Vasche e docce
Scegliere la vasca: forme e materiali
Esitono diverse tipologie di vasca, che si differenziano prima di tutto in base alla forma (rettangolare o angolare se attaccate a parete, in muratura o pannellate, ovaleggianti le freestanding) e poi anche al materiale con cui sono realizzate (dalla tradizionale ceramica ai materiali sintetici di nuova generazione).
Per sostituire la vecchia vasca a incasso bisogna demolire il muretto di sostegno. Se non si desidera realizzarne uno nuovo, serve un modello con telaio e pannelli di tamponamento, delle stesse misure o leggermente più grande per coprire le tracce di quanto rimosso.
Quando il bagno è piccolo
Nei bagno e negli appartamenti di città, sempre più mini, può a volte essere possibile prevedere una vasca per quanto di piccole dimensioni (meno di 170 cm) oppure – per rinunciare né all’una né all’altra – installare una vasca-doccia con le apposite pannellature paraschizzi.
Rubinetteria per la vasca
Oltre che all’acquisto della vasca bisogna pensare anche alla rubinetteria. La posizione della gruppo vasca segue in genere criteri standard, ma ciò non esclude la possibilità di apportare variazioni personalizzate, anche a livello tecnico. Se in gioco ci sono comfort ed estetica, si possono valutare lavori più impegnativi, di muratura e idraulici.
Quando il gruppo vasca esistente è incassato a parete e non sul bordo vasca, è sufficiente che il nuovo modello abbia lo stesso interasse di quello vecchio, così il lavoro si esaurisce nella semplice sostituzione. Piccole variazioni nella distanza tra i due attacchi ai tubi dell’acqua (fredda e calda) possono comunque essere risolte dall’installatore.
Nel caso delle vasche freestanding, va detto che non tutte vanno installate al centro della stanza (benché questa sia la posizione più scenografica) ma sono disponibili anche modelli sagomati che si posano rasomuro e risultano ugualmente impattanti dal punto di vista estetico; in quel caso si può usufruire degli attacchi e dei rubinetti esistenti.
Scegliere la doccia
Piatto, box chiusura e rubinetteria (doccetta o soffione) sono tre componenti che vivono in stretta relazione e vanno sempre scelti in quest’ordine: prima il piatto, poi la chiusura, infine il soffione, vincolato alle pareti di appoggio o al soffitto. Anche quando si sostituisce la vecchia doccia, si è legati ad attacchi e scarichi già esistenti.
Se non si vogliono fare lavori, per sostituire facilmente i tre pezzi, basta non modificare né la tipologia né le misure. Attenzione poi alla scelta del box, perché i nuovi modelli (con profili più sottili o addirittura privi di profili) hanno sistemi di fissaggio diversi dal passato. È impossibile infine eliminare asta e soffione senza pensare di dover mettere mano al rivestimento.
Dal piatto al box doccia
Per scegliere la doccia si può ricorrere alle tradizionali proposte nelle misure standard, nelle forme più comuni (quadrata, rettangolare, angolare, ovale) e nella tipologia desiderata (a incasso nella muratura o pannellata, addossata al muro o freestanding al centro stanza), ma esiste anche la possibilità di personalizzarla e comporla con singoli pezzi su misura: piatti doccia particolari, persino di forma irregolare, realizzati nei nuovi materiali sintetici tagliabili in opera, e con box di chiusura ad hoc. Alcune aziende poi possono fornire anche le pannellature interne di rivestimento personalizzabili e coordinate.
Doccia (quasi) a filo pavimento
Anche in una ristrutturazione totale può non essere possibile avere il piatto doccia perfettamente raso pavimento. Se si vuole però eliminare il vecchio piatto da appoggio e ottenere un effetto filo pavimento, oggi molto apprezzato, moderno e minimale, ma senza intervenire a terra, esiste ormai la possibilità di scegliere un modello slim, con bordi alti solo 3 cm. Anche l’installazione del nuovo box doccia sarà agevole e non richiederà modifiche.
La doccia al posto della vasca?
Sostituire la vasca con la doccia è un intervento negli ultimi anni molto richiesto, per diverse ragioni: per esempio perché, quando lo spazio è poco, la doccia permette di risparmiare centimetri preziosi; ma anche per l’aumento della popolazione anziana, per la quale è più pratico e sicuro l’utilizzo della doccia piutttosto che della vasca, messa in sicurezza casomai con maniglioni e sedili.
Installare una vasca al posto della doccia è un lavoro che richiede tempo – almeno tre giorni di lavoro – e soprattutto modifiche all’impianto idrico; occorre poi sostituire i rivestimenti a parete, anche se esistono soluzioni che facilitano l’inserimento delle nuove piastrelle o lastre.