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Aerazione e aerazione forzata del bagno
Cominciamo dall’aeroilluminazione del bagno. In alcuni casi i Regolamenti ammettono che un bagno a norma sia privo di finestra, purché dotato di apparecchio per l’aerazione meccanica attivata; facendo riferimento a Milano, per esempio è possibile quando l’abitazione ha superficie inferiore a 70 mq e una sola camera da letto oppure quando c’è un altro bagno aeroilluminato in modo naturale.
Deve avere una superficie minima?
Anche la superficie dei bagni in alcuni casi è stabilita da normative locali quali il Regolamento edilizio e quello di Igiene edilizia. Quando si modificano le dimensioni di un bagno esistente e anche quando se ne ricava uno nuovo, è necessario attenersi ai valori previsti da tali regolamenti, che sono reperibili presso l’ufficio tecnico del Comune. A Milano per esempio, tutti i locali bagno devono avere lato minimo non inferiore a 1,20 m.
Prese elettriche lontane dall’acqua
In alcune zone del bagno, sulla stessa parete convergono l’impianto idrico e quello elettrico: per la sicurezza è obbligatorio rispettare le norme previste che disciplinano progettazione e realizzazione (come la norma Cei 64-8). Quando si deve pensare a ristrutturare il bagno, magari modificando la posizione delle prese, bisogna sempre tenere conto che tra la mezzeria del punto acqua e della presa elettrica devono esservi almeno 60 cm.
Impianti a pavimento
Per avere le pareti quanto più possibile libere da componenti tecniche, spesso conviene optare per schemi di impianti a pavimento in cui tutti i condotti sono posati a terra e utilizzano parzialmente solo la fascia inferiore dei muri. È una soluzione attuabile quando si ristruttura completamente il locale, perché richiede la rimozione totale dei rivestimenti e dei sottofondi.
Traccia degli impianti: una foto per ricordare dove sono
Terminata la posa degli impianti idrico ed elettrico, ma prima di ripristinare i sottofondi e di applicare finiture e rivestimenti, conviene scattare una serie di fotografie a tubazioni e cavi. Avere una traccia reale degli schemi tecnici effettivamente realizzati si rivelerà utile nel tempo, in caso di contestazioni, perdite, guasti ma anche solo se si devono ampliare o estendere gli impianti.
Quanto spazio per i sanitari?
Bidet e vaso affiancati: una sistemazione da preferire perché la più comoda ed esteticamente gradevole. Servono 120 cm sulla parete. Quando tale spazio non c’è, o si scelgono sanitari piccoli o si è obbligati a sistemare i sanitari uno di fronte all’altro, con una serie di accorgimenti: poiché lo scarico del bidet va collegato a quello del vaso, bisogna garantire al tubo l’idonea pendenza (1 cm per ogni metro lineare); conviene scegliere modelli a profondità contenuta che lasciano tra i due elementi più spazio libero. Ce ne sono anche da 45 cm oltre che da 50 cm: rispetto alla misura standard di 55-57 cm si guadagnano fino a 12 cm.
In bagno, piastrelle a pavimento e parete
Nei bagni le pareti devono essere rivestite con materiale impermeabile, liscio, lavabile e resistente (come la ceramica per esempio); talvolta la normativa stabilisce anche fino a che altezza; quindi meglio informarsi. Il soffitto deve essere rifinito con un prodotto traspirante. Di grande effetto e di tendenza, la soluzione tutta contemporanea che vede i rivestimenti arrivare fino al soffitto
Sanitari da sostituire: impianti compatibili
Si sostituiscono i sanitari? Per limitare l’intervento scegliere i nuovi elementi con attacchi agli impianti compatibili con le predisposizioni esistenti. Lo stesso per rubinetti, vasca, doccia…
Nuovi rivestimenti sopra le vecchie piastrelle
Per rinnovare l’estetica del locale senza rompere o demolire, ai vecchi pavimenti si possono sovrapporre quelli nuovi, ma scegliendo lastre di gres con spessore di soli 2-3 mm, che sono proprio adatte a questo scopo. Per le pareti, oltre a questa soluzione ce ne è un’altra: prodotti particolari, quali i rasanti impermeabilizzanti, si possono utilizzare come pitture per coprire le vecchie piastrelle, purché integre, con ottimi risultati.