Idee per il controsoffitto in soggiorno e negli ambienti vicini: perché farlo, quali soluzioni e stili

Scelta estetica o funzionale, il controsoffitto in soggiorno diventa un elemento architettonico di carattere che si armonizza con il progetto dell'arredamento e dell'illuminazione nei progetti di 10 case realizzate.

Architetto Marcella Ottolenghi
A cura di Architetto Marcella Ottolenghi
Pubblicato il 13/11/2024Aggiornato il 14/11/2024
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Il controsoffitto nel soggiorno e nella zona giorno più in generale, considerando anche la cucina a vista o l’ingresso aperto sul living, può avere diverse funzioni: isolare, contenere, nascondere, individuare un’area e indirizzare i percorsi… Tante possibilità per questo tipo di struttura sospesa – leggera e versatile, semplice da realizzare, totalmente a secco e in tempi rapidi – che riduce l’altezza degli ambienti e può essere sia portante sia esclusivamente estetica.

Abbassamento della quota superiore della stanza, il controsoffitto in una ampia zona giorno modifica la percezione dello spazio e nel contempo delinea isole funzionali integrate, come ad esempio un ingresso o una cucina aperta sul living, un angolo conversazione o un’area pranzo da rendere più raccolta. Una soluzione architettonica che dialoga armonicamente con l’arredamento, mantenendo la fluidità dei percorsi e la permeabilità dell’illuminazione.

Case con controsoffitto nella zona giorno

  • Progetto d’interior: Raffaella Borelli, R7 Home Planet, Milano. Foto: Studio Roy. Styling: Chiara Dal Canto.
  • Progetto: Studio Lascia La Scia, Milano. Foto: Studio Roy. Styling: Lidia Elisa Covello.
  • Progetto: UNDUO Laboratorio di architettura, arch. Angela Tomasello e Paolo Delponte, Torino. Foto: Barbara Corsico. Styling: Chiara dal Canto.
  • Progetto: D3 Architetti Associati Arch. Elena Leuenberger. Foto: Adriano Pecchio.
  • Progetto: arch. Mauro Merlini e Tamar Ben David, Studio BenDavidMerlini, Milano. Foto: Claudio Tajoli. Styling Rosaria Galli.
  • Progetto: arch. Lula Ferrari, Milano. Foto: Cristina Galliena Bohman. Styling: Laura Mauceri.
  • Progetto: arch. Adriano Capriotti. Foto: Cristina Fiorentini.
  • Progetto: Studiocarta, arch. Mauro Carta in collaborazione con arch. Samuele Nicolaci e arch. Silvia Faravelli Milano. Foto: Cristina Galliena Bohman. Styling: Rosaria Galli.
  • Progetto: Arch. Adriano Capriotti, Roccafluvione (AP). Foto: Cristina Fiorentini.
  • Progetto: Zerotrearchitetti associati con Alessandro Ronchi. Foto: Cristina Fiorentini.

Come si realizza una controsoffittatura 

Il sistema più semplice per costruire un controsoffitto in soggiorno è quello con le lastre di cartongesso, disponibili in commercio di diverse dimensioni e tipologie. Si fissano a una intelaiatura di sostegno formata da profilati metallici ed eventualmente da tiranti, disponibili di lunghezze diverse a seconda dell’abbassamento che di desidera ottenere. La griglia strutturale deve essere progettata e realizzata con un passo ad hoc per sostenere il peso delle lastre, i cui giunti alla fine vanno stuccati, eventualmente rinforzati con nastro di fibra di vetro e cartavetrati, per potere tinteggiare il volume senza che si percepiscano.

Un altro materiale per realizzare un controsoffitto è il legno. La struttura portante può essere composta indifferentemente da profili metallici o da travetti sempre di legno, a seconda della situazione e della funzione del ribassamento. In entrambi i casi, i supporti vengono fissati direttamente al plafone, ricavando un’intercapedine minima, oppure, per ribassamenti di maggiore spessore, con griglie più complesse e pendinatura.

A cosa serve il controsoffitto nella zona giorno

Il controsoffitto nella zona giorno ha diverse funzioni, che possono essere non solo estetiche, ma funzionali: nascondere gli impianti di climatizzazione o tecnici, coibentare, insonorizzare…

Funzione estetica di un controsoffitto in soggiorno

L’aggiunta di un controsoffitto, che può avere uno sviluppo geometrico o ammorbidito da curve, permette di articolare l’ambiente e di modificarne il volume, ottimizzandone la percezione ottica. L’altezza del ribassamento va selezionata in base all’effetto che si vuole ottenere e alla quota comunque disponibile, considerando che l’altezza minima da tenere è di 270 cm (ridotti a 240, in alcuni casi, dal Decreto Salva Casa 2024) e di 240 cm negli ambienti di passaggio o di servizio.

  • Frammentare
    Se la controsoffittatura ha una altezza variabile oppure è formata da elementi singoli che ne interrompono la continuità, come ad esempio isole sospese, si ottiene il risultato di ritmare visivamente l’estensione eccessiva di un locale. Lo stesso effetto si ottiene anche con un elemento unico dalle dimensioni costanti, ma curvilineo o con andamento sinuoso.
  • Riproporzionare
    L’abbassamento del plafone armonizza volumi troppo alti e stretti o, al contrario, molto piccoli. In quest’ultimo caso, un controsoffitto a volta aiuta ad ampliare la prospettiva.
  • Definire
    La realizzazione di un controsoffitto su parte della superficie del soggiorno aiuta a diversificare le aree: ad esempio, individuare lo spazio d’azione di una cucina aperta o delimitare senza partizioni un angolo per l’home office.
  • Uniformare
    Per la continuità percettiva tra stanze diverse, si può considerare il soffitto come elemento di raccordo e il controsoffitto diventa il trait d’union: esemplare il caso di mettere in relazione l’ingresso con il living.
  • Valorizzare
    Grazie a una struttura sospesa si progettano focus d’attenzione, ad esempio valorizzando nicchie o mettendo in relazione pilastri esistenti con trabeazioni e velette. Inoltre, il controsoffitto nella zona giorno si può tinteggiare in colori a contrasto con le pareti, per evidenziarne la presenza sottolineando carattere e funzione e dare carattere all’insieme.

Funzione pratica di un controsoffitto in soggiorno

Anche dal punto di vista pratico, il volume di un controsoffitto riesce a rispondere a varie esigenze.

  • Illuminare
    Ideale per l’inserimento di fonti luminose a incasso, il controsoffitto nella zona giorno nasconde i corpi delle lampade e i relativi cavi o dispositivi elettrici (come i trasformatori). Utili a tal fine i faretti a incasso – l’opzione maggiormente diffusa -, i tubi e le strisce a led da posizionare scenograficamente lungo i bordi del ribassamento e in corrispondenza di velette o tagli.
  • Contenere come un ripostiglio
    Una intercapedine portante offre spazio in più. In tal caso però il ribassamento deve essere di almeno 50 cm e la struttura in grado di sopportare il peso del contenuto: si ricorre così in genere a tavelle in laterizio, rivolgendosi a tecnici esperti, in grado di valutare il sistema più sicuro ed efficace.
  • Nascondere elementi strutturali e difetti
    Rimedio efficace per coprire ingombranti elementi strutturali della casa, come le travi di cemento o legno, il controsoffitto riesce a mascherare difetti o irregolarità del plafone, ai quali non sia semplice porre rimedio a meno di un intervento impegnativo.
  • Coibentare
    Il ribassamento crea una intercapedine orizzontale che, già di per sé, è isolante. Per aumentarne l’effetto, nello spazio vuoto si aggiungono materiali specifici per la coibentazione termo-acustica (pannelli di poliuretano espanso rigido, fibra di legno, lana di roccia…).

Controsoffitto per ingresso e cucina aperti

In questa casa, in cui peraltro tutte le partizioni verticali sono realizzate a secco (per semplificare l’intervento e ridurre costi e disagi), sia la zona operativa della cucina sia l’ingresso risultano aperti, affacciati sul soggiorno. Lo spazio di pertinenza di entrambi risulta individuato da controsoffittature di cartongesso, delimitate visivamente da cornici in colore grigio a contrasto che ne inquadrano gli sfondati prospettici e nei cui volumi sono incassati faretti.

Per rispondere a un’uniformità stilistica che coinvolge le finiture, lo stesso materiale è impiegato anche per gli elementi d’arredo su disegno: un mobile a parete, una libreria e il guardaroba per i cappotti all’ingresso, decorato con grandi rombi colore ottanio e bianco. I vantaggi del cartongesso – versatilità d’impiego, leggerezza del telaio e dei pannelli, facilità di montaggio – sono stati sfruttati pienamente. E i volumi di nuova realizzazione, vuoti all’interno, hanno agevolato l’installazione di impianti tecnici, senza necessità di eseguire tracce nei muri.

Progetto d’interior: Raffaella Borelli, R7 Home Planet, Milano. Foto: Studio Roy. Styling: Chiara Dal Canto.

Foto: Studio Roy. Styling: Chiara Dal Canto. Progetto d’interior: Raffaella Borelli, R7 Home Planet. Clicca qui per vedere tutta la casa

Idee decor: controsoffitto colorato tra soggiorno e ingresso

Nel corridoio che disimpegna i vari locali della casa, una controsoffittatura in cartongesso riesce a contenere tutta la parte impiantistica, così adeguata alle esigenze attuali senza toccare i pavimenti originari di parquet. Il ribassamento del soffitto è in questo caso sottolineato e visivamente accentuato da una tinteggiatura blu oltremare, studiata per riproporzionare l’altezza dell’ambiente e marcare nettamente lo stacco rispetto al living. Un dettaglio stilistico che dialoga stilisticamente e cromaticamente con il carattere contempraneo della carta da parati.

Progetto: Studio Lascia La Scia, Milano. Foto: Studio Roy. Styling: Lidia Elisa Covello.

Foto: Studio Roy. Styling: Lidia Elisa Covello. Progetto: Studio Lascia La Scia, Milano – http://www.lascialascia.com. Clicca qui per vedere tutta la casa.

La tinteggiatura a contrasto – in tal caso in tonalità giallo “tuorlo d’uovo”, ottenuta con uno smalto opaco all’acqua – è fondamentale per caratterizzare il luogo di passaggio tra una entrata diretta e il soggiorno. Può aiutare infatti a ridefinire il volume di una bussola contemporanea, con controsoffitto dal disegno personalizzato, che richiama il percorso dentro a un “tunnel” architettonico.

Progetto: Studiocarta, arch. Mauro Carta in collaborazione con arch. Samuele Nicolaci e arch. Silvia Faravelli Milano. Foto: Cristina Galliena Bohman. Styling: Rosaria Galli.

Foto: Cristina Galliena Bohman. Styling: Rosaria Galli. Progetto: Studiocarta, arch. Mauro Carta in collaborazione con arch. Samuele Nicolaci e arch. Silvia Faravelli Milano, Tel. 02/38239040 – http://www.maurocarta.com. Clicca qui per vedere tutta la casa.

Delimitare visivamente la cucina a vista con un controsoffitto

Quando la cucina si apre sul soggiorno, al fine di delimitarne sia percettivamente sia funzionalmente l’area operativa può essere interessante creare un ribassamento del soffitto, da sfruttare per portare l’illuminazione sopra a un’isola o al tavolo da pranzo, oltre che per nascondere tutta l’impiantistica relativa alla gestione della qualità dell’aria.

Progetto: UNDUO Laboratorio di architettura, arch. Angela Tomasello e Paolo Delponte, Torino. Foto: Barbara Corsico. Styling: Chiara dal Canto.

Foto: Barbara Corsico. Styling: Chiara dal Canto. Progetto: UNDUO Laboratorio di architettura, arch. Angela Tomasello e Paolo Delponte, Torino – http://www.unduo.it. Clicca qui per vedere tutta la casa

Progetto: D3 Architetti Associati Arch. Elena Leuenberger. Foto: Adriano Pecchio.

Progetto: D3 Architetti Associati Arch. Elena Leuenberger. Foto: Adriano Pecchio. Clicca qui per vedere tutta la casa.

Controsoffitto per l’impianto di climatizzazione con griglie in soggiorno

Quando l’altezza degli ambienti lo consenta e si abbia necessità di inserire un impianto di climatizzazione o di ventilazione meccanica forzata, il controsoffitto diventa un utile alleato per nascondere tutte le canalizzazioni e i macchinari tecnici. Oltre all’impianto elettrico di alimentazione, eventualmente anche dell’illuminazione. In tal caso restano a vista solamente le griglie di distribuzione dell’aria, segni grafici minimali che, al contrario degli split tradizionali, non ingombrano sia fisicamente sia visivamente.

Progetto: arch. Mauro Merlini e Tamar Ben David, Studio BenDavidMerlini, Milano. Foto: Claudio Tajoli. Styling Rosaria Galli.

Foto: Claudio Tajoli. Styling Rosaria Galli. Progetto: arch. Mauro Merlini e Tamar Ben David, Studio BenDavidMerlini, Milano – http://www.bendavidmerlini.com. Clicca qui per vedere tutta la casa.

Progetto: arch. Lula Ferrari, Milano. Foto: Cristina Galliena Bohman. Styling: Laura Mauceri.

Foto: Cristina Galliena Bohman – Styling: Laura Mauceri. Progetto: arch. Lula Ferrari, Milano, Tel. 02/45470634 – lulaferrari.it. Clicca qui per vedere tutta la casa

Definire le zone funzionali del soggiorno con il controsoffitto

Controsoffittature parziali riproporzionano i volumi degli ambienti e aiutano a definirne meglio la funzione. Le quote differenziate del plafone aggiungono, inoltre, dinamicità all’insieme, diventando la base per la progettazione di un progetto illuminotecnico studiato, con fonti luminose diversificate a creare effetti ad hoc.

Si può giocare con controsoffittature distinte e frammentate, che interessino aree funzionali specifiche, ad esempio la zona lettura o quella del tavolo da pranzo, o ancora l’angolo conversazione con divani e poltrone, per evidenziarle senza soluzione di continuità prospettica e nel contempo garantire la luce migliore.

Progetto: arch. Adriano Capriotti. Foto: Cristina Fiorentini.

Foto: Cristina Fiorentini. Progetto: arch. Adriano Capriotti e-mail: adriano.capriotti@libero.it. Clicca qui per vedere tutta la casa

Le quote variabili del controsoffitto così progettato scandiscono lo spazio aperto, dando vita, anche in metrature ridotte, a variazioni volumetriche interessanti. Soluzioni architettoniche ad effetto, riformulano gli interni, modificandone la percezione. Si desidera un angolo più raccolto e circoscritto? Basta ribassare decisamente l’altezza con un controsoffitto con tante piccole luci a incasso. Si ricerca invece una sensazione di maggiore respiro? Serve un controsoffitto “sottile”, accessoriato con fari a spot.

Progetto: Zerotrearchitetti associati con Alessandro Ronchi. Foto: Cristina Fiorentini.

Foto: Cristina Fiorentini. Progetto: Zerotrearchitetti associati con Alessandro Ronchi, Tel. 039/6043092, info@zerotrearchitetti.it. Clicca qui per vedere tutta la casa.

Fasce ribassate, staccate dal soffitto per integrare una illuminazione diffusa e morbida, riflessa dal plafone, oltre al sistema di illuminazione e a quello della diffusione sonora possono anche nascondere eventuali cassonetti delle tapparelle.

Progetto: Arch. Adriano Capriotti, Roccafluvione (AP). Foto: Cristina Fiorentini.

Foto: Cristina Fiorentini. Progetto: Arch. Adriano Capriotti, Roccafluvione (AP) adriano.capriotti@libero.it. Clicca qui per vedere tutta la casa.

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