Cane e gatto: possono restare a casa da soli?

Se le vacanze sono molto brevi o si limitano a un fine settimana, in alcuni casi è possibile lasciare i nostri amici animali: è importante però organizzarsi alla perfezione per garantire cibo, acqua e benessere durante la nostra assenza.

Roberta Marino
A cura di Roberta Marino
Pubblicato il 05/06/2013Aggiornato il 05/06/2013
gatto

Le vacanze si avvicinano e per molti proprietari si presenta, come ogni anno, il problema di cane e gatto. Nella maggior parte dei casi l’ideale è portarli con sé, cercando una struttura disponibile e attrezzata per accoglierli. Se questo però è impossibile ci si può affidare all’aiuto di un dog/cat sitter, di una persona disponibile che se ne prenda cura, o di una pensione, verificando per tempo che sia buon livello. Esiste però anche un’altra possibilità: se il tempo trascorso fuori casa non supera i due-tre giorni e l’animale non ha necessità di uscire per i bisogni, si può lasciarlo in casa da solo. Però bisogna conoscere le esigenze del proprio animale e organizzarsi nel migliore dei modi per far sì che non soffra di solitudine e abbia tutto ciò che è necessario per il suo benessere.

Il gatto: da solo al massimo per 72 ore

In genere è definito un animale solitario. Una definizione che solo in parte corrisponde alla realtà: il gatto, certo, è molto più indipendente e autonomo rispetto al cane, non ha bisogno necessariamente del contatto con i propri simili, tuttavia gradisce la presenza del compagno “umano”: coccole, giochi e attenzioni come per qualsiasi altro animale. Ecco perché non è consigliabile lasciare per troppo tempo il gatto da solo in casa, anche se in compagnia di altri gatti.

Che cosa fare?

L’ideale sarebbe chiedere a qualcuno di fiducia di passare almeno una volta al giorno per dargli da mangiare e fargli un po’ di coccole. Se questo non è possibile è bene non superare i tre giorni di assenza e organizzarsi in modo che il gatto:

  • possa accedere sempre a una ciotola d’acqua. A tale scopo è meglio usare ciotole che non si ribaltino e magari lasciarne due o tre in varie parti della casa. In alternativa si può usare un dispenser di acqua per gatti a serbatoio o un dosatore a fontana con flusso continuo;
  • abbia sempre cibo a sufficienza: bisogna optare per un dosatore automatico di cibo. Ne esistono con il timer che si aprono a determinati orari (con apertura programmabile) oppure semplici dosatori ad elevata capienza che rilasciano cibo ogni volta che il gatto va alla ciotola. Esistono anche distributori che combinano l’erogazione di acqua e cibo. Viceversa lasciare in giro per la casa mucchietti di croccantini è controproducente e potrebbe comunque far restare il micio affamato;
  • non corra pericoli durante l’assenza: quindi chiudere ermeticamente finestre, armadi e non lasciare in giro oggetti pericolosi;
  • non si annoi e si senta solo: garantirgli quindi un divertimento con vari giochini come topini finti, palline che suonano ecc… e tiragraffi.

Il cane: non più di un giorno

Il cane è l’animale che più di tutti ha bisogno di compagnia e soffre di solitudine. Ha bisogno della compagnia di altri simili per giocare e socializzare e dell’uomo, prima di tutto, che è il suo riferimento come “capobranco”. Lasciare da solo il cane in casa (o anche in giardino) oltre una giornata può essere quindi sia dannoso sia pericoloso.

Per chi ha il giardino

Il cane può restare solo 24 ore ma bisogna avere cura di organizzarsi in modo che abbia cibo sufficiente a disposizione e uno svago che non sia semplicemente abbaiare ai passanti.

In casa con cautela

  • In casa è possibile lasciarlo solo per una giornata al massimo ma si dovrà o tenere aperta la porta del balcone per eventuali bisogni e distribuire in vari angoli dell’appartamento traverse o giornali per assorbire eventuali bisogni.
  • Per quanto riguarda il cibo è meglio optare per le crocchette che tendono a deteriorarsi meno e a richiamare meno insetti: al pari del gatto si può utilizzare un dispenser con timer ad esempio (il cane di solito mangia a orari regolari anche se con pasti più abbondanti del gatto) e con lasciare una o più ciotole di acqua fresca in casa o in giardino.
  • Ovviamente è fondamentale che il cane abbia anche molti giochi, ossi da rosicchiare per trascorrere il tempo.
  • L’ideale è che il cane sia abituato a stare in casa da solo già da tempo. Viceversa potrebbe soffrire di “ansia da separazione” causando non pochi danni nell’appartamento e magari abbaiando. Si dovrà quindi abituare gradualmente alla lontananza assentandosi poche ore per volta da casa (iniziando anche solo da un quarto d’ora), premiandolo con lodi, carezze, bocconcini solo ogni volta che si dimostra calmo al rientro del proprietario e ignorandolo che si agita.
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