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Il divano bifacciale, modello di seduta “collettiva”, flessibile e versatile, particolarmente diffuso nelle case degli anni ’60 e ’70 del secolo scorso e mai realmente passato di moda, è stato protagonista al Salone de Mobile 2025. È una soluzione particolarmente utile per organizzare funzioni e percorsi della zona giorno ma certamente richiede spazio.
Cosa si intende per divano bifacciale
Progettato per essere utilizzato da entrambi i lati, il divano bifacciale si adatta a ogni tipo di ambiente, sia di ampie dimensioni sia più contenuto, grazie alle tante versioni disponibili.
Una varietà formale – grande, compatto, modulare, sinuoso, geometrico… – ulteriormente arricchita dalla ampia scelta di materiali e di colori dei rivestimenti, che permette di inserire un divano bifacciale in abitazioni di ogni taglio, dal monolocale al loft open space, garantendo sempre una seduta confortevole. E nel contempo utile quale elemento partitore della superficie disponibile.
Qualità che rendono il divano bifacciale particolarmente pratico nelle abitazioni contemporanee, in cui le attività nella zona giorno (e non solo) si moltiplicano e si intrecciano senza soluzione di continuità: conversazione, pranzo, lavoro, studio, gioco, relax…
Divani bifacciali al Salone del Mobile 2025
Scopri di più sui nuovi divani e sulle tendenze per gli imbottiti leggendo il nostro articolo Divani al Salone del Mobile 2025: comfort, innovazione e design sostenibile. Alcune proposte di divano bifacciale fra le tante presentate al Salone del Mobile 25.
Progetti di case con divano bifacciale in soggiorno
Alcuni modelli in produzione
Divano bifacciale in ambienti aperti
Il divano bifacciale nasce originariamente per gli ambienti aperti e i loft di gusto industriale, in cui il confine tra diverse aree funzionali della casa non è definito da una parete o da un altro tipo di divisione. La sua configurazione, in genere bassa e allungata, consente infatti di trasformarlo in fulcro attorno a cui disporre le altre zone – ad esempio pranzo o studio -, fungendo da vero e proprio elemento di partizione fisico ma non visivo.

Foto Studio Roy. Styling Chiara Dal Canto. Progetto d’interior Raffaella Borelli, R7 Home Planet, Milano. Clicca qui per vedere tutta la casa.
Lo schema flessibile della seduta, destrutturato, è dato dallo schienale, che spesso può essere orientato a piacere, così come eventuali braccioli. In tal modo è possibile assumere diverse posizioni, a seconda delle abitudini e di ciò che si deve fare.

Foto Cristina Galliena Bohman. Styling Laura Mauceri. Progetto Officina 8A Architetti Associati, Torino. Clicca qui per vedere tutta la casa.
La zona conversazione, protetta dalla cucina anche da una libreria passante, è organizzata con un divano bifacciale dagli schienali orientabili, in modo da ospitare più persone contemporaneamente, senza disturbarsi a vicenda.

Foto Studio Roy. Styling Lidia Elisa Covello. Progetto META- Interior Architecture Milano (arch. Caterina Marazzi, arch. Luca Miserocchi), Milano. Clicca qui per vedere tutta la casa.
I modelli componibili permettono la personalizzazione delle composizioni dei divani bifacciali, adattando profondità ed accessori allo spazio a disposizione e alle esigenze degli abitanti.

Divano bifacciale On the Rocks di edra http://www.edra.com
Il divano bifacciale diventa il protagonista della zona giorno: quasi una scultura morbida da comporre a piacere, priva di una forma propria predefinita, ma mutevole e sempre pronta ad adattarsi, cambiando così anche la percezione del volume circostante.

Divano bifacciale Pixel di Saba. https://sabaitalia.com
Divano bifacciale anche in piccoli spazi
Contrariamente a quanto si possa pensare, i divani bifacciali non devono essere destinati esclusivamente alle grandi superfici. Nelle abitazioni più piccole possono infatti diventare comunque elementi per ottimizzare lo sfruttamento dello spazio, grazie alla seduta su entrambi i lati e alla possibilità di integrare nella configurazione elementi che lasciano piena libertà di posizionamento del corpo.

Foto Cristina Fiorentini – Styling Laura Mauceri. Progetto bdstudio – arch. Alberto Barbieri, Milano Segrate. Clicca qui per vedere tutta la casa.
Gli schienali rimovibili e riposizionabili modificano la seduta rivolgendo la persona verso la tv o sul lato posteriore, più raccolto, trasformando il divano addirittura in un letto, all’occorrenza.

Divano bifacciale Newton di divani.store http://www.divani.store
Le dimensioni contenute di molti modelli ne garantiscono comunque la versatilità, senza eccedere nell’ingombro. Elementi spostabili e riposizionabili a piacere li rendono infatti piccoli gioielli versatili, da costruire al bisogno nei diversi momenti della giornata.
Abbinamenti di colore e di materiali per il divano bifacciale
Il vantaggio della modularità e della componibilità di gran parte dei modelli di questo tipo apre anche ad un ventaglio altrettanto largo di abbinamenti sia cromatici sia materici per i rivestimenti.

Divano bifacciale Cloud di Lema. http://www.lemamobili.com
Una peculiarità che lascia libera la creatività al fine di armonizzare l’inserimento nell’ambiente dell’imbottito e nel contempo di progettarne l’aspetto su misura. Così, ad esempio, se un lato del divano si affaccia su una zona caratterizzata da una palette soft, con le pareti o gli arredi in tinte pastello o comunqe chiare e luminose, si può optare per una copertura neutra, grigia o beige. A cui magari aggiungere, sul secondo lato, cuscini, appoggi, braccioli in tonalità più scure – blu, verde, viola, addirittura nero… – per dare vita a un angolo più intimo e riservato, magari dedicato alla lettura.

Divano bifacciale Cairoli di Nicoline. http://www.nicoline.it
Interessante anche la possibilità di mescolare tipologie di materiali per il rivestimento, accostando velluto e tessuto, pelle e lana, a seconda degli elementi del divano e della loro funzionalità.

Divano bifacciale Camaleonda di B&B Italia. http://www.bebitalia.com
Tecnologia e comfort delle sedute
Oltre all’estetica, i divani bifacciali offrono anche un livello elevato di comfort, grazie all’innovazione dei materiali di imbottitura, che devono assecondare diverse posizioni corporee, anche in contemporanea su entrambi i lati, e soprattutto ai meccanismi di regolazione e di spostamento dei vari componenti.

Divano bifacciale Elies di Desiree. http://www.desiree.com
Alcuni modelli, poi, oltre ai più classici elementi reclinabili o estensibili, integrano sistemi avanzati di connessione, come le porte USB o i punti di ricarica per i vari devices, come smartphone o tablet.

Divano bifacciale Sanders di Ditre Italia. http://www.ditreitalia.com