Come capire quando la gatta è incinta e che cosa fare

Umore altalenante, una pancia anomala, capezzoli ingrossati: sono tutti segnali che la gatta è incinta. Quali attenzioni e quali cure dedicarle in questo momento delicato, a partire dall’alimentazione.

Roberta Marino
A cura di Roberta Marino, Angela Gianni
Pubblicato il 08/04/2023Aggiornato il 08/04/2023
mamma gatta con gattini

Si sa che il gatto è un animale misterioso, riservato e un po’ “magico” e queste caratteristiche non vengono certo smentite quando si parla di ciclo produttivo. Però, tanto nel cane il calore e la gravidanza sono palesi ed evidenti, tanto sono piuttosto celate nel gatto, almeno nel primo periodo.

Gravidanza del gatto: quanto dura 

La gravidanza felina ha una durata in media di 65 giorni, con una gestazione che varia da 58 a 70 giorni calcolati dal concepimento al parto, a seconda della razza e più breve per le gatte di taglia piccola. Solitamente passa inosservata a un occhio poco esperto e si manifesta solo nelle ultime fasi.

L’ecografia al gatto

Il veterinario, mediante ecografia, può verificare che la gravidanza sia in corso: i feti sono visibili già a partire dal 14º o dal 15º giorno, mentre il battito cardiaco fetale dei gattini può essere individuato a partire dal 22º giorno di gestazione. Solo a fine gravidanza, infatti, il ventre di mamma gatta diventa sempre più teso e, accarezzandola, si possono sentire i micetti muoversi. In questo periodo è bene dedicare alla micia le attenzioni e le cure necessarie affinché tutto proceda al meglio.

I segnali da tenere d’occhio per capire se la gatta aspetta i cuccioli: forma dell’addome e peso

Anche per i più distratti e inesperti,  alcuni segnali, già a partire dalle prime fasi, sono un chiaro indice che la gatta è incinta. Per esempio, l’aumento di peso anomalo (fino a 2 kg a seconda del numero di embrioni) e soprattutto la forma dell’addome, che assume il classico aspetto “a pera” con la schiena, invece, “insellata”, le mammelle e la vagina ingrossati e rosati dalla terza settimana, ossia circa a metà gestazione. Talvolta, la gatta può perdere qualche goccia di latte dai capezzoli.

La gatta incinta diventa più riservata

A livello comportamentale, anche se è solitamente esuberante e vivace, può iniziare a manifestare un atteggiamento più riservato, alla ricerca di quiete e coccole, iniziando a preparare un “nido” protetto e appartato in vista del parto o, al contrario, essere più irrequieta. Per questa ragione, quando i sintomi sono confermati dopo una visita dal veterinario, per la gatta sarà fondamentale avere accesso a un luogo riservato e tranquillo, in attesa che giunga il giorno del parto.

La dieta che aiuta la gatta incinta

Durante la gravidanza la gatta ha bisogno di un nutrimento di grande qualità. Se, nei primissimi giorni è possibile che sia più inappetente, con il trascorrere del tempo e l’evoluzione della gestazione, le sue necessità di apporto calorico aumenteranno del 50%. È molto importante porre attenzione all’alimentazione in gravidanza e subito dopo il parto, rivolgendosi al veterinario per farsi consigliare il cibo più indicato. In commercio si possono reperire diete formulate “kitten”, specifiche per i cuccioli durante lo svezzamento e che sono ideali anche per la gatta incinta e/o che sta allattando.

Dieta fai da te per gatta incinta

Se si opta, invece, per una dieta casalinga, è bene integrare e sincerarsi, con il consulto del veterinario, di includere tutti gli elementi nutrizionali necessari: sarà utile aumentare la dose giornaliera di carne e proteine e ridurre, al contrario, quella di carboidrati. In alcuni casi, poi, potrebbe essere necessaria la somministrazione di integratori, sempre dietro consiglio del veterinario. Da evitare, invece, la somministrazione di vaccini e farmaci non essenziali in questo periodo. Infine, una gatta incinta non deve restare necessariamente ferma sempre a riposo: può continuare a giocare e muoversi esattamente come avviene di norma.

I cuccioli della gatta stanno per nascere: che cosa fare

In natura la gatta, come tutti gli altri animali, non ha bisogno di particolari interventi al momento del parto: istintivamente sa come fare e, se non sussistono complicazioni, il tutto procede in maniera semplice e spontanea. Alcuni giorni prima del parto la gatta può iniziare a manifestare segni di irrequietezza, facendo intuire che il momento si avvicina: tenderà a cercare un “rifugio” caldo e appartato, lontano dagli estranei per proteggere i suoi cuccioli in arrivo e si recherà spesso alla cassetta dei bisogni pur senza farli, a causa della sensazione di peso addominale. Non è raro che in questo momento si nasconda in cassetti o armadi, proprio come accade quando non sta bene ed è preferibile rispettare questa volontà senza interferire.

Preparare un rifugio per la gatta che sta per partorire

Eventualmente, si può proporre una cassetta di cartone o una cesta, con asciugamani all’interno, di circa 50×25 cm dai bordi alti, se lo gradisce, ma senza forzare. Inoltre, il giorno precedente al parto, la gatta potrebbe essere meno affamata o addirittura rifiutare il cibo ma manifesterà molta sete. Qualche giorno prima del parto, eventualmente, si possono ungere le mammelle con olio di vaselina per agevolare l’allattamento. Poco prima dell’inizio del travaglio sarà possibile perfino notare i movimenti dei gattini nella pancia della mamma che tenderà a lamentarsi con frequenti miagolii e si leccherà i genitali con insistenza.

Dopo circa un’ora dall’inizio del travaglio, nasce il primo cucciolo e, successivamente, uno ogni 15-20 minuti. Per il benessere dei gattini appena nati, è importante che la temperatura in casa si mantenga intorno ai 21-22 °C. Il numero dei piccoli che nascono può variare da un minimo di uno a un massimo di cinque o anche sei. I cuccioli possono essere molto diversi tra loro per il colore degli occhi o del mantello: questo fatto si verifica quando la gatta si accoppia nuovamente durante le prime tre settimane di gestazione, ed è quindi possibile che avvenga un’altra fecondazione.

Gatto Milo cucciolo

 

Per gli amanti dei gatti

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