indiscreti dei vicini e da una ottimale esposizione a sud-est. Senza contare che, se le condizioni o le esigenze cambiassero, sarà sempre possibile aggiungere in un secondo tempo semplici tende a pacchetto applicate, che lascino comunque a vista la struttura delle finestre.
  • (foto2) Un appartamento di impianto tradizionale, trasformato in un ampio bilocale con zona giorno trattata come un open space, richiede un trattamento delle schermature tessili di taglio moderno e informale. Pratico, poiché la protezione solare delle aperture in serie affacciate a sud-ovest deve essere modulata a seconda dei diversi angoli funzionali dell’ambiente, e nel contempo piacevole. Perfette in tal caso le tende a pannelli scorrevoli montate su binario a soffitto: una scelta che trasforma il fondale delle azioni quotidiane – cucinare, pranzare o studiare/lavorare, conversare e rilassarsi – in una sorta di scena mobile, da calibrare a piacere con semplici movimenti. La quantità corretta di luce viene controllata anche dalla possibilità di sovrapposizione dei pannelli, mentre la verticalità geometrica degli elementi scandisce lo sviluppo spaziale, dando uniformità all’insieme e facendo sembrare più alto il soffitto.
4 case, 4 soluzioni per le tende
 
Vi proponiamo a titolo d’esempio, 4 foto di 4 case che potete vedere pubblicate per intero sul nostro sito nella sezione case, con i riferimenti dei fotografi e degli architetti che ne hanno curato il progetto. Qui trovate i consigli del nostro architetto Marcella Ottolenghi.
 
(foto2) Un appartamento di impianto tradizionale, trasformato in un ampio bilocale con zona giorno trattata come un open space, richiede un trattamento delle schermature tessili di taglio moderno e informale. Pratico, poiché la protezione solare delle aperture in serie affacciate a sud-ovest deve essere modulata a seconda dei diversi angoli funzionali dell’ambiente, e nel contempo piacevole. Perfette in tal caso le tende a pannelli scorrevoli montate su binario a soffitto: una scelta che trasforma il fondale delle azioni quotidiane – cucinare, pranzare o studiare/lavorare, conversare e rilassarsi – in una sorta di scena mobile, da calibrare a piacere con semplici movimenti. La quantità corretta di luce viene controllata anche dalla possibilità di sovrapposizione dei pannelli, mentre la verticalità geometrica degli elementi scandisce lo sviluppo spaziale, dando uniformità all’insieme e facendo sembrare più alto il soffitto.

Un appartamento di impianto tradizionale, trasformato in un ampio bilocale con zona giorno trattata come un open space, richiede un trattamento delle schermature tessili di taglio moderno e informale. Pratico, poiché la protezione solare delle aperture in serie affacciate a sud-ovest deve essere modulata a seconda dei diversi angoli funzionali dell’ambiente, e nel contempo piacevole. Perfette in tal caso le tende a pannelli scorrevoli montate su binario a soffitto: una scelta che trasforma il fondale delle azioni quotidiane – cucinare, pranzare o studiare/lavorare, conversare e rilassarsi – in una sorta di scena mobile, da calibrare a piacere con semplici movimenti. La quantità corretta di luce viene controllata anche dalla possibilità di sovrapposizione dei pannelli, mentre la verticalità geometrica degli elementi scandisce lo sviluppo spaziale, dando uniformità all’insieme e facendo sembrare più alto il soffitto.

(foto3) L’originalità di questo grande appartamento milanese, situato in un contesto residenziale anni Settanta, è quello di avere quattro logge vetrate, una ad ogni angolo della pianta a sviluppo regolare. Fonti luminose non indifferenti (per qualità e soprattutto quantità), capaci di dare un tocco di originalità all’architettura della casa, questi inusuali “pozzi di luce” orizzontali vanno enfatizzati con l’aiuto di una schermatura morbida e leggera, in contrasto con la simmetrica geometria della loro presenza. Ecco allora in aiuto delle classiche tende scorrevoli in tessuto semitrasparente dai colori neutri, doppiate per poter riuscire a controllare meglio l’irraggiamento. Questo tipo di tendaggio, dall’effetto voluminoso e ricco, pur senza eccedere in decoro, permette un gioco interessante di volumi: lasciando infatti chiusi i teli retrostanti e aprendo parzialmente quelli davanti più corposi si crea un movimento tessile che porta un tocco di discreta eleganza agli ambienti.

L’originalità di questo grande appartamento, situato in un contesto residenziale anni Settanta, è quello di avere quattro logge vetrate, una ad ogni angolo della pianta a sviluppo regolare. Fonti luminose non indifferenti (per qualità e soprattutto quantità), capaci di dare un tocco di originalità all’architettura della casa, questi inusuali “pozzi di luce” orizzontali vanno enfatizzati con l’aiuto di una schermatura morbida e leggera, in contrasto con la simmetrica geometria della loro presenza. Ecco allora in aiuto delle classiche tende scorrevoli in tessuto semitrasparente dai colori neutri, doppiate per poter riuscire a controllare meglio l’irraggiamento. Questo tipo di tendaggio, dall’effetto voluminoso e ricco, pur senza eccedere in decoro, permette un gioco interessante di volumi: lasciando infatti chiusi i teli retrostanti e aprendo parzialmente quelli davanti più corposi si crea un movimento tessile che porta un tocco di discreta eleganza agli ambienti.

(foto4) Struttura architettonica protagonista in questo attico palermitano con lungo terrazzo affacciato sulla città, inondato di luce attraverso le ampie superfici vetrate a tutta altezza, volutamente scelte con profili portanti estremamente esili per non interromperne la continuità luminosa e visiva. Data la forza dell’involucro murario, con velette, pilastri e relative ombre a punteggiarne il candore, i progettisti hanno optato per tende a rullo di taglio particolarmente contemporaneo. Una scelta nel segno della protezione dall’abbagliamento, più che dell’oscuramento – questo tipo di tendaggi infatti non prevede la sovrapposizione dei pannelli di tessuto, lasciando ai lati delle fasce non coperte –, che tuttavia segue lo spirito minimalista e contemporaneo dello stile dell’appartamento. Inoltre, tali tende, scomparendo praticamente alla vista quando arrotolate, garantiscono l’effetto di apertura verso il paesaggio circostante, senza soluzione di continuità visiva tra interno ed esterno.

Struttura architettonica protagonista in questo attico con lungo terrazzo affacciato sulla città, inondato di luce attraverso le ampie superfici vetrate a tutta altezza, volutamente scelte con profili portanti estremamente esili per non interromperne la continuità luminosa e visiva. Data la forza dell’involucro murario, con velette, pilastri e relative ombre a punteggiarne il candore, i progettisti hanno optato per tende a rullo di taglio particolarmente contemporaneo. Una scelta nel segno della protezione dall’abbagliamento, più che dell’oscuramento – questo tipo di tendaggi infatti non prevede la sovrapposizione dei pannelli di tessuto, lasciando ai lati delle fasce non coperte –, che tuttavia segue lo spirito minimalista e contemporaneo dello stile dell’appartamento. Inoltre, tali tende, scomparendo praticamente alla vista quando arrotolate, garantiscono l’effetto di apertura verso il paesaggio circostante, senza soluzione di continuità visiva tra interno ed esterno.

 
(foto1) Quando i dettagli architettonici di una casa sono dominanti, come in questo appartamento ristrutturato nel centro di Bergamo, in cui si sono recuperati i soffitti con travi a vista, i pavimenti di cementine dei primi del Novecento e le porte vetrate a doppia anta, meglio renderli protagonisti optando per un effetto minimale anche alle finestre. Niente tende dunque, per fare entrare tanta luce, ma solo se i serramenti sono esteticamente gradevoli e in sintonia con il resto dell’ambiente: qui sono di legno ad elevata efficienza termica, rifatti seguendo il disegno di quelli preesistenti e verniciati di bianco, come tutte le superfici architettoniche circostanti. Una soluzione facilitata anche dalla lontananza di sguardi indiscreti dei vicini e da una ottimale esposizione a sud-est. Senza contare che, se le condizioni o le esigenze cambiassero, sarà sempre possibile aggiungere in un secondo tempo semplici tende a pacchetto applicate, che lascino comunque a vista la struttura delle finestre.

SENZA TENDE: Quando i dettagli architettonici di una casa sono dominanti, come in questo appartamento cittadino ristrutturato, in cui si sono recuperati i soffitti con travi a vista, i pavimenti di cementine dei primi del Novecento e le porte vetrate a doppia anta, meglio renderli protagonisti optando per un effetto minimale anche alle finestre. Niente tende dunque, per fare entrare tanta luce, ma solo se i serramenti sono esteticamente gradevoli e in sintonia con il resto dell’ambiente: qui sono di legno ad elevata efficienza termica, rifatti seguendo il disegno di quelli preesistenti e verniciati di bianco, come tutte le superfici architettoniche circostanti. Una soluzione facilitata anche dalla lontananza di sguardi indiscreti dei vicini e da una ottimale esposizione a sud-est. Volendo, è sempre possibile aggiungere in un secondo tempo semplici tende a pacchetto applicate, che lascino comunque a vista la struttura delle finestre.

 
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