La convivenza tra le piante d’appartamento e i gatti non è sempre facile e sicura, né per le piante, né per i gatti. Primo perché esistono alcune specie di piante velenose se ingerite anche in parte. Alcuni gatti amano scavare nella terra del vaso rovinando le radici oppure mangiare le foglie, oppure farsi le unghie sul tronco. Non ci si deve liberare forzatamente degli uni o degli altri, i rimedi per una sana convivenza esistono.
Le piante pericolose
Alcune piante normalmente presenti in appartamento in inverno sono velenose per i felini, talune integralmente, altre solo in parte. Per esempio il ciclamino è velenoso integralmente anche se le maggiori concentrazioni tossiche si trovano nelle radici; l’ingestione porta al vomito ma può anche essere fatale. Le kalanchoe sono piante succulente che, forzate, possono fiorire in inverno e, se ingerite, provocano disturbi gastrointestinali e anomalie cardiache. I crisantemi producono sostanze tossiche chiamate piretrine che, oltre ai problemi gastrointestinali, causano scoordinamento e stati depressivi. Tra le più comuni piante da appartamento insidiose per i gatti, citiamo ancora l’edera che a causa delle saponine triterpenoidi causa disordini gastrointestinali, lo spatifillo portatore di irritazioni del cavo orale e i pothos che possono provocare alterazioni gastroenteriche.
Espedienti casalinghi per dissuadere il gatto
Il primo consiglio per disincentivare i gatti dall’interessarsi alle piante presenti in casa è quello di fargli trovare sempre un ricco vaso o una vaschetta di erba gatta fresca che lo attiri e lo disinteressi alle altre specie. Poi si suggerisce di posizionare le piante che preferisce in luoghi inaccessibili o difficili da raggiungere: su mensole in alto, stretti davanzali o su appositi treppiedi. Infine si può ricorrere a diversi espedienti “casalinghi”: