Più che complementi, le tende a pacchetto sono veri e propri elementi d’arredo. Funzionali – proteggono l’intimità della nostra casa modulando anche il passaggio di luce – e al tempo stesso in grado di dare carattere alle stanze definendone il gusto, al punto che basta cambiare il tipo di tende, o semplicemente il tessuto o la fantasia, per trasformare l’ambiente.
La scelta del modello dipende soprattutto dal tipo di finestra. Vi proponiamo 8 ambientazioni con tende a pacchetto, tutte da copiare, raccontandovi quello che c’è da sapere per scegliere questo tipo di tendaggio.
Da fissare a vetro, muro o soffitto, le tende a pacchetto regalano effetti stilistici diversi a seconda del tipo di confezione e di tessuto. Si raccolgono dal basso verso l’alto e quindi richiedono spazio sopra l’infisso per essere “impacchettate”, ma si adattano a finestre di tutti i tipi. Con qualche limite. Anche di praticità: montarle e smontarle per il lavaggio è un po’ laborioso.
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Nell’immagine più comune sono semplici teli lisci, che si possono impreziosire con stecche orizzontali o con arricciature
e festoni. Si realizzano con tessuti chiari e leggeri se lo scopo è far filtrare la luce, o con stoffe sostenute per un effetto più decorativo.
Che siano tese o arricciate, il meccanismo di funzionamento è lo stesso: il tessuto si raccoglie nella parte alta della finestra tramite un sistema di cordicelle e anellini fissati con uno schema preciso. Da un punto di vista estetico, i teli lisci quando sono aperti hanno l’aspetto di pannelli tesi, mentre quando sono raccolti producono un leggero e gradevole arricciamento nella parte inferiore.
Una variante del pannello liscio è quello steccato: la particolarità di questa versione è che sulla stoffa, a distanza regolare, si inseriscono dei listelli, in pvc o plexiglass, che quando la tenda si raccoglie producono pieghe della stessa dimensione, per un risultato ordinato.
La confezione di questi modelli richiede poca stoffa, pari alla larghezza dell’infisso più 20/30 cm per i bordi laterali, e altrettanti per il risvolto superiore e inferiore.
Si fissano con il velcro (applicato all’interno del bordo superiore) a un apposito binario, e si azionano (come vedremo più avanti) con una catenella o una cordicella o, nei modelli più evoluti, con sistemi motorizzati. All’interno del bordo inferiore, è inserita una piattina metallica che serve per tendere il telo.
Le tende drappeggiate richiedono molto più tessuto: sia per la larghezza sia per l’altezza va calcolato dal 20 al 100% in più delle misure della finestra. Nella parte inferiore, al posto della piattina, ci sono dei contrappesi utili a produrre le onde e le arricciature. Si regolano come quelle tese, ma prevedono anche la movimentazione in orizzontale, pratica quando non c’è abbastanza spazio fra soffitto e finestra per impacchettare la tenda.
Foto sotto: fissate al telaio della finestra, le tende a telo semplice sono realizzate con un tessuto pesante che le rende oscuranti. La fantasia macro e i toni caldi contrastano piacevolmente con l’impianto minimal dell’ambiente. Il meccanismo di apertura dell’infisso è stato volutamente lasciato a vista.
Foto sotto: La finestra all’inglese riquadrata si sposa bene con questo tipo di tenda. Per un effetto romantico, ideale il tessuto a motivi floreali, da abbinare agli altri complementi tessili, puntando sulla concordanza cromatica che accosta quadri e fiori.
Foto sotto: Il modello steccato in questo caso aiuta a calibrare le proporzioni del living: i listelli orizzontali e verticali sono un segno grafico che compensa l’elevata altezza del soffitto.
Foto sotto: Il doppio tendaggio mette in evidenza il volume del bow window: l’aspetto classico del ricco drappeggio floreale è stemperato dai “pacchetti ” a motivi geometrici che fanno da quinta al tavolo. Quando si usano più colori è importante che abbiano la stessa intensità.
I sistemi di fissaggio delle tende a pacchetto
Il più semplice è definito a corda. Si applica in particolare a teli di misure contenute e perlopiù in versione a vetro; si può comunque ancorare anche al soffitto. La tenda viene azionata tramite cordine in polietilene molto sottili che si arrestano all’altezza desiderata con un dispositivo a ghigliottina.
A tendaggi di dimensioni più importanti e di peso più sostenuto si addicono i sistemi a catenella: il meccanismo di sollevamento prevede rocchetti avvolginastro regolati appunto da una catenella a sfere (in metallo o plastica), autobloccante, che determina la posizione della tenda.
Su entrambi i meccanismi si agisce manualmente. Esistono anche versioni motorizzate, indicate solo in caso di tendaggi molto complessi.
Nella versione a vetro sono più funzionali se abbinate a finestre a battente, perché così non ostacolano l’apertura delle ante.
Quale tessuto per le tende a pacchetto
Per una buona resa sono adatte stoffe di medio peso; oppure leggere ma con trame compatte. Con queste ultime, che sono più trasparenti, è possibile che si intravedano i fili e le fettucce fissati sul retro del pannello per azionare il meccanismo di funzionamento.
Puri o misti, ok entrambi
Cotone e lino al 100% e viscosa sono sempre una valida scelta. Ma anche le composizioni miste, o interamente sintetiche come nel caso del poliestere, offrono prestazioni alte sia in termini estetici sia per la praticità di manutenzione.
Se sono arricciate
In questo caso si prestano tessuti più preziosi, per esempio i lampassi e gli jacquard di seta, oppure con inserti di fili metallici. Per ottenere sbuffi vaporosi e morbidi, è importante che la stoffa non risulti troppo pesante.
Foto sotto: Un insieme decisamente originale che focalizza l’attenzione sul divano davanti alla finestra: l’accostamento del pacchetto a vetro in tessuto pesante e dei teli più leggeri arricciati ai lati consente di creare diversi effetti di luce. Tanti cuscini in nuance e alcuni coordinati ai tendaggi sono il segreto per trovare l’equilibrio cromatico.
Foto sotto: Duplice combinazione per le tende a palloncino, adatte a una finestra di piccole dimensioni: si possono raccogliere lateralmente perché sono fissate con anelli a un tradizionale bastone. Ma hanno anche un sistema di fili che le solleva producendo l’effetto a sbuffo.
Come accordare la tenda alla carta da parati
L’abbinamento deve prevedere un filo conduttore, solo per fare un esempio il tema botanico (foto sotto), e magari poi puntare sui contrasti: disegni maxi e colori accesi sulla tenda, motivi più piccoli e toni più pacati a parete, che è una superficie più estesa.