Prima casa o relooking?
● Nel primo caso c’è maggiore libertà d’azione perché ci sono meno aspetti vincolanti e la scelta degli arredi tessili può andare di pari passo con quella dei mobili.
● Pensare al mood preferito aiuta a individuare il colore più adatto per gli interni da rinnovare. Per completare la palette cromatica con gli altri complementi tessili, si potrà poi procedere per contrasto, puntando su tinte complementari, oppure per assonanza, abbinando tonalità in nuance. Ne risulterà un ambiente vivace e “movimentato”, con punti focali ben distinti nel primo caso, oppure soft e più omogeneo e composto nel secondo.
● Una volta definita la tinta dominante, diventa più facile anche azzardare accostamenti tra fantasie differenti: righe e fiori insieme sono un classico, ma anche motivi grafici e disegni pittorici possono generare un buon connubio.
● Quando invece si tratta di fare solo un make up, diventa fondamentale scegliere i tessuti rapportandosi alle finiture esistenti sia di pareti e pavimenti sia degli arredi: il consiglio è di farsi sempre dare i campioni delle stoffe per valutarli all’interno delle stanze. In questa fase è utile sapere che i diversi colori influenzano la percezione degli interni, ed è anche fondamentale considerare l’utilizzo che si intende fare delle stoffe: in base a questo ci si può orientare nella scelta tenendo conto della loro resistenza e del tipo di manutenzione che richiedono.
● Per quanto riguarda le carte da parati, la vera discriminante nella scelta è il materiale con cui sono realizzate: quelle in tnt e pvc sono le più resistenti, adatte anche a rivestire ambienti umidi come cucine e bagni, con effetti originali.
La composizione e il tipo di lavorazione non determinano solo l’aspetto esteriore, ma incidono sulla resa, il peso, la resistenza, la qualità e quindi anche sul costo dei tessuti. Per quanto riguarda i tessuti per tendaggi, il primo aspetto da considerare, a prescindere dalla tipologia, è il “ruolo” che devono avere le tende. Se si desidera preservare un alto livello di luminosità nelle stanze sono da preferire tessuti leggeri, voile impalpabili e ariosi, semplici o con decori che si intersecano nella trama, che lasciano filtrare la luce dell’esterno e contribuiscono a dare un senso di maggiore ampiezza all’ambiente.
● Al contrario, se la necessità è regolare l’ingresso della luce o, in mancanza di tapparelle o persiane, ridurla a zero, bisogna optare per tessuti con trame molto compatte, definiti “coprenti” o “oscuranti”. Per ottenere il giusto equilibrio tra funzionalità e design bisogna poi valutare la tipologia della tenda a seconda dell’ambiente.
● Le tende a vetro, a pacchetto o a pannello, sono da preferire in cucine e bagni per facilitare la chiusura e l’apertura del serramento. In questi casi vanno privilegiate tinte chiare e trame leggere, in cotone, lino, viscosa, anche in composizioni miste. Nei living, negli studi e nelle camere da letto dove prevale, invece, l’aspetto decorativo, si può spaziare tra sete, velluti semplici o dévoré, lini, cotoni e tessuti misti, che offrono risultati di grande livello con tendaggi ricchi e drappeggiati.
Vita nuova agli imbottiti
Cambiare “vestito” a divani, poltrone, sedie, pouf e letti tessili è uno dei sistemi più semplici per pensare a un makeover della stanza: la sfoderabilità o meno dei rivestimenti è il primo fattore da considerare. Nel primo caso, via libera a tessuti in lino e cotone, naturali o in composizione mista, che offrono sempre alte prestazioni. Sono resistenti e si possono, in genere, lavare anche in casa. Alcune versioni hanno particolari finissaggi che rendono i tessuti più performanti, come il trattamento antirestringimento e quello antimacchia.
● Nel caso di rivestimenti fissi, oltre a puntare su colori poco sporchevoli (non necessariamente scuri, anche i mélange chiari possono essere una buona scelta) ci si può orientare su lavorazioni operate, per esempio jacquard e lampassi, che risultano particolarmente compatti e resistenti. Dall’aspetto vissuto, sono perfetti per donare a una piccola poltrona o alle sedie imbottite quel tocco vintage, oggi di tendenza.
● Velluti e ciniglie sono una valida alternativa; anche in questo caso, quelli con una percentuale di fibre sintetiche sono meno delicati. Sono tessuti evergreen che possono essere abilmente interpretati in abbinamento con la seta, per creare proposte eleganti e preziose: su un divano in velluto, per esempio, si può giocare con un’alternanza di cuscini in velluto e seta, arricchiti da passamanerie.
● Per quanto riguarda le fibre sintetiche, quelle di nuova generazione sono molto competitive: molte hanno una mano soffice e un aspetto curatissimo a cui si accompagnano funzionalità e lunga durata. Infine, da non dimenticare, i tessuti in acrilico e poliestere, che si possono lavorare in molti modi; non si stropicciano, non perdono colore e, in alcuni casi, si possono utilizzare anche outdoor.
A parete, carte décor
Non meno efficaci dei tessuti, per valorizzare il look delle stanze sono le carte da parati. Quelle di ultima generazione hanno, rispetto a un tempo, una preziosa serie di plus, complici le nuove tecnologie che hanno portato vantaggi a più livelli. Innanzitutto hanno permesso la realizzazione di materiali, come il tessuto non tessuto (tnt), in grado di semplificare la posa e la rimozione del rivestimento (così si azzera il timore di mantenere la stessa tappezzeria per troppi anni). Sono innovative anche le carte impermeabili adatte a rivestire ambienti umidi, come cucine e bagni, o i muri a diretto contatto con l’acqua. A livello estetico, poi, l’impiego della stampa digitale offre numerosissime possibilità di personalizzazione. Oltre ai soggetti proposti a catalogo, molte aziende offrono la possibilità di trasferire sui parati immagini personali, fotografie, fumetti e illustrazioni di ogni tipo.
● È sufficiente inviare al sito dell’azienda tramite e-mail l’immagine scelta in alta definizione; nel giro di 20-30 giorni il prodotto viene consegnato direttamente a domicilio, secondo la quantità stabilita. Per evitare brutte sorprese, come per i tessuti, è consigliabile farsi mandare prima i campioni da visionare a casa per confrontarli con il proprio arredamento.
● L’opzione è prevista anche per chi acquista online: basta selezionare le preferenze e, con una cifra modica, i provini vengono recapitati all’indirizzo per le prove dal vero.
● In passato esistevano solo rolli di larghezza standard, che dovevano combaciare alla perfezione per riprodurre i disegni, mentre oggi si può contare anche su fogli di grande formato, perfetti per la riproduzione di soggetti macro.
● Come impiegarle? Il trend ancora attuale è quello di limitare l’uso a una parete o anche solo a una porzione: il risultato può essere sorprendente. Oppure usarle anche solo per impreziosire una nicchia o a rivestire la parete dietro al letto, per esempio quando manca la testata. O, ancora, a foderare il fondo di una libreria o le ante di armadio o, perché no, tappezzare solo il soffitto di una stanza.
Sono l’elemento più caratterizzante di qualsiasi ambiente, al punto da arrivare a modificarne visivamente i volumi. Un dato certo è che i toni chiari danno la sensazione di maggiore spazio, al contrario di quelli scuri. Detto questo, si potrebbe pensare che in stanze di dimensioni contenute vincano sempre le tonalità più chiare; in realtà, in alcuni casi, l’abbinamento di fantasie e cromie vivaci, anche in forte contrasto fra loro, se toglie “ampiezza” regala grande personalità a questi ambienti.
Uno sguardo alla palette cromatica
Tinte neutre
Comunemente si pensa ai bianchi e ai beige, ma si possono considerare alla stessa stregua anche colori scuri come il nero e i marroni.
● Questi ultimi, a differenza dei primi, catturano molto l’attenzione e creano campiture evidenti. Se si decide di adottarli, meglio cercare richiami cromatici con piccoli dettagli tessili, come cuscini, passamanerie, embrasse, ma anche con vasi, cornici e oggetti decorativi. Sono sempre apprezzati anche i grigi, che declinati nelle tonalità più fredde si accordano a interni essenziali di impronta contemporanea mentre nelle varianti più calde (cioè quando tendono al giallo o rosso) assumono un’allure più classica.
Superfici pastello
È il loro grande momento: contraddistinte da tratti morbidi e da un aspetto quasi vellutato, si prestano a interpretazioni diverse, con declinazioni dolci per atmosfere rilassanti.
Cromie intense
I colori vivaci quando entrano in gioco lo fanno sempre da protagonisti. Se sono proposti in motivi fantasia rendono gli ambienti meno formali, mentre in tinta unita conservano un’impronta più light.
Verdi in versione pastello
Freschi, luminosi e rilassanti, sono un giusto compromesso tra modernità e romanticismo. In tinta unita, su una tenda, funzionano come superfici neutre di raccordo fra diversi elementi d’arredo. Sono esaltati da filati lucidi e dalla mano morbida di sete, velluti e viscose. Si accompagnano bene con essenze in legno e con i bianchi caldi; vivono in perfetta armonia con tutti i colori declinati nelle tonalità pastello, mentre contrastano eccessivamente con il nero.
Queste cromie si prestano alla rappresentazione di disegni rarefatti, come gli acquerelli. Riportati sulla carta da parati riflettono un gusto pittorico che ben si accorda con boiserie in legno chiaro.
Protagonista il rosa
Uno schema monocromatico può risultare eccessivo. Per stemperare l’effetto bonbon, sarebbe preferibile limitare la presenza del rosa a qualche dettaglio. Se, per esempio, è già dominante nel tessuto di un tendaggio floreale (come quello proposto), lo si può riprendere con un cuscino tinta unita da mixare però ad altri colori. In alternativa, si può proporre anche un tessuto con un disegno grafico, come le righe zig zag, che attualizza la cromia. Il rosa pallido, invece, si accorda bene con i beige e con i grigi, che lo riportano a una dimensione più contemporanea e assolutamente raffinata.
Il tessuto ha un tratteggio asimmetrico che dona un effetto tridimensionale.
In questo caso il colore scelto è l’azzurro che si presta a interpretare tanti stili: da quello nordico allo shabby chic; se abbinato ai grigi diventa formale ed elegante. Ha anche un’alta resa su tessuti materici come la lana, il lino, la canapa, che esaltano l’aspetto polveroso. Sta bene vicino a essenze naturali e scure e si accende con il giallo ocra. Se è molto chiaro ha il pregio di amplificare la luce e di offrire un senso di maggior apertura. Quando vira verso il lilla e il glicine risulta leggermente più freddo e si accorda bene con le diverse nuance del bianco.
Panna, crema e …
Sono tinte dal sapore vintage che non hanno mai perso la capacità di rendere gli ambienti accoglienti, proprio perché scaldano l’atmosfera. Vanno bene anche con arredi classici, non troppo scuri perché l’insieme non risulti carico. Con queste cromie, che si prestano a trame grezze, si possono confezionare tendaggi drappeggiati per far filtrare una luce ovattata e morbida. Se per le pareti si scelgono fantasie stile Rinascimento, le poltrone potranno diventare il pezzo forte del living con una stoffa glamour a motivi grafici, come quella proposta in tonalità mauve, d’ispirazione giapponese.
Basta un semplice richiamo di colore come la base di una lampada, per creare la giusta armonia fra diversi elementi d’arredo.
Texture materiche
Dal tessuto effetto passatoia, alla tenda decorata con delicati motivi damascati, fino alla carta da parati simil cementine, i grigi esprimono tutta la loro apprezzabile tridimensionalità e, anche se a prima vista sembrano aderire a stili differenti, nell’insieme risultano in perfetto equilibrio. Immaginando di comporre un angolo relax, la stoffa grezza risulta ideale per rivestire ad esempio un imbottito dalle linee geometriche, la tenda con decori ricamati mitiga la finitura raw, mentre una fascia di tappezzeria grafica è lo sfondo giusto per accogliere una madia in legno anni ’50.
Formulata a basso impatto ecologico, la carta da parati si rimuove a secco, senza rovinare l’intonaco.
Natural style
Visti separatamente, carta da parati, tende e tessuti qui sotto non sembrano poter dar vita a un mix armonioso: invece il fil rouge dei colori in nuance e la superficie dai tratti poco definiti (pixelata, materica) si accordano senza problemi. A sorpresa, si inserisce anche il tendaggio color talpa che scalda l’insieme. La stoffa pesante e dalla trama compatta è la scelta ideale per la sovratenda oscurante che arricchisce il telo trasparente e, al tempo stesso, fa da cornice alla poltroncina.
L’intreccio di filati in lino e poliestere dona al tessuto un aspetto irregolare, effetto mélange.
Un mix Eclettico
Se si esamina la carta da parati, con colori délavé e geometrie evidenti, una scelta che non riserva brutte sorprese è quella di accostare tende poco appariscenti con un segno grafico riconoscibile, come le tende a pacchetto steccate. Sono semplici teli bianchi, contraddisti da listelli che, quando la tenda è raccolta, disegnano pieghe regolari in linea con lo stile del rivestimento. Perfetti il tessuto écru del divano che scalda l’insieme e i cuscini a righe nere “scoordinate”.
Tinta su tinta
È la forma di decorazione più elegante, sempre priva di stonature. Come si nota in questo insieme, la carta da parati, i cuscini e la tenda, accomunati dal delicato motivo floreale, si fondono così bene da poter convivere nello stesso ambiente. Si sposano con mobili e parquet in essenze chiare e con pareti bianche. Sono complementi che richiamano un gusto shabby, ma possono ammorbidire anche interni minimal dove predomina il total white.
Spazio al rosso
È un colore primario, intenso e vivace, da usare a piccole dosi e su superfici non troppo estese; soprattutto in ambienti piccoli. Una tenda arricciata da raccogliere ai lati della finestra può fare eccezione, un piccolo azzardo, facile da sostituire quando si cambia mood. Può essere un complemento estivo da proporre abbinato alla carta da parati con maxi disegni floreali che sembrano dipinti. In rosso e verde, su fondo grigio scuro, hanno una patina opaca che rende l’insieme originale ed elegante, valorizzato da un abbinamento con un tessuto a righe bianco e verde, in nuance.
Le righe creano effetti optical: in orizzontale amplificano i volumi, in verticale, slanciano la prospettiva.
Revival anni ’50-’70
Colori audaci e pattern che non passano inosservati: sono scelte appropriate per chi vuole vivere in interni dove si privilegia il recupero di oggetti del passato, dai mobili agli imbottiti. Sono particolarmente efficaci per confezionare tendaggi drappeggiati che, come in questo caso, valorizzano soprattutto finestre di ampie dimensioni. Si può abbinare una carta da parati a motivi geometrici che rimanda a uno stile nordico, un po’ rétro, come nel campione proposto o virare decisamente su rivestimenti monocromatici e meno saturi.
Etnico con etnico
Per i viaggiatori incalliti che amano circondarsi di ricordi e che da ogni vacanza portano a casa un pezzo autoctono, è perfetto il gioco di abbinamenti che sottolinea come possano convivere segni di culture differenti: qui, la tappezzeria d’ispirazione giapponese, che raffigura il movimento delle onde, si armonizza con la tenda d’ispirazione indiana e con i tessuti a disegni grafici di matrice mediterranea. In secondo piano, ma fondamentale per raccordare i pattern, lo sfondo chiaro.
Il mix di colori e fantasie regge il gioco a mobili di recupero, riportati in vita con una mano di vernice nuova.
Urban jungle
La natura entra in casa con la carta a macro disegni che riproduce una foresta tropicale. Una tendenza ancora attuale che si può abbinare a tonalità come il giallo verdastro. Da proporre per rivestire un imbottito e da richiamare in un particolare abbinamento con cuscini a motivi geometrici. Per dare risalto alla composizione e al tempo stesso mitigare il contesto bisogna spegnere i toni, puntando su tinte neutre come tende bianche formate da teli leggeri e traparenti.