Per ridurre i consumi e non sprecare inutilmente calore, negli ultimi anni si è provveduto a ridurre il riscaldamento delle nostre case, regolando termostati e valvole su temperature che non superano i 20°. Meglio aggiungere una coperta piuttosto che un grado, suggeriscono gli esperti, a tutto vantaggio del clima e del portafogli. Facendo di necessità virtù, non resta che scegliere il modello preferito tra centinaia, realizzati con materiali che vanno dal cotone al poliestere, dal pile alla ciniglia, alla lana e alla piuma. La composizione del tessuto è facilmente verificabile tramite l’apposita etichetta che deve riportare anche le indicazioni di lavaggio (a secco, a vapore, in lavatrice, con asciugatrice, a bassa temperatura eccetera). La scelta dei materiali naturali resta la migliore, poiché consente al corpo la giusta traspirazione. Il mercato offre un’ampia scelta anche tra i modelli imbottiti: piumini e trapuntini si differenziano per il tipo di imbottitura che può comprendere vari materiali, tra cui piume e/o piumette, ovatta, lana, feltro e fibre sintetiche. Anche in questo caso, uno sguardo all’etichetta ci farà capire quale genere di prodotto abbiamo davanti. Dalla tipologia di imbottitura dipende anche il prezzo. Le piume, specialmente quelle d’oca, per la loro morbidezza e l’elevato potere calorifero rappresentano la materia prima più pregiata e più costosa ma anche quella che nel tempo ripaga della spesa più elevata per l’acquisto. Un’ultima variabile riguarda lo spazio: nelle nostre case sempre più piccole, una coperta sottile ma molto calda è preferibile a un modello dall’ingombro maggiore. A questo proposito, il mercato offre soluzioni salvaspazio davvero innovative come i cuscini che nascondono all’interno un piumino singolo ripiegato.