Allestire un basket con i fiori ricadenti

Sul terrazzo o sul balcone, sono perfetti i contenitori da appendere, definiti basket, con fiori ricadenti. L'importante è appenderli in posizioni protette, non ventilate, con cordini robusti per agganciarli. Vediamo come fare un basker fai-da-te.

Francesca Meinardi
A cura di Francesca Meinardi
Pubblicato il 25/05/2018Aggiornato il 25/05/2018
Allestire un basket con i fiori ricadenti

Cesti o fioriere a sospensione, ovvero non appoggiati a terra, sono contenitori ideali da appendere in piccoli spazi, perfetti per arricchire terrazzi e balconi di ogni stile con una cascata di fiori ricadenti.

Le piante giuste per cesti a sospensione

Per creare un effetto rigoglioso e variegato, potranno essere accostate più piante in ogni contenitore con fiori ricadenti. Ma la scelta va effettuata tenendo conto di tre fattori:

  • l’estetica, ovvero che ci sia un buon bilanciamento tra foglie e fiori ricadenti
  • l’esposizione del terrazzo, escludendo in ogni caso luoghi soggetti a correnti d’aria
  • le esigenze in fatto di luce e acqua, che devono essere uguali per gli esemplari prescelti.

Così suggeriamo:

per i terrazzi al sole i fiori ricadenti più comuni sono petunia ricadente, Calibrachoa o Petunia nana e bidens. Questi ultimi hanno una produzione di fiori fitta e copiosa e, se si avrà la costanza di cimarle regolarmente, si accresceranno. Per un grande effetto cromatico, un accostamento consigliato prevede petunie rosa antico e bidens gialli

in pieno sole ma anche a mezz’ombra, possono trovare spazio i gerani parigini (Pelargonium), dal portamento naturalmente ricadente, che li rende perfetti per composizioni pensili. I fiori ricadenti sono estremamente rustici e sopportano bene sia il caldo che il freddo; i colori spaziano dal bianco alle cromie più calde, come il rosa il rosso e il porpora. I gerani parigini si possono accostare ai bidens gialli e anche con le verbene

per i terrazzi in ombra sono più indicate due piante dai fiori ricadenti: lobelia pendula, pianta annuale, che sfoggia fiori blu intenso o bianco puro e cresce fino alla lunghezza di circa 25 cm; o zebrina pendula, pianta dai rami leggeri e flessibili carichi di foglie ovali a punta, di circa 5 cm di lunghezza, dal colore variegato porpora o verde striato di bianco.

I contenitori specifici

I basker per i fiori ricadenti  si possono acquistare nei comuni garden center oppure essere autoprodotti con cassette in doghe di legno o vecchi scolapasta smaltati o in alluminio.

Per appenderli, i contenitori venduti in commercio sono dotati di ganci e catenelle oppure di cordini di plastica estremamente resistenti che possono sostenere un peso fino a 5 – 8 kg. Quindi anche quando bagnati per le irrigazioni, data la limitatissima quantità di terra presente, non ci saranno problemi di “tenuta”. Se invece li realizzate voi stessi, abbiate cura di mettere ganci e catenelle robusti (diametro di almeno 4 mm) meglio in acciaio inox per evitare che arrugginiscano.

Come si realizza un cestino da appendere

1. Appoggiate il cestino su un vaso di terracotta, quindi pesante e stabile per lavorare agevolmente quando mettete a dimora  le piante.

1. Appoggiate il cestino su un vaso di terracotta, quindi pesante e stabile per lavorare agevolmente quando mettete a dimora le piante.

2. Il cestino deve essere foderato a mano con uno strato compatto di 5 cm di sfagno umido che trattenga l’umidità e non crei fuoriuscite degli apparati radicali. Quindi va rivestito da un foglio di tessuto non tessuto che crei un fondo compatto, in grado di non disperdere l’umidità, al quale deve essere fatto qualche foro per consentire comunque un adeguato drenaggio. Sul tessuto non tessuto andrà poi adagiato fino a metà contenitore, del terriccio misto a granuli di fertilizzante a lenta cessione.

2. Il cestino deve essere foderato a mano con uno strato compatto di 5 cm di sfagno umido che trattenga l’umidità e non crei fuoriuscite degli apparati radicali. Quindi va rivestito da un foglio di tessuto non tessuto che crei un fondo compatto, in grado di non disperdere l’umidità, al quale deve essere fatto qualche foro per consentire comunque un adeguato drenaggio. Sul tessuto non tessuto andrà poi adagiato fino a metà contenitore, del terriccio misto a granuli di fertilizzante a lenta cessione.

 

3. Nella composizione la pianta più alta andrà posizionata al centro, per dare slancio all’insieme, e le altre intorno all’orlo del cestino per equilibrare e dare simmetria alla composizione.

3. Nella composizione la pianta più alta andrà posizionata al centro, per dare slancio all’insieme, e le altre intorno all’orlo del cestino per equilibrare e dare simmetria alla composizione.

4. Appena create, le composizioni andranno bagnate abbondantemente in modo da favorire l’attecchimento delle radici al nuovo substrato. Le bagnature successive non dovranno invece essere eccessive perché i nutrienti non vengano dilavati dalla piccola quantità di terreno a disposizione; le irrigazioni dovranno comunque essere assidue e continuative consapevoli che la scarsa entità di compost a disposizione nel basket si seccherà con facilità.

4. Appena create, le composizioni andranno bagnate abbondantemente in modo da favorire l’attecchimento delle radici al nuovo substrato. Le bagnature successive non dovranno invece essere eccessive perché i nutrienti non vengano dilavati dalla piccola quantità di terreno a disposizione; le irrigazioni dovranno comunque essere assidue e continuative consapevoli che la scarsa entità di compost a disposizione nel basket si seccherà con facilità.

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