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L’uso del parquet in bagno è un trend che negli ultimi anni ha conquistato sempre più appassionati. La scelta di un materiale tradizionalmente associato a calore e comfort per uno spazio notoriamente soggetto a umidità e sbalzi termici può sembrare una sfida, ma offre risultati estetici di grande effetto. Prima di procedere, tuttavia, per ottenere un ambiente elegante ma anche funzionale, è importante valutare attentamente vantaggi e svantaggi, considerando che alcuni limiti possono essere annullati mettendo in atto accorgimenti pratici specifici.
Se il legno in bagno non è più un tabù, ciò è dovuto alle finiture e ai trattamenti superficiali prodotti oggi dalle aziende che permettono di scegliere il parquet in bagno senza troppa preoccupazione. Umidità e acqua non riescono infatti ad intaccarne la bellezza, con la conseguenza di riuscire a dare un tocco di calore materico a uno degli ambienti domestici forse più tecnici e “freddi”.
In tal modo ne guadagna l’estetica della casa con parquet in tutti gli ambienti, poiché si potrà godere di un effetto armonioso di continuità nella pavimentazione, facendo continuare senza soluzione il legno in ogni stanza.
Vi presentiamo alcuni progetti realizzati da altrettanti architetti a dimostrare che il parquet in bagno è una tendenza supportata dal parere positivo degli esperti e degli addetti ai lavori
Vantaggi e svantaggi del parquet in bagno?
Se l’idea di posare un parquet anche nella stanza da bagno fino a qualche tempo fa poteva insinuare dubbi, che oggi sono per lo più superati grazie all’innovazione tecnica applicata ai rivestimenti naturali.
- Pro: Tra i vantaggi del parquet in bagno, spicca la sua capacità di conferire continuità visiva con il resto della casa. Inoltre la sua bellezza naturale evergreen resta indiscutibile al punto che moltissimi architetti e loro clienti preferiscono optare per questa possibilità a tutto vantaggio dell’uniformità e del calore che il legno garantisce, piuttosto che rinunciarvi.
- Contro: l’aspetto critico rimane la sensibilità all’acqua: infiltrazioni o stagnazioni prolungate possono danneggiare le tavole, provocando rigonfiamenti o deformazioni. La tecnologia ha permesso però di mettere a punto soluzioni di qualità in grado di resistere all’acqua anche per più tempo. Resta il fatto che, quando si fa per esempio la doccia ed esce un po’ d’acqua, è buona norma asciugare subito e che eventuali possibili perdite d’acqua, non verificabili o non prevedibili, possono creare maggiori danni che su un pavimento in piastrelle.
Le migliori essenze da usare in bagno
Se si desidera un pavimento in parquet per il bagno, bisogna considerare che non è tanto il contatto con l’umidità ambientale a rovinare il legno – se non in tempi lunghissimi – quanto piuttosto le eventuali infiltrazioni.
L’essenza legnosa attualmente preferita è il rovere, legno duro e resistente, che per la posa in bagno viene protetto con speciali finiture. Tra le più adatte per pavimento del bagno ci sono quelle naturalmente resistenti all’acqua. Tra queste spiccano:
- Teak: originario delle regioni tropicali, è particolarmente resistente all’acqua e stabile anche in ambienti umidi.
- Iroko: apprezzato per la sua durezza e tonalità calda, è una scelta elegante e funzionale.
- Doussié: noto per la sua robustezza, è meno soggetto a deformazioni rispetto ad altre essenze
- Rovere, anche termotrattato: il trattamento a temperatura elevata ne aumenta la resistenza e stabilità, rendendolo una scelta moderna e versatile.
Quale tipo di parquet per il bagno
Se il peggior nemico del pavimento in legno è il ristagno d’acqua per un lungo periodo, va anche detto che il problema è evitabile con un po’ di attenzione, oltre che optando per essenze e trattamenti studiati per resistere all’umidità e adottare accorgimenti nella posa, come sigillature specifiche.
Inoltre, è consigliabile preferire il parquet prefinito, che garantisce maggiore stabilità rispetto al massello. Protetto con trattamenti ad hoc, applicati in genere prima della vendita, si rivela la soluzione ottimale, grazie alla struttura multistrato che lo rende più resistente anche ad eventuali infiltrazioni, soprattutto perché viene trattato superficialmente in stabilimento, con finiture molto più prestazionali di quelle stese manualmente.
- Finiture a olio naturale: valorizzano l’aspetto del legno, ma offrono una minore protezione rispetto a finiture impermeabilizzanti. Richiedono trattamenti periodici con oli specifici per mantenere il legno nutrito e protetto.
- Finiture impermeabilizzanti: sono ideali per il bagno, ma meno ecologiche (anche se ne esistono versioni) poiché creano una barriera protettiva contro l’umidità e gli schizzi d’acqua, riducendo il rischio di danni.
Quale posa per il parquet in bagno
Per il parquet in bagno è preferibile una posa incollata, invece che flottante, in modo che le fughe tra le tavole siano ben sigillate e non lascino passare eventuali liquidi.
Come abbinare il parquet in bagno
La scelta di un parquet chiaro o scuro per il bagno dipende dallo stile e dalla dimensione dello spazio.
- Parquet chiaro: ideale per bagni piccoli o con scarsa illuminazione naturale, amplifica la luminosità e crea un effetto arioso e rilassante. Perfetto con tonalità bianche, beige e grigie.
- Parquet scuro: meno frequente nella case attuali, dona una forte personalizzazione all’ambiente, aggiungendo carattere e profondità a bagni più spaziosi, soprattutto se abbinato a elementi effetto marmo o ad accenti metallici. In questi casi, pareti chiare e finiture minimaliste ne esaltano l’eleganza.
In bagno soprattutto parquet rovere e colori bianco, nero, grigio
L’abbinamento del parquet con i colori in genere più usati in bagno richiede un’attenta valutazione cromatica:
- Parquet e bianco: questa combinazione classica esalta la luminosità e crea un bagno elegante e senza tempo. Il parquet chiaro amplifica la delicatezza, mentre uno scuro genera un contrasto contemporaneo e sofisticato.
- Parquet e nero: il parquet chiaro bilancia la drammaticità del nero, la cui tonalità scura viene utilizzata molto in questi anni per rubinetterie, profili doccia, lavabi e sanitari e crea un effetto avvolgente e lussuoso, ideale per bagni dallo stile moderno. Non rara però anche un’ambientazione di grande effetto con tutta la parete nera (persino il soffitto) e mobile nero, alleggeriti dal parquet chiaro a terra (foto sotto).
- Parquet e grigio: il grigio si sposa armoniosamente con il legno, sia in tonalità chiare che scure. L’effetto è moderno e raffinato, soprattutto con dettagli metallici o finiture opache.
Quali altri materiali abbinare al parquet in bagno
Combinare il parquet con altri materiali e texture permette di aggiungere e carattere, dinamismo e personalità al bagno:
- Parquet e piastrelle: l’accostamento tra legno e ceramica, soprattutto con piastrelle bianche o decorate, crea un mix tradizionale ma di grande fascino.
- Parquet e marmo (vero o finto in gres): perfetto per chi cerca lusso ed eleganza, il contrasto tra la texture calda del legno e quella liscia e per nulla uniforme del marmo valorizza entrambi i materiali.
- Parquet e pietra (vero o finta in gres): per un effetto naturale e rustico, la pietra grezza o levigata si abbina splendidamente con il parquet.
- Parquet e resina: combinazione moderna e minimalista, è ideale per ambienti contemporanei.
- Parquet e cementine: la decorazione vivace delle cementine si sposa con parquet neutri per un bagno vintage e originale
- Parquet e carta da parati: due elementi una volta impensabili per il bagno, oggi possono arredare ogni tipo di locale di servizio ed è proprio la carta da parati a connotare l’ambiente in senso moderno o tradizionale, minimale o super decorativo.
Alternative al parquet vero in bagno
Chi ama l’aspetto del legno ma desidera un materiale più resistente può optare per:
- gres porcellanato effetto parquet: estremamente resistente, impermeabile e facile da pulire, oltre che meno costoso del legno, rappresenta un’opzione molto diffusa per chi cerca praticità senza rinunciare al fascino del legno
- laminato effetto parquet: economico e disponibile in numerose finiture, è un’ottima soluzione per chi desidera un pavimento di semplice gestione.
Serve il battiscopa nel bagno con pavimento in parquet?
Il battiscopa è un elemento di protezione del muro, che se ci sono le piastrelle a parete non occorre. Quindi se si mette il parquet in bagno, se le pareti sono rivestite in ceramica non occorre, se ci sono altri materiali dipende. Le pareti a smalto lavabile è meglio proteggerle con un battiscopa. Lo zoccolino, se non ci sono le piastrelle, deve essere scelto con attenzione per garantire continuità estetica e protezione.
Manutenzione del parquet
La corretta manutenzione del parquet in bagno è essenziale per preservarne bellezza e durata nel tempo.
Prevenire i danni è fondamentale: in caso di infiltrazioni, occorre intervenire tempestivamente asciugando e ventilando la zona interessata. Anche quotidianamente è importante asciugare immediatamente le superfici bagnate, mentre secondo i consigli d’uso del produttore occorre applicare regolarmente prodotti che contribuiscano a preservare l’integrità del parquet.
Occorre aspirare il pavimento ogni giorno o a giorni alterni, e utilizzare lo straccio umido, solo ed esclusivamente ben pulito e strizzato.
Se si tratta di parquet al naturale – ovvero non già verniciato industrialmente – una o due volte all’anno va lavato e protetto con oli che ne potenzino la resistenza all’umidità e al passare del tempo. Esistono anche detergenti molto delicati che contengono oli specifici, da usare per esempio con regolarità, ogni 15 giorni, per proteggere il legno nel tempo.
Per approfondire tanti aspetti del parquet, dall’essenza da scegliere al disegno di posa, non perdere la nostra Guida Parquet: