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Crocchette, patè, bocconcini: al giorno d’oggi l’offerta di cibo per il cane è sempre più vasta. La scelta, però, deve essere oculata e specifica a seconda delle esigenze dell’animale. Innanzitutto si può optare tra alimenti freschi e confezionati e, tra questi ultimi, tra umidi e secchi.
Cibo confezionato
Vantaggi
- è pratico, comodo e completo dal punto di vista nutrizionale
- può essere calibrato in base alle esigenze specifiche dell’animale (con linee diverse in base a età, taglia, disturbi particolari, patologie, stile di vita ecc..)
- quello secco è utile per mantenere i denti sani e puliti
- fa risparmiare tempo e in molti casi anche soldi
Svantaggi
- è importante prestare molta attenzione alle dosi, alla quantità e alla scelta degli alimenti
- rischiano di diventare un po’ monotoni e ripetitivi
- non tutti gli animali li gradiscono se non abituati sin da cuccioli
Alimenti secchi o umidi?
Il cibo per il cane definito “umido” è cibo inscatolato, in genere molto apprezzato dal cane.
Il cibo per il cane chiamato secco, tipo croccantini, ha tempi di conservazione molto lunghi, è facilmente reperibile in ogni tipologia di linee (puppy, premium, light, indoor), può fornire un’alimentazione completa e generalmente ha un ottimo rapporto qualità/prezzo. Non dovrebbe essere bagnato ma va sempre lasciata a disposizione acqua fresca.
Il pasto casalingo
Vantaggi
- si può variare con diversi alimenti per soddisfare il palato
- è un pasto sempre fresco e saporito
Svantaggi
- si tratta di un lavoro impegnativo che richiede tempo ed esperienza
- bisogna saper calibrare le dosi e le quantità dal punto vista nutrizionale
- è necessario conoscere le caratteristiche dei singoli alimenti
- bisogna preferibilmente cuocere gli alimenti crudi (la carne in particolare) per eliminare il rischio di malattie
Il fabbisogno nutrizionale
In linea di massima le regole alimentari per la corretta dieta del cane prevedono:
- 20% circa di proteine (in genere di origine animale). Nel caso di cuccioli o femmine che allattano il fabbisogno aumenta mentre diminuisce se il cane è anziano
- 10% di grassi al massimo, per non incorrere in obesità e invecchiamento precoce
- minerali e vitamine in giusta quantità
Come regola base, il cibo per il cane deve prevedere circa 30 grammi di pappa per ogni chilo di peso al giorno (di cui 10 grammi di carne per chilo nel caso degli adulti e 20 grammi nel caso dei cuccioli).
Le buone abitudini che diventano regole
- cercare di far mangiare sempre il cane più o meno alla stessa ora, nello stesso posto, un luogo tranquillo e senza intrusioni da parte di bambini o altri animali
- dividere il cibo per il cane in almeno in due razioni giornaliere. Nei cani di grossa taglia e in quelli di taglia gigante è però consigliabile una suddivisione in tre pasti per evitare che quantità troppo consistenti creino eccessiva distensione gastrica. Il cibo va lasciato massimo mezz’ora nella ciotola, poi bisogna toglierlo. Meglio non dare da mangiare la sera a tarda ora
- se gradito, mantenere lo stesso tipo di cibo per il cane a meno che non insorgano esigenze specifiche indicate dal veterinario
- possibilmente non dare mai bocconi fuori pasto al cane che creano cattive abitudini, spingendolo ad assumere più cibo del necessario e predisponendolo al rischio di obesità
- limitare il più possibile i dolci che causano sovrappeso. Evitare assolutamente il cioccolato
- non somministrare mai al cane ossa, soprattutto quelle lunghe di pollo che possono scheggiare e provocare ferite alla bocca e all’esofago, o frantumarsi e causare occlusioni intestinali. Preferire quelle in commercio studiate appositamente per lui.
Le esigenze nelle fasi della vita
Le esigenze nutrizionali del cane possono variare anche a seconda dell’età e dello stato di salute che l’animale sta vivendo. Per il suo benessere è bene, quindi, consultare sempre il veterinario e farsi indicare la dieta più adatta.
Il cucciolo
I cuccioli hanno bisogno di una dieta particolare ad alto contenuto di calcio, proteine e vitamine.
Dopo i due mesi dalla nascita, bisognerebbe scegliere il cibo per il cane denominato “puppy” o “junior” specifico per l’età.
Il mangime può essere umido (per i cani di taglia piccola) o secco (per taglia piccola, media e grande) e, in genere, è già dosato a seconda dell’età e della taglia del cane.
Il cucciolo ha bisogno di 4-5 pasti al giorno dallo svezzamento ai tre mesi di vita, tre pasti fino ai sei mesi di età, infine può mangiare due volte al giorno dopo i sei mesi.
In ogni caso non bisogna somministrare latte dopo i due mesi di vita e mai latte vaccino.
Meglio evitare i cibi casalinghi con i cuccioli che altrimenti rifiuteranno sempre quelli confezionati. Se si scelgono le crocchette è fondamentale lasciare sempre abbondante acqua a disposizione. Con i cibi confezionati non è necessario somministrare altre vitamine o sali minerali perché si rischia l’ipernutrizione.
L’anziano
Il cibo per il cane deve essere parzialmente modificato anche nel periodo della vecchiaia, che sopraggiungerà in tempi e modi diversi a seconda dello stile di vita dell’animale, della taglia e della sua razza. Generalmente si considera anziano un cane sopra gli 8-9 anni se di taglia piccola e sopra i 7-8 anni se di taglia media/grande.
L’alimentazione deve essere adeguata in quanto il sistema digestivo è meno efficiente e c’è un minore fabbisogno energetico.
Il cibo per il cane deve quindi contenere:
meno grassi> per evitare l’obesità
meno proteine> per non affaticare troppo i reni
maggiori vitamine.
Per il cane anziano il pasto casalingo è quindi a base di carni bianche, uova (meglio il tuorlo che l’albume), cereali e crusca.
Esistono poi alimenti preconfezionati “senior” o “mature” specifici per cani anziani che evitano eccessi proteici tutelando al medesimo tempo la funzionalità dei reni e che contengono condroprotettori per prevenire l’invecchiamento delle articolazioni.