Arredare la casa: a che cosa stare attenti al momento dell’acquisto?

Soprattutto quando si deve arredare una casa da cima a fondo, è bene tenere presenti alcune cose, prima dell'acquisto, alla firma del contratto e anche in seguito. Ecco un breve promemoria.

Redazione
A cura di “La Redazione”
Pubblicato il 10/07/2015Aggiornato il 21/07/2015
Arredare la casa: a che cosa stare attenti al momento dell’acquisto?
Ambientazione soggiorno di Lema

 Spesso presi dall’entusiasmo per qualcosa che ci piace, possiamo dimenticare di soppesare bene alcuni aspetti. Ecco un promemoria sulle cose da valutare prima di comprare dei mobili, al momento della firma del contratto e poi della consegna.

 Prima dell’acquisto
  • Non farsi prendere dalla fretta e, dopo aver valutato i prodotti su riviste e i siti, visitare i punti vendita.
  • Chiedere all’azienda o rivenditore se attraverso l’uso della pianta della stanza può contestualizzare l’arredo scelto con le misure più adatte. Sempre più spesso il venditore utilizza un software che permette di “ambientare” i pezzi scelti nella propria casa (utilizzando anche delle immagini), attraverso il quale si rivela più semplice la scelta dei colori e delle finiture.
  • Provare il divano per verificarne il comfort.
  • Controllare la scheda prodotto che descrive finiture e tessuti.
  • A preventivo ultimato verificare che nel costo complessivo sia stato considerato il costo del trasporto e montaggio e dell’eventuale ritiro dell’usato.
  • È sempre utile specificare nel contratto di acquisto i tempi di consegna.
  • In caso di nuovo acquisto di mobili per ristrutturazione, è possibile accedere al bonus mobili che comporta una detrazione fiscale del 50% sull’Irpef, valido per l’acquisto di arredi fino a 10.000 euro (il pagamento dovrà essere effettuato con bonifico parlante, nella causale dev’essere specificato la normativa di riferimento, il codice fiscale del beneficiario della detrazione e P.I. del fornitore, oppure con bancomat o carta di credito).
Dopo l’acquisto
  • I materiali dovranno essere i medesimi di quelli scelti a catalogo e tra i campioni mostrati dal venditore. In caso contrario, si potrà chiedere la sostituzione o la risoluzione del contratto, perché la difformità del materiale da quello scelto è da considerarsi vizio di conformità.
  • Se i tempi di consegna non vengono rispettati non a causa di fatti straordinari quali scioperi, cataclismi eccetera si può chiedere la risoluzione del contratto e pretendere la restituzione del doppio della caparra versata al momento dell’acquisto come stabilito dell’art. 1385 c.c. Se invece al momento della consegna non è possibile ritirare l’arredo, divano o mobili che siano (per esempio, se la ristrutturazione di casa è ancora in corso) il venditore potrà applicare un costo per il deposito solo se è stato pattuito; in mancanza non potrà essere applicato.
  • Se il venditore dovesse chiedere costi per il trasporto e montaggio, questi saranno dovuti solo se specificati nel contratto; in mancanza saranno intesi compresi nel costo finale;
  • Al momento della consegna è necessario controllare dinanzi al montatore o a chi effettua la consegna la presenza di eventuali danni (rotture, macchie eccetera… ); in caso contrario sarà difficile poter dimostrare che il prodotto è stato recapitato già con dei difetti. Meglio prendersi qualche minuto per verificare lo stato del prodotto.
  • Se il prodotto dovesse presentare dei difetti, dovranno essere comunicati subito al trasportatore/montatore il quale prenderà nota e potrà facilitare la tempistica della sostituzione.
  • Se il difetto dovesse invece manifestarsi in seguito, si potrà far valere la garanzia che copre tutti i beni di consumo per ventiquattro mesi dall’acquisto (come stabilito dall’art. 132 del Codice del Consumo). Eventuali vizi dovranno essere comunicati e formalizzati con lettera raccomandata con ricevuta di ritorno al venditore entro due mesi dalla scoperta, il quale a sua volta dovrà attivarsi per eliminare il difetto o nei casi più gravi potrà sostituirlo entro un tempo ragionevole (è l’esempio di un divano venduto con tessuto antimacchia che poi si scopre non essere idrorepellente).

 

In collaborazione con avvocato Paola Bellomo

 

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