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Pulci
Per tutti i cani, anche di città, nel periodo primaverile ed estivo si ripresenta il problema delle infestazioni da pulci: si tratta di insetti molto piccoli, spesso ben nascosti dal pelo del cane, quasi invisibili a occhio nudo, di colore nero o più marrone. Si possono notare più facilmente sugli animali dal mantello chiaro: si vedono camminare o saltare oppure si possono vedere le loro feci (puntini neri depositati sul manto soprattutto alla base della coda). La trasmissione avviene da un animale infestato verso un altro: la pulce salta sul cane, lo punge, succhia il sangue, si riproduce e deposita le uova, causando all’animale notevole prurito.
Gli antiparassitari
L’unico modo per proteggere il cane dalle pulci è utilizzare un prodotto antiparassitario: le fialette spot-on, da applicare fra le scapole ogni 30 giorni, oppure shampoo e bagni medicati, collari antipulci, spray o prodotti da somministrare per bocca solo su prescrizione del medico veterinario.
Zecche
Le zecche sono dei parassiti che vivono molto a lungo in luoghi come prati, sottoboschi. Colpiscono soprattutto i cani in questi ambienti, si attaccano alla cute per brevi periodi (2-3 giorni), succhiano il sangue necessario, poi cadono e producono altre uova. Di solito l’infestazione da zecche si localizza prevalentemente attorno agli occhi, sulle orecchie, sul collo ma si possono ritrovare in altre zone del corpo dell’animale. Il morso non viene avvertito perché questi parassiti producono una sostanza anestetica che lo rende indolore.
Quali malattie
Le zecche devono essere tenute sotto controllo perché possono trasmettere malattie anche gravi quali:
- piroplasmosi: patologia molto diffusa in particolar modo nel parco delle Groane, nel milanese, con sintomi caratteristici di febbre molto alta, mucose pallide e urine molto scure;
- ehrlichiosi: diffusa prevalentemente al centro sud ma in espansione, è caratterizzata da disturbi della coagulazione;
- malattia di Lyme: diffusa nella zona delle Dolomiti, può colpire anche l’uomo; dà sintomi simil-influenzali, febbre, dolori.
Come si asporta
Se sul cane si nota una zecca è necessario asportarla. Per procedere bisogna bagnare l’insetto con alcool o una goccia d’olio per favorire il rilascio dell’apparato boccale attaccato alla cute. Quindi si dovrà asportare la zecca con una pinzetta ruotando in senso orario. Se il cane è infestato, cioè si notano parecchie zecche è meglio applicare un antiparassitario efficace e aspettare che cadano (entro 24 ore).
La prevenzione
L’utilizzo di antiparassitari è fondamentale anche per prevenire le infestazioni da zecche e soprattutto le malattie trasmesse, iniziando il trattamento già in primavera. L’ideale è scegliere i prodotti più nuovi come fialette spot-on o spray, pratici e poco tossici rispetto ai vecchi collari o alle polveri. Questi prodotti possono essere applicati nei cuccioli già a 6-8 settimane; l’intervallo fra le applicazioni è di un mese. Il prodotto di applica non prima di 4 -5 giorni dallo shampoo.
Api, vespe, calabroni, scorpioni, ragni
Non è raro che durante una passeggiata nei boschi o in campagna un cane possa essere morso o punto da un insetto come un’ape o una vespa, un ragno o un calabrone, magari perché cerca di prenderlo in bocca per gioco.
Quali problemi provocano
Api, vespe, calabroni inoculano con il loro pungiglione sostanze enzimatiche e mediatori dell’infiammazione causando un dolore intenso dopo la puntura e, soprattutto, vasodilatazione locale con immediato gonfiore della parte. I ragni causano reazione irritante sia attraverso l’impianto di spicole, presenti sulla loro superficie, sia con l’inoculazione di tossine (necrotossine e neurotossine) che provocano la morte del tessuto con cui vengono a contatto facendo seguire al dolore, una fase di intorpidimento della parte lesa. Anche gli scorpioni possono pungere (nelle nostre zone non sono velenosi) provocando dolore intenso, eritema ed edemi che svaniscono in poche ore, meglio se controllati con una pomata antibiotico-cortisonica.
Come si manifesta
Se il cane viene punto da uno di questi insetti, manifesta subito il dolore lamentandosi, guaendo o con comportamenti anomali come continuando a correre o, ancora, nascondendosi alla ricerca di un luogo tranquillo. Solitamente la parte colpita è il muso o le zampe che diventano gonfi e arrossati, cui può seguire, nei giorni, la formazione di una crosticina (necrosi localizzata) o di un’infezione. Si può notare il pungiglione nella pelle. Le morsicature di ragno provocano reazioni molto fastidiose soprattutto sul naso.
Che cosa fare
Se presente, rimuovere il pungiglione con delicatezza. Bisogna disinfettare la parte colpita e fare un impacco freddo: per scoprire dove, sarà sufficiente osservare il comportamento dell’animale che tenterà di grattarsi con la zampa o girerà la bocca verso la parte dolente o, se la puntura è avvenuta nella zona caudo-sacrale, inizierà a girare su sé stesso. Se l’impacco non fosse sufficiente e si presentano gravi sintomi (gonfiori alla testa, vomito, diarrea, difficoltà respiratorie) contattare subito il veterinario.