Contenuti trattati
Indispensabili nella bella stagione, le tende da sole riparano dai raggi e dal calore del sole e ampliano il living, assicurando la privacy all’esterno della casa. Gli effetti della protezione dal calore si percepiscono non soltanto nella zona ombreggiata, ma anche all’interno dell’abitazione con temperature più piacevoli. Le tende poggiano su telai facenti da struttura che possono essere addossati a una parete o autoportanti. Alcune tende hanno un cassonetto che protegge il telo dalle intemperie una volta riavvolto e che si può dotare anche di luci a LED se si tiene aperta la tenda anche di sera.
Le più usate per i balconi sono le tende da sole a bracci che si possono fissare a parete o a soffitto. Il meccanismo di apertura e chiusura tradizionale è quello manuale, ma sempre più spesso le tende da sole, soprattutto se di grandi dimensioni, sono dotate di dispositivi automatizzati o motorizzati, gestibili anche a distanza tramite telecomando. La maggior parte delle tende è realizzata in fibre di acrilico molto resistenti e antistrappo in grado di schermare la zona sottostante dai raggi UV. Sono impermeabili, ignifughe e non scoloriscono nel tempo, poiché tinte in massa.
Per poterle abbinare agli arredi outdoor e al colore delle facciate dell’abitazione, le tende da sole sono disponibili in tessuti di svariati colori, a tinta unita o con moderni decori a fantasia. Sono solitamente realizzate su misura in base alle dimensioni della finestra, del balcone o dello spazio esterno che si desidera proteggere.
Se, infatti, nelle tende da interno con il fai da te si ottengono spesso risultati eccellenti, nelle tende da sole è meglio lasciar fare a chi ha esperienza. Il risparmio in questi casi non paga: le tende da esterno sono molto più esposte all’usura e quindi una bassa qualità rivela subito i suoi punti deboli. Per meglio godere dei benefici dell’ombra, inoltre, è consigliabile dotare la struttura di un automatismo per l’avvolgimento-svolgimento. Quando le tende sono di grandi dimensioni è bene, inoltre, che i sistemi di apertura e chiusura siano collegati anche con appositi sensori di vento e di pioggia.
Tende da sole per finestre e portefinestre
Che tessuto scegliere per le tende da sole
Il classico cotone è sempre gratificante dal punto di vista estetico ma senza dubbio più deperibile dei sintetici attualmente in commercio, resistenti e di facile manutenzione. È importante che il tessuto sia antistrappo e ignifugo, per preservare da incendi, oltre che impermeabile e traspirante, cioè possa bagnarsi senza rovinarsi permettendo nel contempo un buon ricambio dell’aria nelle giornate afose.
Per una pulizia più agevole è utile che sia anche oleorepellente, ma la caratteristica più indispensabile è l’inalterabilità al sole e agli agenti deterioranti come muffe, salsedine e vento forte, soprattutto se la tenda resta inutilizzata per molto tempo, magari nella casa al mare. Nelle abitazioni in città è fondamentale, invece, che il tendaggio sia resistente allo smog e alle piogge acide.
La fibra acrilica resiste bene al calore ed è indeformabile, ma garantisce ottime prestazioni anche il Pvc. Nella scelta è importante anche il colore, che inevitabilmente condizionerà la qualità della luce filtrata. Si consigliano le tonalità chiare, per creare un’efficace barriera al calore, con righe per ottenere un effetto più decorativo.
Fattori tecnici dei tessuti delle tende da sole
Conviene per un impatto visivo minimo scegliere un colore uguale alla facciata? Ma se per dire la facciata è scura, in piastrelle marroni o bordeaux, un tessuto scuro toglierebbe troppa luce? Come è meglio orientarsi? L’aspetto estetico è sicuramente importante, ma si devono valutare soprattutto anche altri elementi. In particolare, il fattore solare e la trasmissione luce visibile.
Il fattore solare (Gtot, che va da 0 a 1; più basso è, più il tessuto scherma) definisce il grado di schermatura dai raggi solari; la trasmissione luce visibile (TV n-h, che va da 0 a 100; più è basso, meno luce passa) indica la quantità di luce che filtra dal tessuto.
Quando si deve decidere il telo per le tende da sole, non si tratta quindi semplicemente di scegliere il colore giusto in base alla facciata, ma anche di valutare una serie di fattori in base alle diverse situazioni. È sempre bene, pertanto, farsi consigliare da un tecnico esperto del settore che potrà suggerire il grado di schermatura più idoneo in base al contesto.
Che colore scegliere
Oltre al tessuto, anche il colore crea differenze di prezzo: i colori base a campionario hanno un costo più contenuto, mentre quelli più originali o le collezioni decorate possono avere prezzi più elevati.
Per la scelta del colore si tenga in considerazione che, nelle tende da sole per esterni, i colori dei tessuti scuri riducono il fattore solare e la trasmissione della luce, viceversa i colori chiari aumentano il fattore solare e la trasmissione della luce.
Consideriamo 2 casi esemplari:
- Installazione di tenda da sole per schermare superfici vetrate: in questo caso l’obiettivo principale è la regolazione della luminosità all’interno dell’edificio e la riduzione del fattore solare in modo da migliorare l’efficienza energetica dell’edificio stesso. La valutazione del colore del tessuto in base al colore della facciata è quindi un’esigenza secondaria, mentre i fattori importanti che devono essere valutati sono le dimensioni delle superfici vetrate e l’orientamento solare. Tendenzialmente, generalizzando, all’aumentare della superficie vetrata la scelta dovrebbe essere orientata verso colori di tessuto scuro.
- Installazione di una tenda per schermare terrazzi o balconi: in questo caso la regolazione della luminosità e la riduzione del fattore solare passano in secondo piano. La valutazione del tessuto da utilizzare assume un carattere più estetico. Si privilegia pertanto la coerenza con i colori della facciata dell’edificio. Non necessariamente il tessuto deve essere a tinta unita, quindi si potrebbe utilizzare un tessuto di colore chiaro con al suo interno un colore in tinta con la facciata dell’edificio.
Rigate o tinta unita?
Per quanto riguarda la scelta dei colori, c’è una vastissima gamma di tinte unite, ci sono i rigati “pari” (a fascioni larghi) e i tessuti (detti anche fantasia) che propongono invece una combinazione di righe. Il trend al momento più rilevante è comunque quello delle tinte unite. I rigati sono utilizzati soprattutto nelle località di mare e le tonalità più usate in coppia sono il bianco e blu e il bianco e giallo.
Tipologie di tende più comuni
Le tende da sole sono il sistema più pratico e utilizzato per offrire riparo dal calore estivo. La scelta del tipo (a braccio, a caduta… ) dipende dallo spazio che si deve coprire. Per ombreggiare un terrazzo, sia piccolo sia grande, la tenda a bracci estensibili è la migliore soluzione, perché si può aprire come e quando serve. In fase di installazione l’inclinazione dei bracci è regolabile. Per schermare invece un serramento invece si usano spesso le tende da sole a caduta verticale, una sorta di tapperella tessile che scende dall’alto verso il basso lungo guide metalliche laterali.
Se si vive in una villa la scelta delle tende esterne è determinata esclusivamente dal gusto personale; quando invece si abita in un condominio bisogna tener conto del regolamento che indica i criteri generali cui attenersi in fatto di colore e forma. Di solito è vietato installare un tendaggio differente da quanto previsto senza il preventivo parere vincolante dell’assemblea condominiale.
Tende a cassonetto
Sono le più frequenti perché una volta riavvolge non solo il tessuto ma anche i bracci e gli eventuali automatismi della tenda sono chiusi e protetti all’interno del cassone. Il minimo ingombro della struttura non altera quindi la visuale della facciata. Il cassonetto in cui si raccoglie il telo protegge dalle intemperie e preserva la tenda nel tempo. Questo deve essere resistente, impermeabile, deve mantenere il colore nel tempo e, in genere, è in tessuto acrilico.
Tende a capottina
Caratterizzate da una parte fissa e una mobile, queste tende sono in genere di gradevole effetto estetico, soprattutto se copre finestre singole. La forma bombata protegge anche i lati dal calore e dalla luce.
Tende a barra quadra
Due bracci snodabili costituiscono la struttura, estendendo e raccogliendo la tenda con poche e semplici manovre. Si può fissare alla parete oppure al soffitto.
Tende a caduta libera
Questo il modello che teme meno di tutti il vento e le intemperie perche la tenda scende parallela alla parete. La parte inferiore della tenda solitamente distanziabile tramite un braccio estensibile permette di far passare la qualità di aria e di luce desiderata.
Tende da sole: movimento manuale o elettrico?
Le soluzioni meno costose hanno movimento manuale a manovella, mentre il costo sale se la tenda è dotata di motore elettrico, che non comporta alcuno sforzo e risulta molto pratico ma con costi più elevati. L’automazione avviene con pulsante o, in alcuni casi, con telecomando o tramite App.
Il telecomando – che permette di gestire le tende da sole da qualunque posizione non da remoto – visualizza sul display il gruppo di prodotti/ applicazioni in funzione in quel momento e con una funzione specifica può impostare e memorizzare la posizione preferita della tenda e richiamarla con un semplice gesto.
Molti gli accessori integrabili che garantiscono il miglior utilizzo e la massima sicurezza delle tende anche quando non si è in casa. Si aprono automaticamente quando la luce del sole è intensa e si riavvolgono quando la luce diminuisce e soprattutto, in caso di vento forte, grazie all’anemometro, si richiudono per evitare che il telo si strappi. Le informazioni sono trasferite dal sensore al motore senza collegamento elettrico e centraline aggiuntive.
Quanto costano le tende da sole? Gli elementi che incidono sul prezzo
Il costo dipende da numerose variabili che dipendono dalle dimensioni della tenda, dai materiali della struttura e del telo, ma anche da altri plus (automazione, illuminazione integrata, comando da remoto… ) che possono comportare differenze rilevanti nel comfort oltre che nel prezzo. Altro elemento che può aumentare il prezzo è il cassonetto, ovvero una struttura metallica in cui la tenda viene raccolta quando non serve. Ha un ruolo di protezione, per preservare il tessuto dalle intemperie e dagli sbalzi di temperatura, anche se i teli per l’esterno, spesso in poliestere, sono impermeabili e pensati per mantenere il colore nel tempo.
I costi di installazione sono calcolati separatamente e possono anch’esso dipendere dalle diverse situazioni (piano dell’abitazione, zona di consegna, dimensioni… ).
L’acquisto beneficia però anche di alcune detrazioni fiscali.
Sconti fiscale per le tende da sole
Se si rispettano particolari condizioni, l’acquisto e la posa in opera delle schermature solari è agevolabile con le detrazioni fiscali in particolare con l’ecobonus. Fino al 31 dicembre 2024 si può fruire della detrazione al 50% per la riqualificazione energetica degli edifici esistenti, per le spese sostenute per acquisto di schermature solari con posa in opera tra cui rientrano le tende da sole. Tale agevolazione ha un limite di 60.000 euro per unità immobiliare, detraibile in 10 anni. Come ricorda l’Enea nel suo vademecum dedicato alle schermature solari, per poter fruire dell’agevolazione fiscale, le schermature devono:
– essere applicate in modo solidale con l’involucro edilizio e non liberamente montabili/smontabili dall’utente;
– a protezione di una superficie vetrata;
– installate all’interno o all’esterno della superficie vetrata;
– mobili;
– schermature “tecniche”.
Per godere della detrazione fiscale per tende da sole, precisa ancora l’Enea, gli orientamenti da EST a OVEST passando per SUD e sono pertanto esclusi NORD, NORD-EST e NORD-OVEST.
Inoltre le schermature solari devono possedere un valore del fattore di trasmissione solare totale accoppiato al tipo di vetro della superficie vetrata protetta inferiore o uguale a 0,35. Per fruire della detrazione occorre essere in possesso di una fattura o ricevuta fiscale intestata con descrizione del prodotto completo di posa in opera. Nella descrizione deve essere inserita la dicitura: “schermatura solare dinamica ai sensi del D.L. 311/2006 allegato M”. Le tende da sole devono essere pagate con bonifico bancario o postale parlante in cui vanno indicate la causale del versamento, il codice fiscale del beneficiario della detrazione (partita IVA per società) e la partita IVA della ditta che ha effettuato i lavori. Entro i 90 giorni successivi all’installazione delle tende occorre inviare in via telematica all’ENEA esclusivamente attraverso l’apposito sito web la “Scheda descrittiva dell’intervento”.
Scopri quali altri bonus puoi usare per le tende da sole:
Dove acquistare le tende da sole?
Servono permessi per installare tende da sole e pergolati?
Per installare tende da sole e pergolati – lo chiarisce il recente Glossario del Decreto Edilizia Libera – non è necessario fare nessuna richiesta di autorizzazione al Comune. E si può sfruttare lo sconto fiscale del 50% previsto dall’ecobonus.
Con l’arrivo della bella stagione si avverte l’esigenza di proteggere gli spazi all’aperto e al contempo mantenere più freschi gli interni. Soluzioni ideali che soddisfano queste esigenze sono le tende da sole e i pergolati che potranno essere installati senza nessuna richiesta di autorizzazione.
Tali interventi difatti sono assimilabili a quelli di edilizia libera grazie all’entrata in vigore del Glossario del Decreto Edilizia Libera che chiarisce quali siano gli interventi edilizi che non richiedono alcuna autorizzazione.
Sono state facilitate difatti le procedure necessarie per una serie di interventi tra cui proprio quelli per la creazione del proprio spazio outdoor. In sostanza per l’installazione, la riparazione, la sostituzione o il rinnovamento di tende da sole, pergolati e vele, non è necessario alcun titolo edilizio né alcun permesso perché tali interventi hanno una semplice funzione accessoria di arredo dello spazio esterno, limitata nel tempo. Via quindi a burocrazia che rende magari difficile il più delle volte, senza l’intervento di un tecnico, realizzare uno spazio esterno per la propria casa.
Se l’installazione di tende da sole è un intervento che non richiede autorizzazioni amministrative e rientra tra gli interventi di edilizia libera, è bene comunque informarsi presso il Comune per escludere che vi siano impedimenti specifici all’installazione di tende in un determinato contesto (per esempio per edifici storici o di particolare valore architettonico) o se siano richieste comunicazioni all’ente.
In condominio, serve approvazione della maggioranza o all’unanimità?
Se si abita in condominio, però, è importante capire se l’intervento è fattibile e se esistano impedimenti al riguardo. In questi casi si fa riferimento al regolamento condominiale e alle disposizioni indicate per quanto riguarda il modello di tenda e il codice colore del tessuto, che una volta deliberato deve essere rispettato da tutti i condomini.
In assenza di indicazioni nel regolamento condominiale l’assemblea può deliberare la facoltà dei condomini di installare una tenda sul proprio balcone privato rispettando dimensioni, modello e tessuto decisi. Si ritiene che sia sufficiente la maggioranza ordinaria.
Come ci si regola nel caso in cui non ci sia un regolamento specifico?
In assenza di indicazioni regolamentari o di delibere assembleari sul punto, bisogna vedere se esistono già altre tende per, eventualmente, uniformarsi al colore. C’è poi la questione dell’aggancio, rispetto al quale, per i balconi aggettanti, a rigor di sentenze, andrebbe chiesta l’autorizzazione al proprietario del piano superiore. Per la Cassazione, infatti, il cosiddetto sottobalcone (o cielino) è di proprietà di chi utilizza il balcone medesimo, non del proprietario del piano sottostante. Se poi il cielino ha elementi decorativi, allora questi devono essere considerati in condominio. E allora le cose andrebbero a complicarsi, perché la tenda potrebbe essere considerata lesiva del decoro architettonico dello stabile, cosa che nella generalità dei casi non avviene.
Quali sono le sanzioni previste?
Nessuna, a meno che non siano previste dal regolamento condominiale o dalle norme comunali. Però se s’installa la tenda senza le prescrizioni indicate si può anche arrivare ad una sentenza che ne imponga la rimozione.
Che cosa fare se il condominio vieta le tende da sole
Le tende da sole rientrano nelle schermature solari previste anche dalla legge per il risparmio energetico. Ma ci sono casi in cui siamo vincolati e non possiamo decidere liberamente se metterle o no?
Vediamo, per fare un esempio concreto, la domanda di una lettrice
Domanda di Cloe: Vivo in un condominio a Milano e nel vecchio Regolamento degli anni ’60 sono proibite anche sul lato cortile le tende da sole (così come anche gli stendibiancheria, anche se in realtà alcuni condomini ne hanno fissati alcuni alla balaustra del balcone). Mi pare che in pratica viga l’anarchia, ma personalmente non vorrei rischiare di ricorrere a interventi che potrei trovarmi contestati. Vorrei capire però come sia ammissibile che un provvedimento, come quello di mettere delle tende da sole, cioè un intervento finalizzato a un miglioramento del comfort termico e soprattutto al risparmio energetico, possa essere vietato oggi. Anche perché l’installazione di tende da sole è addirittura un intervento ammesso alle detrazioni fiscali. L’edificio è degli anni ’60, costruito senza alcun criterio di isolamento, e le tende da sole sarebbero sicuramente un ottimo metodo per attenuare la calura estiva. Vorrei capire se posso mettere delle tende da sole, nonostante il divieto, ovviamente scegliendo un modello e un colore che non pregiudichino il decoro della facciata.
Risposta: In relazione al tema delle tende da sole, acclarato che il regolamento condominiale vigente nell’edificio della richiedente proibisce le tende da sole, la risposta è negativa: quando vi è un espresso divieto in merito nel Regolamento condominiale, non si possono installare tende da sole. Tuttavia, volendo tenere conto delle esigenze e della vetustà di un regolamento condominiale risalente agli anni’60, si può tentare di chiedere deroga rispetto alla situazione specifica direttamente in sede assembleare, con apposito punto all’ordine del giorno, concordato con il professionista amministratore. Dalla delibera potrà emergere un nullaosta o una deroga (che trattandosi di novazione andrà adottata comunque alla unanimità). In ogni caso, emerge chiaramente che, per evitare problemi futuri, questa materia sarà da trattarsi specificamente in un’adunanza apposita per la revisione del regolamento condominiale, in modo tale che tenga conto della normativa attuale e delle mutate esigenze dei residenti del palazzo.
Potrebbe anche essere giovevole farsi parte attiva proponente con gli altri residenti (o quantomeno con quelli più interessati al decoro del palazzo) proponendo l’iniziativa anche con l’ausilio di preventivi e altra utile documentazione esplicativa, in modo da raggiungere una maggioranza pre-assembleare che possa facilitare così le delibere.
Considerando ora gli aspetti in materia di diritto, è da premettere che, secondo la giurisprudenza amministrativa, ossia la parte di diritto che disciplina l’ordinamento degli enti pubblici e dei loro rapporti con i privati, nessuna autorizzazione comunale può essere subordinata alla previa esibizione del consenso dell’assemblea, in quanto una cosa è il rispetto della normativa urbanistica, un’altra il rispetto delle norme del Codice civile. Al Comune compete solo verificare in questo caso che la tenda da sole non vìoli i regolamenti locali e non già le norme del diritto privato (sulle quali solo il giudice può esprimersi nel merito).
Servono i permessi dei condòmini del piano sopra?
Considerando il tema della domanda proposta per completezza di informazione va precisato che nelle istallazioni di una tenda da sole è in alcuni casi necessario ancorarla alla soletta del balcone del piano di sopra. A questo punto sorge il problema del consenso dell’altro condomino, che potrebbe rifiutarsi di concedere una parte della sua “proprietà” per le esigenze altrui. Non sempre comunque è necessario ancorare la tenda da sole alla soletta superiore.
Nel caso delle tende da sole fissate alla soletta del balcone soprastante bisogna specificare che da un punto di vista giuridico esistono due tipologie di zone esterne (al di là delle terrazze, che fungono da copertura degli edifici e possono costituire al contempo uno spazio privato per un appartamento posto al piano). Vi sono i balconi cosiddetti incassati e i balconi aggettanti e configurano due diverse situazioni.
Nei balconi incassati (quelli cioè che non sporgono rispetto alla parete dell’edificio) la soletta è di proprietà comune a entrambi i proprietari dei due piani sovrapposti. In questo caso, chi vuole installare una tenda da sole nel sottobalcone non deve chiedere alcuna autorizzazione al proprietario del piano superiore.
Nell’altro caso, quello dei balconi detti aggettanti (quelli cioè che sporgono completamente dalla facciata condominiale e che sono un prolungamento dell’appartamento), la proprietà della soletta è solo del titolare dell’immobile a cui detto balcone inerisce. Pertanto il condomino dell’appartamento sottostante può agganciare la tenda da sole solo se ottiene il permesso dal condomino del piano di sopra.
In ogni caso è bene tenere presente anche che se il “cielino” del balcone (aggettante o incassato) è decorativo, quindi annoverabile nelle parti comuni; in questi casi, è sempre opportuno chiedere l’autorizzazione in sede assembleare per evitare possibili contestazioni.
E se nel Regolamento di Condominio non si parla di tende da sole?
Se nel Regolamento non sono citate le tende da sole, per evitare problemi, la soluzione più indicata è una verbalizzazione della richiesta con esposizione della decisione da parte della compagine assembleare, il che può essere un semplice nulla osta o una classica votazione. Considerando il diritto in senso stretto, non si può che procedere con votazione a maggioranza. L’installazione di tende da sole costituisce “novazione”, non può prescindere dal Regolamento e quindi occorre una preliminare modifica dello stesso.
Innegabile poi che vi siano condomìni in cui, per elasticità e praticità, l’osservanza della norma viene meno, e le persone decidono su alcuni temi senza innescare gli iter di legge.
Tende per schermare le finestre
Le tende da sole esterne si compongono di un telo nei più vari materiali sintetici e di una struttura metallica, fissata a parete, in genere con bracci estensibili e cassonetto. Nel caso delle finestre per tetti, le tende da sole esterne sono di solito avvolgibili a rullo con guide laterali.
Relativamente alle tende da sole per interni, i modelli più recenti si possono persino applicare in modo facile e senza forare il serramento direttamente sul vetro o sull’infisso tramite biadesivo. Su serramenti già predisposti, come nel caso di alcune finestre per tetti, si applicano con un semplice click.
Sono indicate le tende per interni del tipo a rullo, a pacchetto o a caduta, che scende dall’alto verso il basso lungo guide metalliche laterali.
Il tessuto SWK15 di Dickson® è adatto per tende da esterno verticali, per pergole, verande, gazebi e veli ombreggianti. In poliestere con spalmatura in PVC, ha un’armatura che lo rende resistente a strappi, intemperie e raggi UV. È micro-perforato e blocca fino all’83% del calore, pur offrendo ventilazione apporto di luce. Larghezza 305 cm. Prezzo: da 18 euro al mq + Iva. http://www.dickson-constant.com/it
La tenda parasole esterna di Velux per finestre da tetto riduce l’ingresso del calore estivo fino al 76% e blocca i raggi del sole prima che colpiscano la vetrata, impedendone il surriscaldamento. Al contempo non impedisce la vista verso l’esterno e crea un piacevole effetto ombreggiante. È realizzata in fibra di vetro rivestita in PVC, molto resistente all’usura dei raggi solari. Nella misura L 47 x H 98 cm la versione manuale costa 69 euro + Iva, elettrica 272 euro + Iva. http://www.velux.it
La tenda a pacchetto per interno QuickFix di Mottura protegge dal sole. L’installazione è rapida e non necessita di alcun foro, infatti si effettua sul serramento, grazie al profilo di sostegno sul quale viene applicato un nastro biadesivo specifico. Tre i modelli, a pacchetto ultrapiatto o rullo, con azionamento a molla decelerata o catenella. http://www.mottura.com
Schermare finestre e ombreggiare uno spazio esterno alla casa
Per ombreggiare un terrazzo o uno spazio del giardino a ridosso della casa vengono in genere scelte le tende da aprire verso l’esterno quando serve, per esempio a bracci estensibili (che in fase di installazione devono essere regolati nell’inclinazione in base alle necessità) o a caduta (con scorrimento su cavetti in acciaio).
La tenda a bracci R95 Stone di BT Group è completa di cassonetto, in cui raccogliere il telo quando non serve sia steso, preservando nel tempo. Si caratterizza per un design brevettato a “effetto pietra”, oltre che di bracci a pantografo con luci a LED integrate. La misura massima è L 800 x P 425 cm. Compreso il motore Somfy RTS costa da 3.130 euro + Iva. http://www.btgroup.it
Screeny 130 GC di KE è la tenda a rullo per esterni con guide laterali e cassonetto da 130 mm, disponibile in due varianti, tondo e quadro. Il fissaggio è a parete o a soffitto e la movimentazione avviene con arganello manuale oppure a motore. I profili sono in alluminio, in diverse finiture disponibili e il tessuto è in acrilico poliestere o pvc. La misura massima è L 500 x P 500 cm. Con telo Soltis 92, motore e misura L 400 x 300 cm costa da 2.600 euro. http://www.keoutdoordesign.com
La tenda da sole a bracci e rullo con struttura in alluminio in vendita da OBI si monta a parete e soffitto con spalla regolabile e il movimento del telo è a manovella. Il tessuto è in poliestere con rivestimento in poliuretano, nel colore beige e bordeaux, ma disponibile anche in altre colorazioni come il beige. Misura L 295 x P 200 cm e costa 229,95 euro. http://www.obi-italia.it
La tenda a cassonetto MX-2 di Marilux nella variante Colour è in dieci combinazioni di colori, con il tesso del cassonetto che ha un colore diverso dalle altre parti, a sottolinearne la forma arrotondata. Il funzionamento è a motore e le misure massime sono: L 600 x P 300 cm e L 500 x P 350 cm. Diversi i teli disponibili, tra cui l’ampia gamma One, sia classici che più trendy. http://www.markilux.com
Pergole e teli ombreggianti
Le pergole – che prevedono una struttura metallica fissata saldamente a terra – hanno costi superiori (in genere, almeno 2 mila euro) rispetto alle semplici tende da sole; la copertura può essere costituita da un telo (arrotolabile a impacchettamento), da un tettuccio fisso o da lamelle regolabili.
La pergola gazebo Outsunny è dotata di telo scorrevole in poliestere, resistente ai raggi UV, che può facilmente essere regolato in base alle esigenze di sole e ombra. Il telaio è in metallo verniciato a polvere. Misura L 298 x P 213 x H 222 cm. In vendita sul sito aosom.it costa 255,95 euro.
Per uno spazio esterno del giardino, un’alternativa “più easy” alla pergola e pertanto meno costosa può essere un telo ombreggiante fissato con cavetti metallici. Ve ne sono anche di acquistabili in kit e da installare con il fai da te, evitando così i costi di installazione.
La tenda parasole ombreggiante Dyning di Ikea è realizzata in tessuto poliestere che blocca il 96% dei raggi solari ultravioletti ed è lavabile in lavatrice. Oltre al telo, lavabile in lavatrice, che misura L 300 x P 200 cm, il kit si compone di 6 moschettoni, 3 molle e una corda di 15 metri. Prezzo: 29,95 euro. http://www.ikea.it
Shade Sail System di Proverbio Outdoor Design è una copertura per terrazzi e giardini, alternativa a tenda e pergola. Viene realizzata su misura, con l’utilizzo di pali tondi in acciaio inox, alluminio o legno trattato per esterni e accessori di derivazione nautica, per il corretto posizionamento e tensionamento della vela di copertura, disponibile in diversi tessuti. http://www.proverbiodesign.it
Madrid di MV Line Group è una tenda a bracci in alluminio con sporgenza massima di 350 cm e con catena triplex in acciaio inox. Al momento dell’installazione è possibile regolare l’inclinazione dei bracci. Il tessuto impermeabile è acrilico o in pvc, in diversi colori e la movimentazione è ad argano. La larghezza varia da 205 a 395 cm. https://mvline.it
Il tessuto per tende da sole Tempotest® Starlight blue di Parà è realizzato in pet riciclato, con 328 bottiglie di plastica si ottiene 21 mq di tessuto. Molto resistente a sollecitazioni e trazioni è adatto per strutture di grandi dimensioni. Il finissaggio Teflon™ Extreme by Parà lo rende idro e olio repellente, imputrescibile e antimacchia. http://www.para.it
T-Hide della linea T-Project di Pratic ha struttura e frontale razionalizzati in un unico box, personalizzabile in 38 colorazioni, che contiene anche tessuto e componenti tecniche. La movimentazione è motorizzata con telecomando o con App. Studiata per l’installazione a parete, raggiunge lunghezza massima di 700 cm e profondità di 400 cm. http://www.pratic.it
Le tende outdoor Rollbox WPRO di Mottura hanno guide laterali che garantiscono una perfetta tenuta all’azione del vento, mantenendo il telo perfettamente teso. Le zip termo-saldate ne evitano la fuoriuscita dalla guida e tutti i componenti sono realizzati in acciaio inox Aisi 316 anticorrosione. Diversi i colori disponibili. L’azionamento è a motore. http://www.mottura.com
La tenda a cassonetto motorizzata Feng di ShadeLab, di misura massima L 700 x P 356 cm, è realizzata con tessuto Irisun di Giovanardi (www.giovanardi.com), nel colore G596, dall’ottima resistenza allo scolorimento e ingiallimento da raggi Uv. I trattamenti Duraclean® e il finissaggio Teflon® lo proteggono da sporco, muffe e invecchiamento. https://shadelab.com