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Quando si deve ristrutturare, una delle cose più importanti è scegliere le piastrelle per il bagno, una fase cruciale in cui la decisione spesso oscilla tra opzioni molto decorative che piacciono ma che si teme possano stufare e altre sobrie, classiche e neutre che si pensano come degli evergreen.
In questo articolo ci concentriamo su questo secondo tipo, quello che si crede possa essere “per sempre” ovvero piastrelle in tinte neutri o colori non colori (come il bianco, il nero o il grigio) o effetto legno.
Scegliere e abbinare le piastrelle
Anche un piccolo bagno può diventare speciale sfruttando la grande potenzialità decorativa dei rivestimenti. Sceglierli è un’avventura affascinante, non priva però di qualche rischio. Infatti, estetica a parte, bisogna verificare l’uniformità di materiali e spessori e la compatibilità tra i formati. Un buon orientamento alla scelta è rappresentato dai cataloghi dei produttori. Sfogliandoli, si possono scoprire interessanti proposte correlate da suggerimenti utili.
Molte collezioni di piastrelle, per esempio, sono arricchite da pezzi particolari, spesso in più versioni per una scelta diversificata. In questo ampio ventaglio di abbinamenti ad hoc, è facile creare composizioni, anche personalizzate, con la sicurezza di ottenere risultati tecnicamente corretti e di sicuro appeal.
Non è poi raro che anche collezioni differenti siano compatibili tra loro, per un mix dei rispettivi elementi ancora più originale. Infine, si può ricorrere a un’opzione easy: creare semplici ma efficaci effetti ornamentali utilizzando un solo tipo di piastrella, perfino se in tinta unita. È sufficiente infatti variare la geometria di posa per avere superfici dinamiche di maggior impatto.
Come avere pavimenti belli e di lunga durata
- Per realizzare con le piastrelle l’effetto di una superficie omogenea è necessario che queste siano rettificate. Significa che il perimetro di ciascuna piastrella è perfettamente squadrato e uniforme, con bordi perpendicolari e angoli retti. Queste caratteristiche permettono di posare gli elementi in successione perfetta, con fughe ridotte al minimo (2 mm per legge) che, riempite con un prodotto tono su tono o comunque in nuance, risultano poi praticamente impercettibili.
- Per ottenere un pavimento (come pure un rivestimento a parete) perfetto e di lunga durata, conta anche la posa e non solo la qualità del prodotto. Dall’uso dei collanti idonei all’esecuzione esperta, tutto concorre a una messa in opera “a regola d’arte”. Garanzie in questo senso si ottengono affidandosi a posatori certificati. (Per informazioni: http://www.assoposa.it).
3 bagni sui toni del grigio e grigio-azzurro e del nero
1. Pavimento con tappeto di piastrelle effetto cementina
Sul fondo sobrio e uniforme effetto cemento, lo stacco di un inserto decorativo tipo cementine. Un patchwork di motivi in nuance, posato come una passatoia dalla porta alla vasca. Posizionato come proiezione della porta anziché al centro del bagno, il pattern decorativo divide idealmente lavabo e vasca dalla zona dei sanitari. Considerando che la porta scorrevole non è a filo rispetto al profilo esterno della parete, per un buon risultato il pavimento del bagno deve iniziare dal profilo interno. Un formato grande come il 60 x 60 cm è indicato anche per stanze mini.
2. Pavimento damier contemporaneo
Due diverse geometrie di posa per la stessa piastrella black&white. In versione contemporanea, il più classico dei giochi ottici crea dinamismo tra le zone del bagno. Le due porzioni differenziate in base al motivo grafico, formato dalla diversa geometria di posa, si possono raccordare anche con una fascia di piastrelle 10 x 10 cm tinta unita (bianco o nero) o a colori alterni. Evergreen che non stanca mai, il pavimento a scacchi in bianco e nero viene preferito oggi per piccole porzioni o per fasce perimetrali, piuttosto che per tutta la superficie della stanza. Con la porta a battente, il pavimento del bagno si collega a quello del corridoio in corrispondenza del profilo esterno del muro. Nell’angolo interno, invece, prende avvio il damier.
3. Pavimento con effetto legno e marmo
Suggestioni da spa con texture che riproducono ad arte l’aspetto del marmo e del legno, ma si tratta di rivestimenti in gres porcellanato: uniscono il fascino dei materiali originali alla massima praticità d’uso. Il pavimento in gres nero venato è formato da maxi piastrelle rettificate che, a posa ultimata, restituiscono l’effetto di una superficie continua. Un bel risultato per il piccolo bagno rettangolare. Effetto legno per la doccia a filo pavimento che si raccorda direttamente al rivestimento a terra scelto per la parte restante del bagno. Le due collezioni sono infatti “compatibili”. Le lastre quadrate sono posate con una geometria tradizionale a correre. È sufficiente, infatti, la texture che le caratterizza, con le tipiche venature del marmo, a movimentare il pavimento. In alternativa, per superfici più ampie, si può optare per una posa in diagonale.
Il tocco in più: una fascia di piastrelle a parete che disegna una boiserie
Una soluzione per le pareti che ben si sposa con un pavimento classico è la boiserie. Assolve il compito di battiscopa e di finitura décor. Belle e pratiche quelle in ceramica, sagomate e con bugne. Un effetto simile si ottiene con lastre posate nel senso della lunghezza, eventualmente completate in alto con una “matita”, un torello o un profilo metallico.
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