Cane: se soffre di problemi articolari

I dolori articolari rappresentano un problema molto comune nei cani, in particolare con l'avanzare dell'età e per alcune razze specifiche. Si stima che circa un cane su quattro oltre l'anno di età sia affetto da questi disturbi. Le cause possono essere diverse ma alcune indicazioni generali possono essere utili per tutte le forme della malattia.

Roberta Marino
A cura di Roberta Marino
Pubblicato il 25/11/2015 Aggiornato il 25/11/2015
Golden Retriever cane

I problemi articolari dei cani in generale colpiscono le articolazioni. Quelle più sensibili sono del gomito, dell’anca e della colonna vertebrale.

Le cause e anche le manifestazioni del problema possono essere diverse:
artrite e artrosi: sono due patologie che colpiscono le articolazioni. La prima è un processo infiammatorio causato da un’infezione o da un’alterazione immunologica. La seconda, invece, è un processo degenerativo che porta a una progressiva distruzione delle cartilagini articolari;
displasia dell’anca: colpisce soprattutto alcune razze, in particolare quelle di taglia grande o massiccia;
lesioni di tipo traumatico (distorsioni, lussazioni, slogature, ecc.): possono colpire cani di ogni età razza, o taglia in seguito ad esempio a incidenti di gioco o a eccessivo carico di lavoro. Un caso esemplare è quello della rottura del legamento crociato.

Alcuni cani sono più predisposti

Anche se non esiste una regola specifica, ci sono comunque cani che possono essere maggiormente a rischio di dolori, malattie e disturbi alle articolazioni:
– cani che praticano attività sportiva ad alti livelli o particolarmente agitati o esuberanti;
– cani anziani;
– cani con articolazioni delicate, oppure con un passato di traumi articolari;
razze specifiche come Bulldog, Rottweiler, Terranova, Dogue de Bordeaux, Alano, Labrador, Boxer;
– cani in sovrappeso che vivono una vita sedentaria con conseguente prematura degenerazione delle articolazioni.

Attenzione ai segnali

Non è possibile distinguere a occhio nudo le ragioni di un dolore articolare nel cane: solo esami clinici accurati effettuati da un veterinario potranno togliere qualsiasi dubbio.
Tuttavia è bene non sottovalutare alcuni segnali nel comportamento del cane:
calo e cambio dell’umore: il cane sembra triste e abbattuto, si isola ed è sempre meno interessato all’ambiente che lo circonda. Oppure può essere nervoso e sulle difensive
attività spontanea ridotta: il cane non ha voglia di camminare, salire le scale, saltare, giocare. Ha difficoltà a salire in macchina, sul divano, ecc..
andatura insolita o più lenta: le zampe sembrano rigide, oppure il cane ondeggia molto col bacino o barcolla o, ancora, zoppica;
zampe posteriori molto vicine: il cane quando sta in piedi le tiene quasi unite. Il peso è caricato sulle zampe anteriori;
corsa con andatura a balzi: chiamato anche “Bunny hopping”, è un’andatura con entrambe le zampe posteriori unite come fa il coniglio;
difficoltà ad alzarsi da una posizione: quando è a riposo il cane fatica a rialzarsi ma anche seduto è inquieto e non trova una posizione;
dolore quando viene toccato: il cane guaisce, ritrae le zampe, ha paura e dolore se viene sfiorato;
minor appetito: può avere meno appetito ma comunque ingrassare;
maggiore sedentarietà: il cane tende a stare sdraiato molte più ore al giorno, ma non riesce comunque a rilassarsi.
Si tenga presente che tutti i sintomi tendono a peggiorare d’inverno, col freddo e l’umidità.

Come si cura: dieta e fisioterapia

Per contrastare disturbi legati della mobilità articolare, il veterinario agisce su diversi fronti. Per prima cosa prescrive antidolorifici per dare sollievo immediato all’animale e poi somministra medicinali antinfiammatori per ridurre il gonfiore delle articolazioni.
Quindi fa seguire al cane una dieta idonea, che non fornisca troppi grassi e carboidrati ma risulti sana per il fisico e il peso del cane; magari introducendo cibi ricchi di Omega-3.
Infine il veterinario può consigliare al proprietario del cane di fargli fare un ciclo di fisioterapia motoria.
In Italia sono circa un centinaio i centri e le cliniche (localizzati prevalentemente nel Centro-Nord) che propongono la riabilitazione motoria per i cani con la fisioterapia. Lo specialista proporrà una serie di esercizi “tipo” quali la camminata in salita, per migliorare la flessibilità delle articolazioni colpite, o il superamento di ostacoli bassi per migliorare la flessione delle articolazioni davanti e gli arti posteriori.
In alcuni casi il veterinario suggerisce la terapia in acqua: il nuoto è il miglior esercizio a causa del suo basso impatto sulle articolazioni.
Oppure, semplicemente, può consigliare un’attività fisica moderata, come la passeggiata quotidiana più lunga, che tiene in movimento le articolazioni senza sforzarle eccessivamente.

Da ricordare

È bene ricordare i disturbi articolari causano notevole dolore e malessere al cane. Alcuni accorgimenti possono essere utili per rendergli più confortevole la vita, per esempio: utilizzare una rampa per aiutare il cane a entrare ed uscire dalla macchina oppure fare in modo che l’acqua fresca e il cibo siano facilmente raggiungibili.
È fondamentale garantire all’animale sofferente un riposo tranquillo e un’attività fisica non eccessiva.

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