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Scegliere di posizionare un mobile dietro al divano è utile in diverse ambientazioni, non solo quando la zona conversazione e relax si trovi a centro stanza. Riempire infatti lo spazio restrostante le sedute imbottite, anche in caso siano addossate alla parete, può diventare un ottimo éscamotage per dare carattere alla stanza, oltre che aggiungere funzioni e di conseguenza praticità all’insieme.
Foto di mobili dietro al divano
Come si chiama il mobile dietro al divano
In realtà il mobile dietro al divano non ha un nome specifico, poiché le tipologie di arredo utili a tal scopo sono tante e già precisamente caratterizzate funzionalmente. Una consolle ad esempio si trasforma in utile ripiano per l’illuminazione o piccoli oggetti quotidiani, una libreria – bassa o alta, a seconda della situazione spaziale – lascia a portata di mano volumi e giornali per il relax, una madia bassa dietro a un divano a centro stanza diventa elemento ripartitore del soggiorno, suddividendo in modo fluido aree differenti e percorsi.
Quanto deve essere alto il mobile dietro al divano?
Un mobile posizionato dietro al divano, su misura (come nella foto seguente) o meno, risponde a diverse esigenze, soprattutto pratiche. Quindi la sua altezza, rispetto allo schienale dell’imbottito, va definita in base alla funzione: se deve servire da semplice piano d’appoggio a servizio della zona di conversazione può essere sia quasi a filo sia ribassato di una decina di centimetri, in modo che non si percepisca, ma sia pratico da raggiungere da seduti, senza voltarsi o torcere troppo il busto.
Diversa la situazione quando si debba utilizzare per altro, ad esempio come libreria o scrivania. Nel primo caso è l’ergonomia della persona seduta che determina l’altezza del piano di lavoro, nel secondo può svilupparsi anche ben oltre il livello dello schienale, al fine di trasformarsi in una sorta di quinta semi-trasparente che oltre al contenere possa avere dei vani per una piccola lampada da lettura o una tazza di the.
Divano con dietro mobile scrivania
Data l’ampiezza del soggiorno, ottenuta con la demolizione di preesistenti tramezze, le aree funzionali devono essere definite con l’arredamento. Così, nella zona conversazione e relax, dominata dalla grande parete attrezzata con scala integrata, al divano centrale è accostato sul retro un mobile scrivania, sul quale sono posate una vecchia macchina da scrivere vintage e una lampada iconica del design italiano. Una soluzione che identifica una postazione per l’home office informale, pratica ma nel contempo veloce da trasformare in piano d’appoggio a servizio della vicina area pranzo, al momento del bisogno.
Nelle case di metratura ridotta, quando lo spazio è poco e organizzato in un unico locale, posizionare il divano al centro è un’ottima idea per liberare percorsi e pareti circostanti. Se poi si tratta di una versione letto, con pouf contenitivo, la zona retrostante può diventare un vero e proprio piccolo studio multiaccessoriato: bastano una scrivania dal disegno leggero, una sedia ergonomica e una lampada da tavolo opportunamente posizionata per funzionare sia per i momenti di studio e/o lavoro sia per la lettura da sdraiati.
Libreria, passante o a muro, dietro al divano
Protagonista di questo open space è la libreria passante di modernariato, posizionata alle spalle del divano a doppia seduta con schienali orientabili e pouf, entrambi rivestiti con lo stesso velluto colore rosa antico. Lo sviluppo a tutta altezza fa da fondale alla zona conversazione e nel contempo funziona da divisorio leggero dell’ambiente, separando con eleganza lo spazio dedicato alla cucina con isola centrale.
Anche una libreria a parete è un ottimo sfondo per il divano, soluzione scenografica e colorata grazie alla presenza dei libri. Infatti non esiste niente di più gradevole di una superficie verticale riempita di volumi e piccoli oggetti o ricordi per aggiungere calore e personalità al soggiorno. Se, come in questa casa, la libreria è sopraelevata – sospesa o a ponte – si può accostare il divano al muro, in modo da guadagnare spazio nella stanza. L’effetto decorativo, particolarmente espressivo, è dato dall’aggiunta di una serie di quadri, appoggiati alla fascia retrostante dell’imbottito.
La libreria a giorno realizzata su disegno, strutturata con un volume integrato colorato che ospita una zona studio protetta, e la consolle bimaterica dietro ai lati del divano a L (anch’esso su disegno) diventano un sistema integrato e versatile a servizio della zona conversazione. Capace di dare carattere all’insieme e nel contempo ripartire lo spazio.
Come riempire lo spazio dietro al divano
A volte riempire lo spazio dietro al divano con un mobile diventa indispensabile per riuscire a sfruttare al meglio ogni centimetro di superficie disponibile. E’ il caso, ad esempio, di una mansarda: una libreria bassa, una consolle o ancora una armadiatura su misura collocata dietro al divano permette di allontanare dall’area più ribassata il mobile imbottito, garantendo così libertà di movimento nell’alzarsi e sedersi, senza timore di battere la testa.
In questo living, lungo la parete perimetrale della casa, è inserita una serie di moduli bassi su misura, costruiti in mdf, con finitura in bilaminato nello stesso bianco delle pareti. Organizzati in blocchi, in base alla scansione dello spazio ritmata dalle travi, sono sia alti sia profondi 40 cm e variano solamente in lunghezza. Quello dietro al divano (lungo circa 200 cm), alterna vani dimensionalmente tutti uguali, sia a giorno sia chiusi.
Mobile dietro al divano, un po’ distanziato
Quando si abbia necessità di posizionare dietro al divano un mobile contenitore, si può optare di distanziare lo schienale di quel tanto che serva per accedere alle eventuali ante, anche solo di sguincio. Soluzioni con i volumi contenitivi rialzati da terra quel tanto che serva risultano così scenograficamente interessanti e nel contempo pratiche, anche nella gestione dei percorsi.