Nella scelta del box doccia la prima variabile da considerare è la forma, che in pianta (quadrata, rettangolare, semi circolare o circolare) può corrispondere a quella del piatto o essere più grande, prevedendo magari una parte piastrellata. I pannelli in acrilico oppure in vetro temperato hanno in genere profili metallici e prevedono diversi spessori (di solito da 3 a 6 mm), con finitura di solito a scelta tra quella trasparente, satinata, serigrafata o stampata, con trattamenti speciali in alcuni casi, così che il vetro non resti intaccato dal calcare per esempio.
Scorrevole o a battente, l’apertura della cabina doccia può essere verso l’esterno, l’interno o in entrambi i sensi; alcuni modelli sono dotati di speciali meccanismi che salvaguardano le guarnizioni, facilitando il movimento dei grandi pannelli, rendendoli “leggeri” e stabili e garantendo tenuta all’acqua quando i vetri sono chiusi.
Estetica e funzionalità sono entrambi plus cui è difficile rinunciare. Alcuni modelli presentano un design pulito e lineare, grazie per esempio all’assenza di profili orizzontali o alla possibilità di avere il lato a parete che non richiede silicone per il fissaggio, per un risultato finale raffinato ed elegante. Altro vantaggio è rappresentato dalla estensibilitá, che permette di giocare sulle altezze dei profili verticali a seconda delle diverse richieste. Un aspetto molto importante infine – chi non ha provato la sgradevole esperienza di allagare il pavimento a causa di un box doccia mal funzionante – è la tenuta all’acqua, che alcune aziende “testano” con specifiche prove che permettono di indicarne il valore.
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