Il passaggio dell’Iva dal 21 al 22% previsto da martedì 1° ottobre è ormai alle porte. Colpirà un’ampia varietà di beni, servizi e consumi. Esclusi dall’aumento saranno soltanto alcuni prodotti a largo consumo, come alcuni tra quelli alimentari, i medicinali, le case di abitazione, le erogazioni di acqua ed energia elettrica per consumo domestico.
Chi sta ristrutturando casa dovrà fare i conti con la maggiorazione dell’1% sulle parcelle dei professionisti e sulla certificazione energetica. Per le opere di ristrutturazione eseguite in autonomia si applicherebbe l’aliquota del 22%, quelle realizzate da un’impresa edile dovrebbero godere di un’aliquota agevolata al 10%.
Ricadrebbe, poi, nell’Iva al 22% anche tutto il settore dell’arredamento, dei mobili e degli elettrodomestici. I cosiddetti beni significativi e prodotti pronti per essere installati saranno parzialmente agevolati al 10%, in parte sarà applicata un’aliquota pari al 22%. Tra i pochi interventi cui è riservata l’applicazione dell’aliquota al 4% ci sono le operazioni di acquisto e costruzione dell’abitazione principale o gli interventi finalizzati ad abbattere le barriere architettoniche.
Secondo le associazioni dei consumatori, l’aumento avrà un impatto sui conti delle famiglie italiane pari a 200 euro in più all’anno.
La nuova aliquota al 22% si applicherà solo per le merci consegnate dopo il 30 settembre 2013, mentre rimane valida quella al 21% se la fattura o il pagamento avverranno entro il 30 settembre, indipendentemente dalla data di consegna.
Aumento dell’Iva al 22% dal 1 ottobre
L'aumento dell'aliquota Iva al 22%, previsto per domani, martedì primo ottobre, che cosa comporterà nel settore casa?
A cura di “La Redazione”
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