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Bagno: suggerimenti sui rivestimenti a parete
Texture e tinte diverse delle piastrelle, ma stesso formato e spessore: ecco come ottenere un buon equilibrio quando si gioca con colori ed effetti. Il listello aiuta a raccordare e completa.
Quali piastrelle, colori, formati
Per i formati rettangolari è consigliabile la geometria di posa ortogonale a correre, regolare o irregolare con una differenza tra pezzo e pezzo proporzionale alle dimensioni dei pezzi stessi.
I giunti incidono sulla buona resa e sulla tenuta del rivestimento. Vanno previsti tra pavimento e parete (perimetrali), tra una piastrella e l’altra (fuga), tra piastrelle in ceramica e materiali di rivestimento diversi.
Se si scelgono fughe in contrasto cromatico, è meglio testarne il risultato su una piccola area, preferibilmente nascosta perché è difficile eliminarne le tracce.
Il battiscopa in bagno non serve ed è consuetudine farne a meno. Ma, volendo, se ne può riprodurre l’effetto con pezzi speciali o variando colore o formato alle piastrelle del rivestimento.
Serve il listello?
Per rifinire il rivestimento se non è a tutt’altezza, è sempre consigliabile un listello bombato, mentre per staccare colori e materiali diversi un tipo lineare e per creare un gioco di luce in metallo).
Doccia, cosa valutare per la posa
Il box doccia angolare è un modello salvaspazio per definizione. Privo del binario superiore è anche visivamente leggero. Ee la stabilità è data dai due bracci a parete
La corretta installazione tanto delle chiusure quanto dei piatti doccia garantisce una prestazione ottimale e una durata nel tempo; le problematiche maggiori si evidenziano infatti quando la posa non è stata eseguita a regola d’arte.
Per quanto riguarda il piatto da appoggio, per esempio, è necessario prestare la massima attenzione alla messa in bolla e alla sua stabilità, in modo da garantire lo scarico corretto dell’acqua. Questo consente, successivamente, il giusto posizionamento delle pareti di chiusura. Prima di fissare definitivamente il piatto, inoltre, è consigliato effettuare una prova di scarico.
Per quanto riguarda le chiusure, siccome molte sono custom made, una volta selezionata la tipologia di porta è importante prendere bene le misure, meglio se lo si fa quando il rivestimento è già stato applicato.
Per l’installazione del box doccia, infine, occorre seguire scrupolosamente le istruzioni riportate nel manuale fornito dal produttore.
Tendenze: profili doccia ultra sottili o assenti
La tendenza nell’arredamento per il bagno prevede profili ultra sottili o addirittura assenti. Quelli di raccordo alla parete, però, sono fondamentali anche perché permettono di compensare in opera irregolarità e fuori squadra della muratura.
Vasca, quale tipo e in che materiale
Quelle a libera installazione – rispetto a i modelli a parete – sono di grande impatto, ma richiedono spazio e lavori idraulici. Un effetto simile si può avere anche con i modelli sagomati da ancorare parzialmente a parete.
Per materiali di vasche, lavabi e piatti doccia, come alternative alla ceramica e per avere maggior libertà creativa, negli anni sono stati messi a punto molti materiali tecnici. In genere hanno formulazioni simili, a base di resine acriliche, ma denominazioni commerciali differenti.
Tra i materiali tecnici utilizzati, il Tecnotek® è un solid surface composto con resine acriliche al 100%, senza poliesteri. Una vasca in Tecnotek® ha diversi vantaggi. Il primo è che può essere coordinata a piatto doccia, lavabo e top della base, ottenendo così un’armonia cromatica, di materiali e spessori che è garanzia di un buon risultato. Il fatto che permetta di realizzare elementi dalle forme fluide e prive di giunzioni e che si possa pulire solo con acqua e con un panno morbido rende questo materiale imbattibile per quanto riguarda estetica e praticità, vero plus in un ambiente difficile come il bagno. Da non trascurare la possibilità di rimediare a graffi e incisioni, con una leggera azione abrasiva e una successiva lucidatura.
Rubinetteria sul bordo vasca
Anziché a muro, nei modelli idromassaggio la rubinetteria è sul bordo perché direttamente collegata al motore sottostante. A volte è così anche nelle vasche sagomate. Questo comporta un utilizzo più comodo. In più, la parete resta libera per un rivestimento décor.
Prese elettriche lontane dall’acqua
Per una beauty routine confortevole e sicura, la zona lavabo si trasforma in una postazione hi-tech, da dove si possono anche gestire tutti gli impianti a casa.
Acqua ed elettricità sono un mix potenzialmente pericoloso in un ambiente dove c’è presenza costante di acqua. Per questo esistono norme giustamente rigorose che regolamentano gli impianti in bagno, molte delle quali riguardano in particolare la zona lavabo.
Per prima cosa, in generale, quando si posizionano prese elettriche o altri apparecchi alimentati a 220V, è bene accertarsi che nell’impianto elettrico della casa sia installato il differenziale da 10/30 mA.
Le prese vanno sempre a non meno di 60 cm dal rubinetto, anche dal bordo della vasca o dal box doccia.
Anche la lampada che illumina lo specchio deve essere in possesso di una serie di requisiti in materia di sicurezza e deve essere ovviamente resistente all’umidità: quindi deve essere progettata appositamente oppure deve avere indice di protezione IP di almeno 21.
La tecnologia è un’alleata del comfort e per questo è entrata a pieno titolo anche in bagno. Dagli specchi con luci e diffusori audio integrati si è arrivati oggi a strumentazioni hi-tech complete per la gestione in sicurezza di tutti gli impianti.
Sanitari a parete o a terra, differenze per la posa
Anche nella versione a terra, wc e bidet sono ormai filo muro, così da nascondere gli attacchi agli impianti. I modelli cavi nella parte posteriore sono pensati per tubazioni datate.
Mentre quelli sospesi possono essere posati solo se lo scarico è a parete, i sanitari a terra invece si possono installare sempre, che lo scarico sia a terra o a parete, anche se occorre tenerne conto per scegliere il modello giusto. Quindi, la predisposizione degli attacchi vincola la scelta della tipologia.
Inoltre, quelli a parete richiedono un sostegno a muro, mentre gli altri non necessitano di alcuna accortezza dal punto di vista strutturale e di posa.
I sanitari a terra sono versatili anche dal punto di vista dell’ingombro: esistono con dimensioni standard (L 36 x P 55 cm) e in versione mini (persino con P 48 cm).
Generalmente vaso e bidet si installano uno accanto all’altro, convenzionalmente in una lunghezza totale di 120 cm, in modo che alle estremità e tra i due elementi ci siano almeno 15 cm.
Molti modelli da terra hanno il corpo che si restringe verso il basso per aumentare, non solo visivamente, la distanza.
L’attacco con silicone favorisce l’estetica dei sanitari a terra che, senza fori laterali e fissaggi meccanici, hanno un design più gradevole. Bisogna utilizzare però un prodotto resistente e inalterabile, specifico per il bagno.
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