Dare voce a tutti, favorevoli e contrari, per farsi un’idea chiara sulla sperimentazione animale. Si basa sulla divulgazione di tutti i punti di vista, anche quelli in palese contrasto con la loro posizione, la campagna di Almo Nature, Stop Vivisection, OIPA Italia e Gaia Animali & Ambiente. Il dibattito che per tutto il mese di agosto ha stimolato un confronto tra esponenti pro e contro la sperimentazione ha inteso fornire un’informazione oggettiva sul tema, facendo conoscere metodi di studio alternativi più rapidi e meno costosi della ricerca scientifica e illustrandone contemporaneamente le falle. Schieramenti spesso inconciliabili che si incontrano in un ricco calendario di interventi consultabile sul sito di Almo Nature, che rimane fermamente convinta nello schierarsi a favore dei metodi alternativi nella ricerca scientifica. E l’invito ad assumere la stessa posizione è esteso a chiunque scelga di firmare per l’abrogazione della direttiva 2010/63/UE sulla protezione degli animali utilizzati a fini scientifici. Con 2500 leggii esposti in altrettanti punti vendita specializzati parte la campagna Ferma la sperimentazione sugli animali: firma anche tu!, che punta a raggiungere l’obiettivo di raccogliere 1 milione di firme non soltanto per abrogare la norma UE, ma anche per presentare una nuova proposta che renda obbligatoria per la ricerca biomedica e tossicologica, l’uso di dati specifici per la specie umana.
Una firma contro la sperimentazione sugli animali
Contro la sperimentazione sugli animali, parte l’iniziativa di Almo Nature che promuove metodi alternativi nella ricerca scientifica.
A cura di Roberta Marino
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