Penso che ogni abitazione nasconda un lato bello e che per tirarlo fuori, spesso, basti davvero poco. È intorno a questa idea che ogni giorno costruisco il mio lavoro di giornalista e di architetto.
Pubblicato il 02/08/2018Aggiornato il 04/01/2023
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Dopo il liceo classico e la laurea in Architettura al Politecnico di Milano, è un incontro fortuito a cambiare indirizzo alla mia vita. E così, fra un lavoro e l’altro, divento giornalista professionista, ed entro nella redazione di Cose di Casa nel 1999. Rimango sempre nel mio mondo, fatto di design e archistar. Ma anche di pezzi d’antiquariato, della nonna e bric a brac, con cui entro in contatto, un po’ per gioco un po’ per curiosità, durante un fortunato periodo di trasferta londinese. È proprio nella capitale inglese, tanto diversa dalla Milano in cui sono nata e dove vivo, che inizio ad apprezzare anche la decorazione d’interni, a rivalutare l’uso dei colori, dei tessuti e perfino (con moderazione) degli ornamenti. Senza mai tradire, però, i grandi maestri del design che hanno tradotto l’essenzialità in eleganza. Del mio amore per la contaminazione di stili rimane traccia nei servizi di cui mi occupo, che ruotano intorno alle nuove tendenze d’arredo, agli stili di vita e al recupero creativo. Dei miei trascorsi d’architetto, invece, rimane eco nella rubrica della Posta dei Lettori, che curo in collaborazione con i nostri progettisti.
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