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Opportunista, indipendente, schivo, solitario: da secoli sono queste le caratteristiche con cui si descrive il gatto. Ma è davvero così? Gli anni trascorsi insieme all’uomo hanno modificato non poco la sua natura di semplice felino cacciatore in un animale domestico capace di un grande affetto. In generale, comunque, nessun gatto è uguale a un altro: ci sono gatti più affettuosi e altri più schivi, quelli più sonnecchianti e i più vivaci. Anche le categorie legate alla razza riescono solo in parte a identificare “il gatto tipo” perché solo la vita quotidiana insieme al proprio micio potrà far conoscere con il tempo tutte le misteriose sfaccettature del suo carattere.
Gatto socievole o solitario?
Il gatto è un animale discreto e riservato che non ama il contatto fisico o almeno non quanto il cane. In particolare è fondamentale che il gattino sia abituato sin da cucciolo alle coccole e alle manipolazioni umane altrimenti potrebbe opporsi tutta la vita a questi tipi di contatti. Ciò non toglie che un gatto sempre solo in casa sia un gatto annoiato: ha bisogno di compagnia e di attenzioni da parte del proprietario. Le piacevoli fusa saranno il suo modo per dimostrare la riconoscenza e l’affetto. Non è quindi vero (almeno non sempre) che possedere un gatto significa non avere un animale affettuoso: anzi, non di rado il gatto sceglie un componente della famiglia con il quale si lega in modo particolare. Per quanto riguarda i rapporti tra gatti, questi tendono a organizzarsi in “gruppi sociali“, all’interno dei quali i mici interagiscono in maniera amichevole. Il contatto fisico (che può variare dal semplice annusarsi le punte del naso fino alla toelettatura reciproca) è ben accetto solo nei confronti di gatti appartenenti allo stesso gruppo sociale, che non sono necessariamente quelli con cui il micio convive. Ma in generale non sono rari i casi di gatti che convivono serenamente (sempre comunque sterilizzati) e, non di rado, la compagnia di un altro gatto può alleviare la noia delle ore passate in solitudine in attesa del rientro de padrone di casa.
Non sopporta che…
Abitudinario e un po’ maniacale, il gatto è capace di manifestare in modo molto chiaro (ad esempio rifiutando il cibo o marcando il territorio con i propri bisogni) il suo disappunto se qualcosa non è come lui desidera. Quindi, per evitare spiacevoli inconvenienti, è bene sapere che quasi tutti i gatti non amano:
- avere le ciotole in cui mangiano vicino alla lettiera: vanno tenute almeno ai lati opposti della stanza o preferibilmente in stanze diverse
- dover piegare i baffi (le vibrisse) mentre mangiano: quindi è bene che le ciotole siano abbastanza larghe
- avvertire odore di detersivo nelle ciotole: meglio lavarle solo con acqua calda
- essere presi in braccio: è preferibile fare le coccole lasciandoli a terra
- cambiare spesso il tipo di lettiera: è consigliabile usare sempre lo stesso tipo se si nota che sia apprezzato dal gatto
- dover condividere la lettiera con altri gatti di casa: anche se alcuni gatti sono accomodanti e si adattano, in linea generale è bene prevedere tante lettiere quanti sono i gatti
- i rumori troppo forti, le grida, le fonti di stress: il gatto predilige la quiete e la tranquillità.
Insieme al proprietario
Il gatto di casa non ha la possibilità di uscire e dedicarsi al gioco, alla caccia (o alla sua simulazione) e alle scoperte. Corre sicuramente meno rischi per la sua incolumità ma tende ad annoiarsi e, spesso, a mangiare più del necessario per cui può diventare soggetto ad obesità e a varie patologie. È importante dedicargli quindi parte del proprio tempo quando si rincasa: spazzolandolo, coccolandolo, accarezzandolo e invitandolo al gioco con passatempi che possano appassionarlo. Un esempio classico è il sempre amatissimo gomitolo di lana, o una bacchetta flessibile con un ciuffo di penne, cordicelle da trascinare, nastri, cordini, oggetti appesi a una cordicella o palline da tirare anche di carta (alcuni gatti le riportano perfino indietro al proprietario per continuare a giocare). Sembra che il gatto riesca a distinguere il verde e il blu e qualche tono nella scala dei rossi: è preferibile quindi scegliere giochi di questi scegliere giochi di questi colori. Anche una semplice luce di una torcia fatta muovere in penombra può essere per il curiosissimo micio un gioco molto divertente.
Gatto anche da solo
Il micio è curioso per natura, qualsiasi novità lo interessa e i luoghi da scoprire e dove nascondersi (dai sacchetti, ai cassetti, agli armadi…) hanno per lui un fascino unico. Se passa molto tempo a casa da solo, si può cercare di fare qualcosa per rendere la giornata del micio meno noiosa e farlo felice:
- il gatto, in particolare il maschio non castrato, ha un forte senso del territorio che marca principalmente con le sue unghie: si tratta di un istinto naturale dei gatti che in questo modo rimuovono gli strati superficiali e vecchi degli artigli, esercitano i muscoli delle zampe e adiacenti alla colonna vertebrale, delimitano il territorio. Quindi si consiglia di acquistare un tiragraffi o tronchetti ad albero sui quali avrà la possibilità di fare esercizio e di consumare le unghie senza danneggiare i mobili;
- il micio è curioso e ama vedere cosa accade. Perciò è bene dargli la possibilità di guardare il mondo esterno, magari ponendo un ripiano vicino alla finestra o predisponendo una porticina per gatto in modo che possa uscire sul balcone quando lo desidera. Attenzione però se vede altri gatti liberi all’esterno può diventare frustrato e aggressivo;
- fornirlo di erba gatta: per evitare che il gatto distrugga e mordicchi le piante di casa (tra cui anche alcune potenzialmente velenose) si può fornirgli erba coltivata oppure zolle raccolte in giardino e poste in una bacinella o, più semplicemente, erba gatta (acquistabile nei negozi di prodotti animali e in alcuni supermercati) con la quale si possono strofinare anche i giochi. In alternativa il micio apprezza molto anche la valeriana e il rosmarino;
- il felino di casa è un gran dormiglione: trascorre gran parte del tempo dormendo, anche 16 ore su 24, sebbene frazionate in numerosi periodi di pochi minuti ognuno. Durante l’inverno è bene predisporre un luogo caldo e accogliente vicino a un termosifone, al camino oppure mettere nella cuccia un pile o una trapunta;
- i gatti sono animali che amano molto la pulizia dei luoghi dove dimorano e di sé stessi. Sono abituati a pulirsi frequentemente e con cura e desiderano che l’ambiente dove vivono sia pulito. Perciò, si consiglia di rinnovare spesso la pappa nelle ciotole e mantenere l’acqua pulita e fresca nella ciotola: al gatto piace fare fino a 20 piccoli pasti al giorno. Oltre a dargli l’umido, si possono utilizzare i distributori di crocchette self-service;
- procurargli dei giochi o dei sistemi per farlo divertire. Per esempio installare specchi negli angoli: i gatti non riconoscono la propria immagine allo specchio e hanno quindi l’impressione di battersi con un avversario che si muove. Oppure mettergli a disposizione scaffali o ripiani sui quali possa arrampicarsi, con varie altezze, o ancora nascondere il cibo e farglielo trovare: ad esempio nascondendo i croccantini dentro una bottiglia di plastica bucata. E’ un gioco che li diverte e li fa sentire predatori. Infine ama avere la possibilità di nascondersi: negli armadi, nelle borse, negli scatoloni vuoti.