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Scavare e seppellire i bisogni è un comportamento del tutto naturale per il gatto: non è necessario, infatti, che mamma gatta o il proprietario insegnino al micio dove fare i bisogni. A sole 4 settimane di vita, non appena è indipendente, il gattino scava in materiali leggeri come la sabbia: è un comportamento innato che serve a evitare che eventuali predatori identifichino la presenza del gatto sul territorio. Tuttavia non usano lo stesso posto più volte e tendono a non sporcare dove ha fatto i bisogni un altro simile: il fatto di usare la cassetta è qualcosa di innaturale soprattutto se sono più gatti a utilizzarla. Questo spiega perché sia così importante scegliere il materiale giusto per la lettiera in modo che sia gradita al gatto e non sporchi in luoghi inappropriati.
Il materiale di cui è composta
I materiali che compongono i sassolini della lettiera destinata ai gatti si dividono essenzialmente in:
- sepiolite: è un granulare minerale, di color osso di seppia, molto leggero, chiamato anche schiuma di mare. Ha un alto potere assorbente fino al 90% del suo peso: infatti immergendola in un bicchiere colmo d’acqua assorbe il liquido e lo trattiene anche quanto viene estratto dal bicchiere quasi come una spugna.
- Bentonite: è una roccia vulcanica sedimentaria, leggerissima e di colore grigio. In pratica si tratta di argilla vulcanica, utilizzata anche nell’industria edile.
- Silicio: è un composto chimico molto comune che rientra nella composizione della sabbia delle spiagge.
- Altri materiali: mais, carta pressata o fibre vegetali che compongono lettiere ecologiche di tipo vegetale di più recente fabbricazione. Oppure si scelgono materiali naturali e “casalinghi” come la terra o la segatura.
Due tipologie di lettiera
Agglomeranti
Sono quelle composte solitamente da granuli di argilla o bentonite più o meno fini che hanno la capacità di assorbire molto bene gli odori e, a contatto con l’urina, forma la cosiddetta “palla”, si dilata cioè in piccole masse, fino a 15 volte il volume originario. Esistono anche lettiere agglomeranti a base di mais, carta pressata o fibre vegetali ricavate dalle pannocchie di granoturco, di legno o di cocco specificamente pensate per i gatti.
Vantaggi: è più facile pulire la cassettina del gatto perché si elimina solo la palla, insieme ai rifiuti solidi e riducendo al minimo lo spreco di sabbia. In teoria, infatti, non dovrebbe essere necessario il rinnovo totale del substrato, ma solo il rimpiazzo della quantità eliminata. Le fibre vegetali sono molto gradite ai gatti perché più morbide delle sabbiette minerali e più simili alla terra dove, in natura, fanno i loro bisogni. Inoltre hanno una polverosità molto bassa e gli odori sgradevoli tendono a non svilupparsi.
Svantaggi: è importante prestare attenzione alla qualità della sabbia: alcune lettiere agglomeranti, infatti, tendono a sgretolarsi quando si cerca di rimuoverle. Sabbie agglomeranti di buona qualità formano una o più palle compatte e sono molto facili da rimuovere. Inoltre può essere molto polverosa e quindi fastidiosa per i gatti se inalano le polveri causando fenomeni allergici. Le fibre vegetali invece hanno spesso un costo più alto rispetto alla spesa per le sabbiette minerali.
Assorbenti
Possono essere composte da cristalli di silicio o granuli di sepiolite.
Quelle in cristalli di silicio hanno una grandezza maggiore rispetto alla sabbia agglomerante si presentano come grossi granelli trasparenti, simili al sale. Tra i vantaggi hanno la forte capacità assorbente dei liquidi e la lunga durata, caratteristica che consente di ammortizzare i costi un po’ più elevati. Eliminano bene anche i cattivi odori. Tra gli svantaggi: diversamente dalla sabbia agglomerante, questa lettiera va rimossa interamente quando deve essere cambiata e ha un prezzo più alto. Inoltre alcuni gatti, specialmente se cuccioli, tendono a ingoiare i cristalli, rischiando pericolose ostruzioni intestinali.
Quelle in granuli di sepiolite hanno il vantaggio di assorbire i liquidi fino al 90% del peso, senza diventare fangose. Meno costose dei cristalli di silicio, hanno però una durata inferiore. Tra gli svantaggi: come la bentonite, anche la sepiolite produce molta polvere quando i gatti scavano dopo avere utilizzato la cassettina e li fa starnutire. Inoltre spesso è addizionata con profumi che possono essere anche di origine chimica e fastidiosi per il gatto. Meglio scegliere quindi una qualità priva di profumo e pulirla spesso mettendo magari sul fondo della cassettina un po’ di lievito di birra in polvere. A causa dell’odore di ammoniaca dell’urina e il proliferare dei batteri, questa lettiere richiede l’eliminazione dei rifiuti solidi giornalmente e il rinnovo dell’intero composto almeno una volta la settimana. Inoltre è consigliabile disinfettare il contenitore plastico con candeggina e acqua bollente, evitando invece assolutamente l’ammoniaca.
Quelle vegetali
Esistono anche lettiere fatte con materiali diversi di origine vegetale come graniglie vegetali (d’aspetto simile al mangime per conigli) o cortecce di cedro triturate.
Breve guida all’uso della lettiera
In un panorama così vasto e complesso diventa difficile decidere quale lettiera scegliere. La cosa migliore è cercare di porsi dal punto di vista del gatto il quale non andrebbe, naturalmente, a fare i bisogni nella cassettina e necessita quindi di un luogo gradito. Il rischio, infatti, è che il gatto desideri sporcare fuori dalla cassettina in posti che considera più graditi ma, decisamente, meno opportuni. Non è necessario insegnare al gatto a sporcare mettendolo nella cassetta e spostando la zampa avanti e indietro: anzi, in questo modo si potrebbe solo causare una forzatura associando la lettiera a qualcosa di spiacevole. È importante invece scegliere il materiale e il luogo giusti e mantenerlo pulito e gradevole per il micio.
La cassettina
Quelle coperte sono in genere più indicate per i gatti timidi ma non vanno bene se sono di grossa mole che magari fanno fatica a entrare; in questo caso meglio scegliere quelle aperte che possano permettere ad un gatto adulto di entrarci e girarsi su se stesso agevolmente. Le cassettine aperte possono essere adatte a tutti ma scavando e coprendo i gatti possono mandare la sabbietta fuori: è quindi opportuno mettere un tappetino di gomma morbida sotto la vaschetta . Se si hanno molti gatti è meglio che ognuno abbia la propria vaschetta, più una cassettina supplementare di “riserva”: molti gatti preferiscono usare una cassetta per urinare e una seconda per defecare.
Dove collocarla
Il gatto non ama mangiare nello stesso posto in cui è presente la lettiera, quindi le due zone devono essere lontane. La zona dove il gatto sporca deve essere tranquilla, lontano quindi da elettrodomestici come lavatrici che fanno rumore e spaventano. Sconsigliata anche la cassettina sul balcone sia per la mancanza di privacy sia perché con le basse temperature il micio potrebbe smettere di usarla.
In pratica
- Se la lettiera manda odore o se la maggior parte della sabbia è bagnata o agglomerata va cambiata interamente
- Se il materiale non è del tipo agglomerante, che forma grumi, la cassetta deve essere interamente pulita.
- Se il materiale è del tipo agglomerante bisogna eliminare i grumi, facendo attenzione a togliere ogni residuo.
Se sporca fuori
Se la lettiera è pulita e il gatto continua a non gradire la lettiera e a sporcare altrove bisogna:
- contattare il veterinario perché il micio potrebbe essere affetto da qualche patologia all’apparato urinario o intestinale o altri disturbi (diabete, zampa dolorante ecc..)
- sterilizzarlo se non è ancora stato fatto: potrebbe trattarsi di marcatura del territorio per competezione con altri maschi
- verificare che il gatto non sia affetto da un disturbo comportamentale magari da stress contattando un comportamentalista degli animali, competente e con un’esperienza di lavoro con i gatti.